The Witcher 2: Assassins of King

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Al pari di tante star del cinema e della televisione, esistono personaggi, nel mondo dei videogames, entrati nell'immaginario collettivo di generazioni di giocatori. Citando, ad esempio, (Super)Mario, é impossibile non focalizzare istantaneamente un buffo omino col vestito rosso e i baffoni, intento a saltare sul cranio di improbabili nemici dalla testa a fungo; l'eroe romantico di tutti i poliziotti e polizieschi, l'immarcescibile Max Payne. Il tenebroso e sanguinario vampiro Kain, dall'omonima serie (cfr. Legacy of Kain). Ryu, Alma, Ezio, il marine senza nome di Doom e Batman, passando per Sareth e Miss Croft, SubZero e Mister Freeman. E poi c'e' lui : Geralt di Rivia. Eroe decaduto che uccide prima con il cuore e poi con la spada e, proprio con quella stessa, fredda lama, si é aperto un varco nel cuore dei giocatori di mezzo globo, un'alcova segreta dalla quale non é più uscito, travalicando anche le migliori aspettative.



Ma chi é Geralt di Rivia? Nato dalla penna di Andrzej Sapkowski (autore del best seller “Il Guardiano degli Innocenti, libro dal quale é stato tratto “The Witcher”), il protagonista del gioco patrocinato dalla CD Project - uscito nell'anno del Signore 2008, é uno Strigo (Witcher, nel gioco), una sorta di mutante creato nel sangue dalla magia, nella magia. Un guerriero capace e letale, che unisce l'estrema abilità nell'uso delle armi bianche ad una profonda conoscenza di numerose formule alchemiche (leggi: pozioni di vario genere e natura). Nel primo titolo, abbiamo imparato a conoscerlo e insieme a lui, abbiamo sventato l'orrenda congiura del Maestro della Rosa Fiammeggiante, sedicente difensore della Giustizia e segretamente responsabile della maggior parte degli orrori che ci siamo trovati ad affrontare durante la lunga campagna di The Witcher. Non solo : il Gran Maestro tenterà persino di uccidere Re Foltest, nostro anfitrione e, naturalmente, spetterà a noi cercare di fermarlo.

A suo tempo, sulle pagine di Gamesurf vi proponemmo un estratto delle Cronache di Rivia, che oggi andiamo a rileggere, per farvi entrare meglio nello spirito di quello che é stato e, soprattutto, di quello che sarà.

"...In seguito, la gente disse che lo straniero proveniva dal Nord, attraverso il Ropers'Gate. Discese a piedi, portando per le briglie un cavallo pesantemente caricato di ogni sorta di oggetti. Era ormai il tardo giorno : le strade erano vuote, le stalle chiuse, i negozi sbarrati. Nonostante facesse caldo,indossava una giubba di cuoio nero, in aggiunta al giustacuore. Richiamava l'attenzione."

"...Lo straniero non era vecchio,benché i suoi lunghi capelli fossero completamente bianchi; indossava anche dei pesanti guanti di pelle, e degli stivali dello stesso materiale. Quando si tolse la giacca, tutti notarono la spada che portava appesa alla schiena. Non che ci fosse nulla di strano: nelle contee di Vizima tutti giravano armati; nessuno, però, portava la sua lama dietro la schiena,come fosse la faretra di un arciere. I suoi occhi avevano un che di felino, il suo portamento era eretto e sicuro. Qualcuno disse che somigliava ad un Lupo Bianco..."



In questo secondo capitolo, che sarà disponibile, sulla carta, a metà del 2011 (!), ci troveremo a muoverci - almeno stando alle prime indiscrezioni, in un mondo geograficamente più vasto (nonostante l'avventura completa sarà relativamente meno lunga del titolo originale) e tutto sommato meno variegato. Muoveremo i nostri primi passi nella cittadina portuale di Flotsam (e qui l'omaggio ad una grandissima saga fantasy, ovvero Dragonlance, é a dir poco palese), dove ritroveremo una vecchia conoscenza, per poi spaziare fra boschi incantati, fortezze e città più o meno floride, sempre nello spirito di The Witcher.

Il sistema di combattimento verrà leggermente modificato, rispetto al titolo originale : un maggior controllo sulle azioni durante gli scontri sarà infatti demandato al giocatore, che potrà - e dovrà - scegliere la mossa giusta al momento giusto per aver ragione degli avversari; sempre sulla carta, The Witcher 2 Assassins of Kings sarà pienamente giocabile tanto con la collaudata coppia mouse+tastiera, che con un controller XBox 360, il tutto a vantaggio di una giocabilità più immediata ed una maggiore fluidità (e credibilità) nei movimenti del nostro albino protagonista.

Inoltre, i livelli non verranno “normalizzati” in base al livello del giocatore: durante le nostre scampagnate ci imbatteremo in nemici che potranno esserci superiori anche di molti livelli (si tratta pur sempre di un gioco di ruolo) e cimentarci nello scontro avrà l'unico risultato di vederci volare nei verdi pascoli prima del tempo. Per questo, stando a quanto rivelato fino a questo momento, accettare tutte le quest minori disponibili nel gioco sarà cosa buona e giusta, al fine di salire di livello, poteri ed esperienza quanto più velocemente possibile.

Poco si sa, al momento, delle specifiche esigenze hardware per far girare TW2 sui nostri computer; quello che pare certo é che l'engine di gioco sarà lo stesso del primo capitolo, tirato a lucido, migliorato e ottimizzato per l'occasione. Altra certezza immutabile, é insita nel fatto che il nostro buon Geralt é rimasto un autentico sciupafemmine : come ricorderanno i fan di The Witcher, infatti, il nostro (anti)eroe non si tira mai indietro di fronte ad una signora. Anche in questo secondo titolo, Geralt avrà un discreto numero di avventure a sfondo erotico e le sequenze animate che lo immortaleranno nell'intimità saranno leggermente più esplicite delle precedenti.
Non mancheranno, inoltre, i minigiochi che hanno fatto la fortuna del titolo CDProject, minigiochi che spazieranno dal gioco ai dadi a brevi combattimenti, così come sarà possibile - e qui scatta una piccola ovazione - salvare in qualsiasi momento i nostri progressi.

Se tutte le promesse verranno mantenute, il gioco patrocinato da Bandai Namco non mancherà di deliziare sia i fan del gioco originale, sia i curiosi dell'ultimo minuto; dal canto nostro, non vediamo l'ora di poter mettere le zampe sul seguito di uno dei migliori giochi del 2008. Non resta che aspettare...



The Witcher 2: Assassins of King

The Witcher 2: Assassins of King

Geralt di Rivia. In un mondo, quello dei videogames, sempre più affollato di titoli ridondanti e di poche idee innovative, ritrovare un personaggio di tale fascino e carisma non può che allietare chiunque si sia seduto a giocare davanti al computer almeno una volta nella vita.
Le prOmesse sono tante, le prEmesse sono ottime e, in tutta onestà, siamo abbastanza fiduciosi che questo secondo capitolo non tradirà le aspettative dei fans. Avete affilato le vostre lame?

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