The Walking Dead: Survival Instinct

di Roberto Vicario
La serie di The Walking Dead é stata sicuramente una delle rivelazioni più interessanti degli ultimi anni. Ispirata alla graphic novel a volumi ideata da Robert Kirkman, la serie é riuscita a catturare un numero impressionate di proseliti grazie ad una visione decisamente inedita degli zombie e del genere horror.

Visto l'enorme successo, il mondo dei videogiochi non poteva certo rimanere a guardare, cosi dopo la già riuscita trasposizione in avventura grafica da parte di TellTale Games, arriva Activision con un titolo che si ispira in tutto e per tutto alla serie televisiva.

Una breve presentazione in quel di Colonia, pur non mostrarci parti di giocato, ci ha dato modo di carpire le prime interessanti informazioni su questo nuovo progetto.

Parola d'ordine: atmosfera

Il gioco sviluppato da ragazzi di Terminal Reality riprende, come già sottolineato, il contesto e l'ambientazione della serie TV, riadattandolo ad un gioco che sfrutterà la visuale in prima persona.

Parlando del plot narrativo la notizia che sicuramente più ci ha stuzzicato riguarda il protagonista che andremo a utilizzare. A dispetto delle più avventate conclusioni, non impersoneremo il noto e carismatico poliziotto Rick Grimes, bensì il meno affabile Daryl Dixon, meglio conosciuto come l'uomo con la balestra, e suo fratello anch'egli visto nella serie tv.

Questa scelta é stata dettata principalmente dal fatto che a livello di continuum temporale la storia dovrebbe essere ambientata quando il buon Grimes si trova ancora in ospedale vittima del coma che l'ha colpito, e ancora ignaro di quello che é successo intorno a lui. Scopo del gioco sarà quindi raggiungere insieme a Daryl la città di Atlanta, sperando di trovare un luogo sicuro e che ci metta al riparo dall'orda famelica di zombie.

Pur non essendoci stato mostrato praticamente niente, gli sviluppatori ci hanno assicurato che lo scopo principale che si sono prefissati durante la realizzazione del gioco é stato quello di cercare di trasportare all'interno del videogioco lo stesso feeling che si poteva respirare guardando la serie tv.

Tutto questo si traduce in un ambiente che pur non rifacendosi ai dettami di unopen world - specificato più volte dagli sviluppatori - offrirà diversi spunti di approccio sia a livello narrativo che di gameplay che andranno a modificare sensibilmente la storia e la stessa giocabilità.

Daryl infatti nel suo peregrinare si imbatterà in un contesto molto simile a quelle già osservate sul piccolo schermo: strade deserte, macchine incolonnate e case disabitate. Qui starà al giocatore decidere se procedere andando dritto al sodo oppure cercare di esplorare la zona con la speranza (e la possibilità) di trovare rifornimenti utili alla sua sopravvivenza come viveri, medicine, armi, benzina o magari qualche sopravvissuto.


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L'importanza delle scelte


Proprio parlando di sopravvissuti si é aperto un dibatto sul quale abbiamo carpito informazioni che hanno stuzzicato allegramente la nostra fantasia. Ogni persona umana che incontreremo infatti sarà dotata di abilità speciali che potrebbero tornarci utili nel proseguo dell'avventura. Scegliere di portarla con noi vorrebbe dire più cibo da consumare, più risorse da cercare e in caso di un numero elevato di persone, trovare un mezzo adatto a trasportarle tutte che probabilmente richiederà un consumo maggiore di carburante (si, avete letto bene, potremo usare mezzi di trasporto!).

Grazie a questo stile, che pur rimanendo sulla carta é riuscito a stuzzicarci, gli sviluppatori ci hanno assicurato che ci capiterà durante il gioco di fare scelte difficili e a volte dolorose esattamente come ci é capitato di vedere nelle puntate del telefilm.

In tutto questo, pur non avendone ancora parlato, non dimentichiamoci degli zombie che saranno i veri protagonisti di tutto il gioco. Esattamente come avviene nella serie tv, non sempre l'approccio diretto si rivelerà la scelta migliore, ma tante volte muoversi furtivamente cercando di aggirare il pericolo si rivelerà la scelta più saggia e vincente per due motivi principalmente. Il primo riguarda un risparmio di munizioni, il secondo che utilizzando armi da fuoco si potrebbe con il rumore richiamare l'attenzione di altri zombie nei paraggi. Insomma molto meglio un approccio corpo a corpo sfruttando le diverse armi a disposizione come mazze da baseball, coltelli e altro ancora. Una dose di tattica e astuzia che speriamo possa essere confermata al più presto anche da filmati di gameplay.

Altra importante caratteristica dei mostri da non sottovalutare é quella riguardante il loro olfatto. Se quest'ultimi infatti dovessero fiutarci la situazione potrebbe velocemente degenerare mettendo in pericoli noi e il nostro gruppo.

Purtroppo la presentazione non mostrando parti di giocato o filmati, ma basandosi unicamente su artwork e slide, non ci ha dato modo di verificare con mano sia quanto detto dagli sviluppatori ne tantomeno il comparto tecnico. Rimaniamo quindi fiduciosamente in attesa di conoscere qualche particolare in più e lasciando unicamente alle nostre sensazioni ( positive ) le conclusioni di questo articolo.