The Watchmaker
IL MIO CASTELLO
Come ci hanno raccontato Edoardo Gervino e Pier Tommaso Bennati (rispettivamente Game Designer e Lead Artist del gioco), é stata dedicata molta cura alla realizzazione della struttura architettonica del castello e alla creazione degli oggetti che vanno a comporre l'arredamento dell'antica magione. Pur concedendo un accesso limitato alle aree, questi primi 32 Mb di The WatchMaker sono molto incisivi nel lasciare a chi gioca l'impressione che ciascuna locazione sia stata progettata nel minimo dettaglio per creare una particolare suggestione
Molti generi architettonici accostati, la scelta di introdurre una colorazione di pareti e pavimenti su tonalità glaciali e granitiche e la spiccata propensione per l'open space nella cucina, nel salone (e persino nei bagni), procurano immediatamente la sensazione che il castello non sia un luogo molto accogliente
La visione complessiva delle locazioni é molto realistica non solo per abilità di rappresentazione, ma anche grazie alla presenza di elementi di arredo d'epoca mescolati a strutture più moderne e funzionali
Non volendo trasformare questa preview in una recensione modello "Amica Casa", ci limitiamo a dire che l'atmosfera del castello appare inquietante soprattutto grazie alla cura con cui é stato realizzato l'ambiente in cui si svolgono le fasi di gioco
PUNTA E CLICCA!
Il mouse é senza dubbio una periferica molto comoda per i videogiocatori, e ancora ci si domanda come mai un titolo come Monkey Island 4 non ne contempli l'utilizzo: per fortuna The WatchMaker non cade nello stesso errore, proponendo la gestione delle azioni e degli spostamenti tramite mouse
Con il tasto sinistro si osserva un oggetto o si direzionano i movimenti dei protagonisti, e con il tasto destro si svolgono le azioni. Tramite tastiera é possibile richiamare l'inventario (tasto Tab), muoversi o cambiare personaggio (il gioco infatti può essere concluso solo alternandosi nei panni di Darren e Victoria, mentre il demo, purtroppo, permette di impersonare solo l'investigatore)
Come ci hanno raccontato Edoardo Gervino e Pier Tommaso Bennati (rispettivamente Game Designer e Lead Artist del gioco), é stata dedicata molta cura alla realizzazione della struttura architettonica del castello e alla creazione degli oggetti che vanno a comporre l'arredamento dell'antica magione. Pur concedendo un accesso limitato alle aree, questi primi 32 Mb di The WatchMaker sono molto incisivi nel lasciare a chi gioca l'impressione che ciascuna locazione sia stata progettata nel minimo dettaglio per creare una particolare suggestione
Molti generi architettonici accostati, la scelta di introdurre una colorazione di pareti e pavimenti su tonalità glaciali e granitiche e la spiccata propensione per l'open space nella cucina, nel salone (e persino nei bagni), procurano immediatamente la sensazione che il castello non sia un luogo molto accogliente
La visione complessiva delle locazioni é molto realistica non solo per abilità di rappresentazione, ma anche grazie alla presenza di elementi di arredo d'epoca mescolati a strutture più moderne e funzionali
Non volendo trasformare questa preview in una recensione modello "Amica Casa", ci limitiamo a dire che l'atmosfera del castello appare inquietante soprattutto grazie alla cura con cui é stato realizzato l'ambiente in cui si svolgono le fasi di gioco
PUNTA E CLICCA!
Il mouse é senza dubbio una periferica molto comoda per i videogiocatori, e ancora ci si domanda come mai un titolo come Monkey Island 4 non ne contempli l'utilizzo: per fortuna The WatchMaker non cade nello stesso errore, proponendo la gestione delle azioni e degli spostamenti tramite mouse
Con il tasto sinistro si osserva un oggetto o si direzionano i movimenti dei protagonisti, e con il tasto destro si svolgono le azioni. Tramite tastiera é possibile richiamare l'inventario (tasto Tab), muoversi o cambiare personaggio (il gioco infatti può essere concluso solo alternandosi nei panni di Darren e Victoria, mentre il demo, purtroppo, permette di impersonare solo l'investigatore)