The Witcher 3: Wild Hunt

di Valerio De Vittorio
Chi avrebbe mai immaginato che una piccola software house polacca, con in mano la licenza di libri fantasy polacchi, praticamente sconosciuti all'estero, si sarebbe trasformata nei guru del genere RPG? CD Projekt RED viene vista ormai come il perfetto anello di congiunzione tra produttore indipendente e tripla A, capace infatti di rimanere vicino agli utenti, di non temere la pirateria, di offrire DLC gratuiti, aggiornamenti costanti ed uno store online, GoG.com, tutto dedicato ai nostalgici privo di DRM.

Ed allo stesso tempo ormai forte del proprio successo, di sviluppare giochi di altissimo livello, sia tecnico che contenutistico, competendo ad armi pari coi big del settore. The Witcher 3: Wild Hunt ne é la prova definitiva, l'evoluzione di un percorso, il passaggio finale in questo processo, che ha visto la saga evolversi di pari passo con la software house. Dopo un'attesa estenuante, il titolo dovrebbe finalmente arrivare sugli scaffali il 19 maggio, e noi l'abbiamo provato con mano grazie all'invito di Bandai Namco.



Liberate il Witcher


La demo proposta é la medesima che il team sta portando in giro per il mondo un evento dopo l'altro ormai da un paio di mesi, e corrisponde alle prime fasi di gioco o così ci é parso. L'incipit corrisponde ad un flashback di Geralt, che torna con la mente a quando i Witcher non erano praticamente estinti, e la sua compagna era la bellissima mora Yennefer. Assieme a Veremir, stava addestrando una giovanissima Ciri, new entry che conosceremo proprio con questo terzo capitolo. Il prologo funziona anche da tutorial, che ci illustra le regole del gameplay, ed in particolare come funziona il sistema di combattimento.
Pare ci attendano centinaia di ore di gioco!


Avendo giocato The Witcher 2, ci siamo subito trovati a casa. I controlli sono infatti praticamente i medesimi, con qualche perfezionamento ed una fluidità migliore, anche se ancora non del tutto soddisfacente. Abbiamo a disposizione fendente debole e forte, ai quali possiamo intervallare i Segni, che fanno le veci delle magie. Attivando un menu radiale che rallenta estremamente il tempo senza però fermarlo del tutto, possiamo selezionare quale attivare, e col tasto apposito lo possiamo poi lanciare, sia esso una protezione, piuttosto che un attacco di fiamme, una trappola magica o quant'altro.



Appresi i rudimenti, cambia scena e vediamo Geralt svegliarsi; é accampato assieme a Veremir, mentre sono passati diversi anni nel frattempo. I due sono alla ricerca proprio di Ciri, personaggio che in questo terzo capitolo avrà un ruolo molto importante, tanto che avremo anche modo di impersonarlo in alcune fasi. La demo ci lascia liberi di esplorare la zona, non prima però di eliminare un gruppo di Ghoul, così che possiamo subito mettere in pratica quanto appreso sul sistema di combattimento. Con più bersagli in movimento, diventa un po' meno efficace la parata, mentre la schivata funziona egregiamente, e in pochi istanti abbiamo fatto una strage, forti anche della arti magiche del Witcher.

Saliamo così a cavallo, per scoprire una delle moltissime novità di questo terzo capitolo. Il nostro destriero si controlla in modo del tutto simile a Red Dead Redemption, visto che é dotato di una sua intelligenza. Non va diretto come un'auto, per intenderci, ma sa seguire la strada, evitare un albero, saltare un ostacolo. Noi dobbiamo impostare la velocità, frenarlo o se necessario, cambiare direzione di marcia. Una volta appresi i rudimenti, ci si muove agili per le aree di gioco, ed il tutto funziona egregiamente, anche se ovviamente ci sono ancora degli spigoli da smussare.



Open World


Il mondo di The Witcher 3 ci é parso molto vasto e denso, o almeno l'area che abbiamo potuto esplorare. Raggiunto un insediamento dopo qualche minuto di cavalcata, i tantissimi NPC erano lì ad attenderci con quest secondarie da assegnarci, ma visto il poco tempo a nostra disposizione ci siamo concentrati sulla missione principale, individuare un grifone impazzito e violento, possibilmente per eliminarlo. Partono così una serie di obiettivi da portare a termine, per raccogliere indizi su dove si nasconda, e al contempo per prepararci alla caccia. Così facciamo un po' di domande, e usando i sensi del Witcher, attivabili col trigger di sinistra, possiamo analizzare l'ambientazione, osservare impronte e qualsiasi altro elemento attiri la nostra attenzione.
Graficamente é davvero un bel vedere, anche su console


Senza entrare troppo nel dettaglio, sicuramente preferirete scoprire la missione in prima persona, arriviamo finalmente allo scontro con un grosso Grifone maschio. Il sistema di combattimento funziona abbastanza bene con un unico grosso bersaglio. Nella seconda parte del combattimento, ci siamo ritrovati ad utilizzare la balestra per cercare di finirlo, mentre si librava in volo, ma prendere la mira é tutt'altro che semplice, anche considerato che le frecce non seguono una linea retta. Ma questi sono dettagli, che si apprenderanno con calma con in mano la versione completa. Interessante come nonostante tutto il nostri impegno, non ci sia stato verso di abbattere il Grifone. The Witcher 3, come i suoi predecessori, non é un titolo facile, e richiede una certa dedizione. Nello specifico, con davanti un combattimento di questo tipo, é obbligatorio arrivare preparati, cosa impossibile in un'oretta di tempo durante la nostra sessione, purtroppo.



Gioiello grezzo


Come detto, il codice che abbiamo provato era piuttosto vecchio, una build addirittura di dicembre. Questo va specificato, perché il gioco era evidentemente in uno stato ancora non ottimale, sia da un punto di vista grafico che da quello del gameplay.

Su quest'ultimo non abbiamo grosse critiche, in realtà, il titolo sembra solido, fedele al diretto predecessore, purtroppo anche in una certa rigidità dei controlli, ma appunto é facile che questo sia uno degli elementi in fase di perfezionamento proprio in questi giorni. Per quanto riguarda la grafica, The Witcher 3 mantiene le promesse, anche se quanto visto é ancora lontano dalla perfezione dei trailer mostrati in questi lunghi mesi di attesa. Erano presenti la versione PC e quella Xbox One della medesima demo, e le differenze tra le due sono evidenti anche se non così trascendentali.

Ad un occhio attento non possono comunque sfuggire dettagli come la vegetazione, migliore su computer, e soprattutto la pulizia a video, grazie alla risoluzione Full HD alla quale sulla console Microsoft dovremo rinunciare. Detto questo, il gioco é un gran bel vedere. Considerato che si tratta di un open world, personaggi ed ambientazioni sono ricchi di dettagli, con texture curate ed effetti grafici più che buoni, anche se la versione PC é nettamente più scintillante. I ragazzi di CD Projekt RED non solo però solo bravi col codice, ma hanno tra le loro fila degli artisti eccellenti, capaci di trascinarci in un mondo fantasy credibile e sfaccettato. Il codice é comunque già ben ottimizzato, visti i caricamenti ridottissimi e molto rapidi e anche la buona fluidità, che non abbiamo mai visto cedere.

Infine da notare l'ottimo doppiaggio in inglese, mentre la localizzazione in italiano sarà limitata alla parte testuale. Meglio così, perché come ci ha raccontato il responsabile Alexandre Boiret, il gioco propone moltissime sfaccettature linguistiche, con accenti e timbri vocali molto variegati.


Il mondo di gioco non é solo vasto, ma anche denso di dettagli e personaggi