Titanfall

di Roberto Vicario
Mentre ci trovavamo in coda per provare la demo di Titanfall portata alla Gamescom dai ragazzi di Respawn Entertainment, non vi nascondiamo che l'interesse nei confronti di questo titolo aveva già toccato picchi decisamente importanti.

La reveal del titolo all'E3 aveva spiazzato gran parte della stampa specializzata e dei videogiocatori, proponendo un titolo frenetico ma allo stesso tempo ricco di spunti interessanti e in larga parte originali. Con un misto di timore ed eccitazione aperte le porte ci siamo catapultati su una postazione e abbiamo testato il gioco.



Scontro tra titani

La demo ci ha permesso di poter giocare una partita con la modalità di gioco chiamata attrition, una sorta di team deathmatch che, a differenza degli sparatutto classici, aggiunge l'elemento di eventi dinamici che accadono all'interno della mappa di gioco. Il tutto arricchito da filmati e scene contestuali che non hanno fatto altro che confermare la definizione di “multiplayer campaign” data al gioco dagli stessi sviluppatori proprio durante la fiera losangeliana.

La particolarità di Titanfall, pad alla mano, sta principalmente in tre elementi: verticalità, frenesia e, soprattutto, i titani. Ma andiamo con ordine. Una volta scelta la classe del nostro personaggio, veniamo buttati all'interno della mappa chiamata "Angel", una zona devastata dalla guerra con palazzi diroccati e macerie un po' ovunque. In questo contesto abbiamo potuto apprezzare l'estrema fluidità e frenesia del gioco; la derivazione da Call of Duty é fin troppo palese, ma il team di sviluppo é stato decisamente bravo ad evolvere il concetto di base, proponendo elementi inediti in grado di stravolgere gran parte del gameplay.


In particolare, l'elemento che più ci é saltato all'occhio é stata la verticalità che la mappa é in grado di offrire. La presenza di un jet pack e di un doppio salto, una volta presa dimestichezza con i comandi, ci ha permesso di compiere azioni degne dei migliori traceurs, trasformando i classici spostamenti in qualcosa di decisamente più divertente, ma soprattutto, dandoci la possibilità di sperimentare nuove tattiche di attacco e di difesa.

I veri show stealer della partita sono stati però i titan, imponenti robot armati di tutto punto e decisamente pericolosi una volta “droppati” sul campo. Saliti sul mech abbiamo notato che l'ingente quantità di fuoco prodotta dal robot sacrifica in maniera abbastanza marcata la velocità, elemento questo che non va sottovalutato, visto che fa parte di un lavoro certosino che gli sviluppatori hanno cercato di realizzare pensando al bilanciamento.

Parlando proprio di questo elemento, dobbiamo dire che seppur la prova sia stata davvero fugace, le sensazioni che la partita ci ha regalato sono state estremamente positive. Il bilanciamento sembra ottimizzato a puntino e non abbiamo notato alcuna differenza sostanziale in termini di efficacia sia da parte delle armi in mano ai soldati che di quelle armate sui titani. Ovviamente, una partita non basta per determinare se questo obiettivo sia stato raggiunto pienamente, ma possiamo tranquillamente sbilanciarci nel dire che la base di partenza ci ha pienamente soddisfatto, confortata sopratutto da questa prova.



Questione di numeri
Ovviamente il titolo ci ha dato anche modo di sbirciare in maniera molto veloce alle diverse classi sia dei soldati che dei titan. Nel primo caso, la demo ci ha dato modo di provare tre tipi di milizia: assault, CQC e tactical. Ognuno dei personaggi avrà abilità particolari e tutte decisamente spettacolari. Ad esempio, il soldato usato da noi (assault) aveva la particolare abilità di creare una sorta di campo magnetico in grado di bloccare i proiettili a lui destinati, per poi rispedirli al mittente.

Per quanto riguarda le armi, ogni personaggio dispone di un'arma principale, una secondaria, l'abilità speciale di cui vi abbiamo parlato qui sopra, la classica granata e un'arma anti titano che, come dice la parola stessa, ci permetterà di abbattere i mostri meccanici.

Anche i titan avranno diversi tipi di caratteristiche che a loro volta li divideranno in classi. Nella demo giocata erano presenti il Main titan, Heavy titan e l'High Explosive, con le differenze principali legate al tipo di equipaggiamento.

Insomma, tanto divertimento e tanta frenesia data dalla presenza sia dei personaggi umani come nei più classici team deathmatch ma anche da bot che arricchiscono il contesto di gioco e che, se uccisi, abbiamo notato danno meno punti esperienza rispetto a quelli che si acquisiscono uccidendo un altro giocatore umano.


Ecco, se volessimo fare un appunto a Titanfall, é sicuramente legato all'estrema confusione che si genera nel giocatore mentre si gioca. Questa, molto probabilmente, potrebbe essere una questione legata alle prime partite che vengono giocate, ma effettivamente la sensazione di non saper cosa fare in termini di concreti obiettivi di gioco é davvero forte e, almeno nelle prime battute, ci siamo trovati a girovagare per la mappa con l'unico scopo di uccidere qualsiasi cosa si muovesse.

Sotto l'aspetto visivo, come già detto in altre occasioni, Titanfall si presenta in maniera decisamente convincente: dettaglio, fluido e decisamente next gen. Il design dei titan é d'impatto così come quello della milizia. Menzione d'onore spetta al level design della mappa che abbiamo giocato, decisamente valido e ricco di spunti in grado di spingere il giocatore a provare costantemente nuove tattiche.

Manca ancora molto all'uscita di Titanfall - si parla di 2014 inoltrato - tuttavia questa velocissima prova ci ha dato modo di testare l'effettiva qualità del prodotto. La voglia di metterci nuovamente le mani sopra é tantissima, così come la curiosità di capire come saranno gestiti molti degli elementi di gioco legati al livellamento del personaggio, alla eventuale integrazione di una componente singolo giocatore e non ultima tutta la parte legata alla personalizzazione. Noi rimaniamo in attesa e non mancheremo di informavi ad ogni nuova notizia che verrà rilasciata.