Tom Clancy's EndWar

In un futuro non troppo allegro...
Terza guerra mondiale. Tre parole che messe assieme fanno paura a chiunque. Ma, nell'immaginario collettivo, la guerra ha sempre avuto un posto privilegiato tra le ambientazioni avventurose. Fra immaginazione, fantasie, previsioni e speculazioni, é proprio l'ipotetico terzo conflitto mondiale, a ritagliarsi sovente un posto da protagonista. Nella folla di tutti coloro che si sono misurati con l'argomento, spicca in rilievo il nome di Tom Clancy, romanziere e sceneggiatore capace da sempre di mandare avanti, logicamente con l'immaginazione, le lancette dell'orologio e ideare scenari tanto verosimili da entrare quasi a fatica nel genere della fantapolitica, grazie al suo forte realismo.

Semplicemente naturale il connubio tra Ubisoft e il buon Clancy, in seguito successi delle saghe del calibro di Sprinter Cell e Rainbow Six, tutte partorite dalla geniale vena creativa dello scrittore del Maryland. Questa volta, la casa di produzione, ha deciso di tentare l'ennesimo colpo ad effetto nel mondo dei videogame: creare da zero uno strategico in tempo reale per console. Sappiamo tutti che storicamente, il campo di battaglia preferito per la strategia é sempre stato il pc, con alcune sortite (o meglio “conversioni”) non sempre riuscite su console, aventi come tallone d'Achille un metodo di controllo che, al passaggio da mouse a joypad, diveniva spesso sin troppo farraginoso.

Come si addice ad un gioco strategico, pianificare é   importantissimo
Come si addice ad un gioco strategico, pianificare é importantissimo
Distruzione e morte. La guerra non é un gioco.
Distruzione e morte. La guerra non é un gioco.
Le sequenze filmate sprizzano "next generation" da tutti i pori
Le sequenze filmate sprizzano "next generation" da tutti i pori


Ecco il perché della decisione di non poggiare su una base prefabbricata su altri lidi, ma costruirla appositamente per sfruttare le qualità di PlayStation 3 e Xbox 360 con il titolo “Tom Clancy's: EndWar”, in uscita sulle due piattaforme il prossimo Settembre. Non adattamenti e downgrade, ma un progetto che, per puntare in alto, sa di dover compiere un cammino elaborato, ma gestito e calcolato per poter dare il meglio su console di nuova generazione, metabolizzandone i controller e le peculiarità, ormai allargate ad un panorama dove hard disk, gioco online e comandi vocali non sono più un miraggio ma funzioni realisticamente disponibili.


Come t'invento il conflitto globale
Una guerra mondiale non si escogita tutti i giorni ( e siamo ben felici di averne studiate solo due sui libri di storia...), soprattutto senza sconvolgere gli equilibri geo-politici che abbiamo imparato a conoscere, cadendo in improbabili fantasie. Ormai dal periodo della guerra fredda, diverse potenze hanno in mano la bomba atomica; arma che, se usata, scatenerebbe una reazione di contrattacchi a catena, portando l'intero pianeta ad un rapido collasso senza vincitori ne vinti. Come aggirare la situazione e creare una trama credibile? La penna di Clancy ha saputo sfruttare i movimenti dei vari governi riguardanti lo scudo spaziale, una tecnologia di difesa in grado di neutralizzare il lancio di missili nucleari, che ha le sue radici negli anni '80.

Nel mondo traslato sui poligoni di EndWar, lo scudo é una realtà in mano alle forze americane, che sono così riuscite a mettere fuori gioco la minaccia di un olocausto nucleare. Con la continua diminuzione delle riserve petrolifere, la Russia nel 2020 tenta un colpo di mano, muovendo le proprie truppe verso l'Ucraina, per impossessarsi dei suoi giacimenti ancora ricchi d'oro nero. Una miccia che sconvolge il precario equilibrio generale, dando il via a uno scontro su larga scala in cui scendono in campo le forze americane, la Brigata Spetnatz russa e l'unione dei paesi europei, con i suoi Enforcers Corps.

Teatro degli scontri in cui ogni fazione cerca di far pendere a proprio favore l'ago della bilancia, luoghi realmente esistenti, che passano da paesaggi rurali ai centri delle città più famose del pianeta, con ricostruzione annessa di monumenti e palazzi che tutti conosciamo. Nulla é infatti lasciato al caso, per dare spessore ad una storia alternativa che si propone di proiettarci nel continuum temporale ormai marchio di fabbrica dell'autore americano, tanto che gli appassionati non faranno fatica a trovare elementi di contatto con altre sue produzioni.

L'Unreal Engine 3 fa sempre la sua figura...
L'Unreal Engine 3 fa sempre la sua figura...
Osservando il paesaggio possiamo notare l'alto livello di dettagli, soprattutto per il genere strategico
Osservando il paesaggio possiamo notare l'alto livello di dettagli, soprattutto per il genere strategico
Le forse in campo sono facilmente riconoscibili da stemmi ed equipaggiamento
Le forse in campo sono facilmente riconoscibili da stemmi ed equipaggiamento

Guerra? Per ora si sentono solo voci...
Ma non basta una buona storia a fare un bel gioco. Avventurandosi nel mondo della strategia, servono decine e decine di truppe da poter usare, mappe ben elaborate dove muoversi e, elemento centrale, la possibilità di usare realmente le proprie capacità tattiche, senza ridursi ad accumulare unità su unità per attuare un attacco in massa con il fine schiacciare “brutalmente” la resistenza nemica. Il piacere dello stratega sta nello studiare le proprie possibilità nell'ambiente, per poi decidere il modo migliore per dare scacco matto all'avversario, scovandone i punti deboli. Negli studi Ubisoft, sembrano conoscere questo paradigma, visti gli annunci riguardanti la presenza di un elevato numero di milizie utilizzabili e personalizzabili, ognuna con la propria peculiarità, legata anche allo schieramento di cui si vorrà far parte, i succitati Stati Uniti, Europa e Russia.

Ma per passare all'azione, come ovviare alla differenza di feeling tra il mouse e il joypad? La scelta per ricreare un feedback chiaro e immediato, é ricaduta sull'uso dei comandi vocali. Il giocatore, potrà utilizzare i microfoni degli head set dei controller, per dettare con la propria voce una moltitudine di ordini, guidando in diversi comportamenti ai soldati in uso. Oltre all'uso del classico pad per muoversi da una unità all'altra, sarà la voce a dare il via ad un attacco o ad una operazione d'accerchiamento o, nella peggiore delle ipotesi, ad una fuga disperata nel tentativo di salvare gli ultimi uomini sopravvissuti al fuoco nemico, come un vero generale che impartisce ordini ai suoi sottoposti.

Se poi siete abituati ad immaginare uno strategico come legato alla solita visuale a volo d'uccello, questa volta potreste avere una piacevole sorpresa. Per far sentire il giocatore più immerso nella battaglia e maggiormente legato ad ogni singolo combattente, selezionando una truppa verrà utilizzata una telecamera in terza persona, puntata alle spalle dei soldati, decisione indubbiamente favorevole non solo all'immedesimazione, ma anche alla gestione di ogni singolo particolare durante le azioni di guerra.


Finché c'é guerra, c'é speranza!
Dal punto di vista meramente tecnico, il materiale rilasciato sino ad oggi dalla casa madre, mostra un invidiabile livello di dettaglio nella rappresentazione delle forze in campo, soprattutto rispetto alle precedenti produzioni del genere. Armi, divise e veicoli, mostrano, grazie anche ad inquadrature estremamente elastiche e adattabili, come non si sia risparmiato ne sul numero di poligoni, ne sulle texture, sempre tenendo comunque conto che in gioco vi potrebbero essere svariate centinaia di unità nello stesso momento. Le ambientazioni non saranno poi mero abbellimento o intralcio: singolo palazzo o costruzione, sono stati pensati e creati realmente distruttibili da colpi di cannone o bombardamenti di ogni genere. Potremo iniziare una battaglia a Parigi e finire avendo lasciato in giro per la città non solo i cadaveri dei nostri sfortunati antagonisti, ma anche cumuli di macerie dove prima sorgevano monumenti e musei.

Il comparto multiplayer, oltre alle classiche opzioni, offrirà una innovativa modalità in cui sarà possibile combattere in un mondo persistente, che sarà soggetto a cambiamenti e variazioni in base a come i giocatori di tutto il mondo imposteranno e realizzeranno i loro tentativi di conquista, creando una situazione in mutamento costante, mettendo in tal modo l'utente nella condizione di dover sempre studiare territori e campi di battaglia per potersi battere al meglio ed evitare brutte sorprese.

Tanto ambizioso quanto interessante, questo EndWar che, a margine di un background consolidato e dalle poche zone d'ombra, dovrà dimostrarsi realmente in grado di mettere a segno i propri colpi migliori negli elementi dove si ripromette di portare una ventata d'aria fresca nell'ambito degli RTS. Se il team di Ubisoft Shangai saprà evolvere in maniera soddisfacente il controllo vocale, con accanto un adeguato impianto ludico, le impressioni positive suscitate a fronte di quanto visto sino ad ora, potranno indubbiamente confermarsi, dando un volto e soprattutto una “voce” nuova al panorama della strategia.

Nessun mondo immaginario, combatteremo in luoghi realmente riconoscibili
Nessun mondo immaginario, combatteremo in luoghi realmente riconoscibili
Palazzi e strade si interpongono tra noi e il nemico
Palazzi e strade si interpongono tra noi e il nemico
Verso l'infinito e oltre!
Verso l'infinito e oltre!


Tom Clancy's EndWar

Tom Clancy's EndWar

Fuori da ogni ragionevole dubbio, se avessimo dovuto scegliere una penna per raccontare un'ipotetica terza guerra mondiale, avremmo sicuramente fatto il nome di Tom Clancy. Il guru della fantapolitica assicura un background di prima qualità, mettendo sul piatto la capacità di donare uno sguardo al futuro prossimo con la giusta verosimiglianza. Tecnicamente, nonostante sia ancora affrettato dare giudizi, tutto sembra promettere decisamente bene, a contorno di una grafica raramente vista per un titolo votato alla strategia. Con un impianto generale che promette faville sia da soli che in compagnia, attendiamo Tom Clancy's EndWar al varco, per toccare con mano quel che sembra essere il vero punto focale su cui si giocheranno le sue fortune: la scommessa di implementare un gameplay che tra decine d'opzioni e l'annunciato comando vocale, potrebbe servirci su un piatto d'argento una vera rivoluzione sul genere che potremo, però, rilevare solo in sede di recensione.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI