This is Football 2

Mentre il numero dei giorni che separa la vetusta PlayStation dal pensionamento sembra farsi sempre più piccolo, ecco arrivare il consueto asso nella manica rispolverato dalla Sony (o da un suo sviluppatore) per spostare un metro più avanti quell'ideale cartello di "fine corsa" atto a sancire la conclusione di una vera e propria età dell'oro (perlomeno con riguardo alla compagnia di Ken Kutaragi). E stato il caso di titoli come Vagrant Story e Chrono Cross, o ancora del recente Spider-Man di casa Activision, tutte produzioni che chiedono a gran voce di essere apprezzate sulla Psx, in barba ai migliaia di caratteri dilapidati in questi mesi per la "nuova generazione"

This is Football 2 arriva, del tutto inaspettato, a ribadire i propositi belligeranti dei team interni alla Sony per il settore dei giochi sportivi, non curante che nell'ambiente PlayStation il campione di casa é anche il campione del mondo. Questo per dire che, se battere ISS Evolution appare un'impresa titanica, migliorare sul precedente episodio é invece un compito perlomeno obbligato, anche se pare che nelle sedi dello Studio Cambridge (team di sviluppo del gioco e interno a Sony Europe) si sia già recepito il messaggio
NIENTE DI NUOVO A CENTROCAMPO?
Trattandosi di preview e non della consueta anteprima, avrete intuito che le opinioni espresse sul titolo in questione provengono da esperienze dirette di gioco, seppur limitate all'unica opzione disponibile nel demo in nostro possesso (ovvero: un'amichevole, di un solo tempo, tra Italia e Brasile). Già da questa limitatissima "prova su strada" é possibile notare la maggioranza di quelli che saranno pregi/difetti di This is Football 2 al momento della sua uscita definitiva, a cui manca, peraltro, meno di un mese. Qualche riga più sopra avrete notato un accenno al classico confronto a cui devono sottostare tutti i giochi di calcio, ovvero lo scontro diretto con il "peso massimo" di casa Konami
A dire la verità, TIF 2, com'é stato soprannominato dai suoi creatori (probabilmente al fine di lanciare una sigla calcistica che rivaleggi in popolarità con quelle di ISS e FIFA), segue più la strada arcade che quella simulativa, senza comunque disdegnare una spruzzatina di "realismo" nella sua impostazione di gioco. Scendiamo nei particolari: il metodo di controllo, praticamente invariato rispetto alla precedente uscita, mostra più di un collegamento allo schema base usato negli anni dalla EA Sports. I tasti a nostra disposizione ci permettono, infatti, sia azioni classiche come passaggi, tiri, cross e selezione del giocatore attivo, che soluzioni più "inconsuete" quali possono essere i falli intenzionali o le mosse speciali in puro stile Virtua Striker (gioco che risolveva il problema controlli facendo tutto o quasi in automatico)