Thief

di Roberto Vicario
Dopo anni di silenziosa e malinconica attesa, Garrett e la serie Thief stanno per fare finalmente ritorno su tutte le piattaforme di gioco, presenti e future. Nonostante l'uscita sia fissata per il prossimo anno, Halifax ci ha dato modo di saggiare, grazie ad un succoso hands on, le principali caratteristiche di gioco che il titolo sarà in grado di offrire. Scopriamole insieme.

Una città corrotta

Prima di addentrarci all'interno del gameplay, uno dei ragazzi di Eidos Montreal ha cercato di raccontarci - con cospicuo supporto video - il contesto in cui ci troveremo a controllare il famoso ladro.

Il nostro protagonista, rimasto molti anni lontano dalla sua città natale, semplicemente chiamata The City, una volta fatto ritorno, si troverà davanti agli occhi un posto profondamente diverso da come lo aveva lasciato. I diversi distretti di cui la città é composta, sono stati profondamente segnati da un controllo a dir poco dittatoriale attuato da un tiranno che risponde al nome di Barone. Con la popolazione allo stremo delle forze in termini di pura sopravvivenza, e una situazione “politica” altamente instabile che vede una sorta di profeta in contrapposizione alla tirannia del barone, il nostro Garrett diventerà, suo malgrado, l'ago della bilancia che potrebbe portare alla salvezza tanto agognata dalla gente della città, oppure farla sprofondare in un dolore ancora più profondo.



Una cosa che abbiamo assimilato, ascoltando le parole dello sviluppatore, riguardo al lavoro svolto su questo Thief, é che il titolo non punta sicuramente a riprendere concetti e situazioni provenienti dai precedenti tre capitoli - l'ultimo esattamente dieci anni fa - ma piuttosto punta a reinventare - o se preferite ridisegnare - un franchise in chiave moderna, senza però perdere quel tocco che da sempre contraddistingue la serie.

Così ci troveremo a vivere un'avventura dalle tinte cupe e fortemente steampunk, che pur allontanandosi in parte dal contesto medievale della serie, riescono a regalare quel carisma che serve per far emergere un gioco dalla massa, al di là del nome che porta.

Pur non potendoci pronunciare più di tanto sulla trama, dato che al di la dell'incipit non abbiamo potuto apprendere più di tanto, qualcosa di più possiamo raccontarvelo sulla città. Come detto, l'ambiente di gioco sarà diviso in distretti, ognuno di esso segnato da tratti caratteristici e immaginiamo da un level design in grado di offrire spunti di gameplay diversi. In base alle azioni che compiremo nel proseguo dell'avventura, la città e i personaggi che la popolano subiranno modifiche, così che il giocatore non si troverà mai a vivere le stesse situazioni due volte.

Sebbene si tratti di un vero e proprio reboot, oltre al protagonista, altri personaggi storici faranno ritorno in questo quarto capitolo. Ad esempio Basso, personaggio proveniente dal primo Thief, ricoprirà il ruolo di talpa e allo stesso tempo commissionerà missioni al nostro provetto ladro. Altro luogo molto importante, che dovremo tenere sempre in considerazione é la torre dell'orologio. Questo luogo altro non é che la dimora di Garrett, nonché una sorta di safe house in cui potremo collezionare i bottini che faremo nostri nel corso dall'avventura. Passando da gioielli e arrivando sino a veri e propri dipinti, la torre dell'orologio diventerà una sorta di mausoleo celebrativo delle nostra gesta.



Parlando di gameplay possiamo dirvi che la build che ci é stata messa a disposizione prevedeva una serie di missioni primarie da svolgere all'interno dell'area del mercato. Una zona commerciale che partendo da una grossa piazza centrale, si diramava in stretti cunicoli e numerosi balconi, portando l'ambiente a svilupparsi più verticalmente che orizzontalmente.

Le missioni che dovevamo compiere, commissionate dal già citato Basso, non ci hanno mostrato molta della varietà citata dagli sviluppatori, visto che lo scopo comune era quello di intrufolarsi in qualche abitazione e rubare degli oggetti. Ad esempio in “Montessi Madness” lo scopo era quello di recuperare un dipinto all'interno di un'abitazione privata, trovando il miglior modo per intrufolarsi all'interno. A questo bisogna poi aggiungere una variabile. Esplorando gli ambienti di gioco verremmo infatti a conoscenza di missioni secondarie che potranno svilupparsi unicamente recuperando appunti o altre tipologie di oggetti. Ogni missione secondaria sarà circoscritta ad un determinato luogo della mappa e all'interno ci verrà chiesto di portare a termine svariati obietti. A questi si sommano poi degli obiettivi secondari che ci chiederanno ad esempio di non essere visti o cose di questo tipo.