The Witcher 2: Assassins of King
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Chi di voi ha la possibilità di permettersi un ottimo pc da gioco, sicuramente conoscerà The Witcher 2: Assassins of King. Questo RPG sviluppato dai talentuosi ragazzi polacchi di CD Project. Nel corso della sua breve carriera - due capitolo all'attivo - la serie é riuscita a fare incetta di un sacco di premi sia per l'ottima trama e gameplay, ma sopratutto, per un comparto tecnico assolutamente di spessore che nel secondo capitolo, grazie al motore grafico proprietario chiamato RED Engine, era stato in grado di offrire un dettaglio e una pulizia di immagine fino a poco tempo prima irraggiungibili. L'anno scorso, durante la conferenza Microsoft pre E3, gli sviluppatori hanno finalmente annunciato un conversione per Xbox 360, e noi a distanza di qualche mese, siamo volati fino a Francoforte per poterla provare con mano.
Assassini di Re
Prima di addentrarci nel meandri del nostro provato, é giusto fare un piccolo ripasso di quella che é la storia che sta alle spalle del titolo. Entrambi i capitoli usciti fino ad oggi, prendono spunto da una serie di libri fantasy scritti dal bravo Andrzej Sapkowsky che narrano le gesta del Witcher Geraldt di Riva, un mutante e cacciatore di mostri. La storia prenderà piede pochi mesi dopo quanto avvenuto a Vizima, l'evento conclusivo del primo gioco. Dopo un attentato, Re Foltest ha deciso di chiedere la protezione di Geralt, ed il potente Witcher finirà per diventare anche uno dei suoi consiglieri più fidati. In un susseguirsi di eventi che evitiamo accuratamente di raccontarvi, il nostro protagonista si troverà ad indagare su una gruppo di assassini che si fanno chiamare senza troppa fantasia gli “assassini dei Re”. Tutti questi avvenimenti si concentreranno principalmente nella Valle di Pontar che potremo esplorare in lungo ed in largo per captare e scoprire intrighi e sotterfugi e trovare infine il bandolo della matassa.
Durante la presentazione, gli sviluppatori polacchi si sono soffermati su quelle che sono le aggiunte e gli adattamenti fatti per il porting Xbox 360.
Gli scogli principali che si sono trovati a dover superare durante lo sviluppo hanno riguardato due elementi in particolare: la grafica e la telecamera di gioco.
Partendo dalla telecamera, ci é stato spiegato come tutto il sistema che gestisce le visuali di gioco sia stato completamente ridisegnato e adattato a quelle che possono essere le esigenze dei giocatori console. In questo modo avremo una telecamera che a differenza delle versione PC, ci seguirà costantemente in tutte le nostre mosse, adattandosi automaticamente in base alla prospettiva di gioco in cui ci troviamo; inoltre utilizzando lo stick di destra saremo comunque in grado di muoverla liberamente a 360, dando al giocatore la possibilità di aggiustare ulteriormente la visuale a suo piacimento, o semplicemente decidere di utilizzare questa caratteristica per ammirare il superbo level design creato con con il motore grafico.
Novità assoluta riguarda anche il “targeting” che tramite dei semplici movimenti dello stick ci farà muovere da un nemico all'altro bloccando la visuale su quello selezionato. Durante la nostra prova abbiamo messo sotto esame questo sistema, e abbiamo potuto constatare come, soprattutto nelle situazioni più concitate, si sia rivelato assolutamente affidabile ed efficiente, anche e sopratutto nelle situazioni più concitate e ricche di nemici, restituendo al giocatore un ottimo feeling pad alla mano, e senza far troppo rimpiangere l'accoppiata mouse e tastiera.
A testimoniare la perizia con cui CD Project ha lavorato sul porting, vi é anche un menù di gioco completamente rinnovato e molto più facile e intuitivo da navigare con il pad. Rendendo anche le sessioni di personalizzazione, alchimia e potenziamento molto più intuitive e fluidi. Infine, é stata inserita la possibilità di assegnare armi, magie e trappole a un menù veloce, che si presenterà in forma radiale con la semplice pressione di un tasto. Un ottimo espediente per rendere meno macchinosa e spezzettata l'azione di gioco.
Assassini di Re
Prima di addentrarci nel meandri del nostro provato, é giusto fare un piccolo ripasso di quella che é la storia che sta alle spalle del titolo. Entrambi i capitoli usciti fino ad oggi, prendono spunto da una serie di libri fantasy scritti dal bravo Andrzej Sapkowsky che narrano le gesta del Witcher Geraldt di Riva, un mutante e cacciatore di mostri. La storia prenderà piede pochi mesi dopo quanto avvenuto a Vizima, l'evento conclusivo del primo gioco. Dopo un attentato, Re Foltest ha deciso di chiedere la protezione di Geralt, ed il potente Witcher finirà per diventare anche uno dei suoi consiglieri più fidati. In un susseguirsi di eventi che evitiamo accuratamente di raccontarvi, il nostro protagonista si troverà ad indagare su una gruppo di assassini che si fanno chiamare senza troppa fantasia gli “assassini dei Re”. Tutti questi avvenimenti si concentreranno principalmente nella Valle di Pontar che potremo esplorare in lungo ed in largo per captare e scoprire intrighi e sotterfugi e trovare infine il bandolo della matassa.
Durante la presentazione, gli sviluppatori polacchi si sono soffermati su quelle che sono le aggiunte e gli adattamenti fatti per il porting Xbox 360.
Gli scogli principali che si sono trovati a dover superare durante lo sviluppo hanno riguardato due elementi in particolare: la grafica e la telecamera di gioco.
Partendo dalla telecamera, ci é stato spiegato come tutto il sistema che gestisce le visuali di gioco sia stato completamente ridisegnato e adattato a quelle che possono essere le esigenze dei giocatori console. In questo modo avremo una telecamera che a differenza delle versione PC, ci seguirà costantemente in tutte le nostre mosse, adattandosi automaticamente in base alla prospettiva di gioco in cui ci troviamo; inoltre utilizzando lo stick di destra saremo comunque in grado di muoverla liberamente a 360, dando al giocatore la possibilità di aggiustare ulteriormente la visuale a suo piacimento, o semplicemente decidere di utilizzare questa caratteristica per ammirare il superbo level design creato con con il motore grafico.
Novità assoluta riguarda anche il “targeting” che tramite dei semplici movimenti dello stick ci farà muovere da un nemico all'altro bloccando la visuale su quello selezionato. Durante la nostra prova abbiamo messo sotto esame questo sistema, e abbiamo potuto constatare come, soprattutto nelle situazioni più concitate, si sia rivelato assolutamente affidabile ed efficiente, anche e sopratutto nelle situazioni più concitate e ricche di nemici, restituendo al giocatore un ottimo feeling pad alla mano, e senza far troppo rimpiangere l'accoppiata mouse e tastiera.
A testimoniare la perizia con cui CD Project ha lavorato sul porting, vi é anche un menù di gioco completamente rinnovato e molto più facile e intuitivo da navigare con il pad. Rendendo anche le sessioni di personalizzazione, alchimia e potenziamento molto più intuitive e fluidi. Infine, é stata inserita la possibilità di assegnare armi, magie e trappole a un menù veloce, che si presenterà in forma radiale con la semplice pressione di un tasto. Un ottimo espediente per rendere meno macchinosa e spezzettata l'azione di gioco.