Theatrhythm Final Fantasy: Curtain Call

di Valerio De Vittorio
Final Fantasy non é certamente un nome che necessita di presentazioni. Mentre i fan attendono con trepidazione e non poco scetticismo, bisogna dirlo, il nuovo capitolo della saga principale, Square Enix non perde occasioni per proporre sul mercato spin-off e titoli più o meno ispirati al suo franchise. Tra questi, uno dei più interessanti e lontani sotto il profilo del gameplay ai JRPG canonici vi é sicuramente l'impronunciabile Theatrhythm, riuscito gioco musicale che sfrutta uno degli elementi più amati di Final Fantasy per portare su 3DS quello che é fondamentalmente un rhythm game. Dopo il buon successo, ecco in arrivo il seguito, sempre esclusivo per la portatile Nintendo e atteso in Europa per il prossimo 19 settembre, mentre in Giappone lo stanno già giocando da aprile. Grazie all'invito presso i nuovi studi milanesi di Koch Media, distributore italiano di Square Enix, abbiamo quindi potuto provare Theatrhythm Final Fantasy Curtain Call.

Balliamo col pennino
La demo era in realtà piuttosto risicata in termini di contenuti, visto che non prevedeva modalità ma solo un menu di canzoni tra le quali scegliere, da affrontare in tre livelli di difficoltà differenti. Il gameplay riprende la medesima formula del primo capitolo, con la possibilità di giocare sia utilizzando il pennino che sfruttando i tasti del 3DS. Sullo schermo superiore della console vedremo in sovrimpressione dei cerchi rossi o verdi. I primi vanno toccati a tempo con la musica, i secondi devono restare premuti fino ad un segnale successivo.

Se appariranno delle frecce, dovremo seguirne la direzione per eseguire un movimento, col pennino o utilizzando l'analogico. Sullo sfondo scorreranno immagini legate al Final Fantasy selezionato ad inizio partita, influenzate più o meno direttamente dai nostri risultati. Le animazioni saranno inoltre collegate con la musica che stiamo affrontando, ad esempio il tema di Hilda Garde (Final Fantasy IX) ci vedrà seguire la mitica aeronave mentre sorvola la mappa tridimensionale del gioco. Ovviamente, Maybe I'm a Lion da Final Fantasy VIII accompagnerà un combattimento, con tanto di boss e summon. Il gameplay segue le stesse regole e principi, ma queste sottili variazioni permettono di rinfrescare costantemente l'esperienza, o almeno così é stato durante la prova.



Estuans Interius, Ira Vehementi, Sephiroth!
A garantire la rigiocabilità ci pensano i punteggi che é possibile accumulare, con tanto di valutazione, e i tre livelli di difficoltà. Poche se non quasi nulle le vere novità rispetto al predecessore, anche se Curtain Call introduce una modalità versus, che permette a due giocatori di sfidarsi sulla stessa canzone. Un'altra caratteristica nuova si chiama "Daily Feature", in pratica un suggerimento giornaliero che ci offre un brano in particolare da affrontare e che ci garantirà un boost d'esperienza. Purtroppo la demo era molto limitata, come detto, e quindi non abbiamo potuto provare con mano questi elementi. A farci ben sperare sulla riuscita di questo Theatrhythm Final Fantasy Curtain Call ci pensa la sterminata colonna sonora.

Durante la prova ci siamo goduti, oltre ai due brani già citati, la versione di Advent Children dell'epica One Winged Angel, da Final Fantasy VI il tema di Edgar Sabin, la versione umlpagged del tema di Spria da Final Fantasy X, Shinryu dall'undicesimo capitolo, Flash of Steel dal dodicesimo e Answers da Final Fantasy XIV. A rappresentare gli spin off abbiamo trovato Lightning Returns con Savior of Souls, l'incalzante ed elegante tema dei combattimenti, e Antipyretic di Final Fantasy Tactics. Se vi é venuta l'acquolina alla bocca, sappiate che nella versione finale del gioco trovano posto 221 musiche. Un repertorio davvero impressionante, che attinge a praticamente ogni capitolo della saga e spin-off esistente. I personaggi inclusi saranno invece 60, da scegliere nelle varie modalità del titolo completo. E questo senza contare gli inevitabili DLC, ma a questo giro é difficile accusare Square Enix di aver tagliato appositamente qualcosa per vedercelo dopo!