Throne of Darkness
di
Redazione
Diversamente da quanto si potrebbe pensare non é infatti solamente il mago a saper lanciare potenti incantesimi bensì ciascuno dei sette samurai; sebbene dunque alcuni personaggi siano meno portati di altri alle arti magiche nulla vieta al giocatore di potenziare questo loro aspetto, assegnando loro alcune delle 100 magie presenti nel gioco. Oltre agli incantesimi vi é un altro aspetto molto importante su cui Haas si é dimostrato particolarmente entusiasta: le armi e gli oggetti magici. Numerose come in Diablo le armi di Throne of Darkness potranno anche essere modificate grazie alla abilità del fabbro (una leggera e impercettibile sensazione di deja-vu vero?) il quale saprà potenziare spade, archi e qualsivoglia strumento di morte mescolando gli oggetti magici che i samurai troveranno sul campo di battaglia. Immancabile, accanto all'infaticabile lavoratore del ferro, é infine il prete che si occuperà chiaramente di incantesimi, pozioni e affini
Parlando di interfaccia é molto importante, in ultima analisi, citare anche un altro innovativo e importante elemento, responsabile della gestione della propria squadra o, per essere più precisi, della disposizione sul campo dei propri samurai
Mediante una piccola e sintetica finestrella, paragonabile a una lavagnetta metallica, é possibile spostare con il mouse delle "pedine" che rappresentano i samurai sul campo, dando così vita a formazioni sempre diverse, ora ponendo i tanker davanti ora schierando sulla stessa linea ogni personaggio. Con la stessa semplicità si può inoltre ordinare ai propri uomini che tattica adottare, se lanciarsi cioé senza remore contro il nemico o se mantenersi a distanza per colpirlo con le armi a lungo raggio. Più volte citata nel corso della presentazione la componente strategica di Throne of Darkness si riassume appunto in questi semplici ma efficaci accorgimenti che però, a essere sinceri, non riescono a togliere la forte sensazione che ci si ritroverà lo stesso a furoreggiare sul pulsante del mouse esattamente come in Diablo
Parlando di interfaccia é molto importante, in ultima analisi, citare anche un altro innovativo e importante elemento, responsabile della gestione della propria squadra o, per essere più precisi, della disposizione sul campo dei propri samurai
Mediante una piccola e sintetica finestrella, paragonabile a una lavagnetta metallica, é possibile spostare con il mouse delle "pedine" che rappresentano i samurai sul campo, dando così vita a formazioni sempre diverse, ora ponendo i tanker davanti ora schierando sulla stessa linea ogni personaggio. Con la stessa semplicità si può inoltre ordinare ai propri uomini che tattica adottare, se lanciarsi cioé senza remore contro il nemico o se mantenersi a distanza per colpirlo con le armi a lungo raggio. Più volte citata nel corso della presentazione la componente strategica di Throne of Darkness si riassume appunto in questi semplici ma efficaci accorgimenti che però, a essere sinceri, non riescono a togliere la forte sensazione che ci si ritroverà lo stesso a furoreggiare sul pulsante del mouse esattamente come in Diablo