Tomb Raider (2013)
di
Davide Ottagono
La (ri)nascita di un mito
Uno spaventoso naufragio, pochi sopravvissuti, un'isola apparentemente deserta che sembra nascondere pericoli di ogni tipo, un SOS da inviare prima che finiscano le scorte di cibo. Aggiungeteci continui flashback, un panzone riccioluto ed avrete Lost. Ironicamente, non é di Lost che stiamo parlando, ma di Tomb Raider, un fenomeno mediatico che comunque ha poco da invidiare al telefilm sopraccitato. Quando Square Enix parlava di un completo restyling della saga, non stava di certo scherzando. Siamo riusciti a mettere le mani su una vagonata di esclusivissime informazioni riguardo la super-segreta creatura di Crystal Dinamics e possiamo assicurarvi che di Tomb Raider é rimasto poco o nulla. Ma nei panni dei fans, aspetteremmo prima di perdere ogni speranza e stringerci una cinghia al collo.
Gli stessi sviluppatori, parlando ai microfoni di Game Informer, hanno ammesso che la formula andava cambiata. E non tanto perché non funzionava più (anzi, Underworld ci é sembrato un passo avanti rispetto agli esperimenti PS2), ma perché ormai sono le varie decadi trascorse a richiederlo.
“I personaggi-icona, eroici o no, sono ovviamente prodotti del loro tempo”, ha infatti detto Timothy Longo, franchise director. “La decisione del reboot non é stata una semplice scelta, ma un gesto dettato dalla necessità. Parlando dei franchise, questi sentono il bisogno di evolversi col tempo. Se non lo fanno, sono destinati a scomparire. Abbiamo avuto il coraggio di capire che serviva qualcosa di grosso e completamente diverso”.
Povera Lara, costretta ora a rivivere tutti quei traumi giovanili che - nei titoli precedenti - sembrava aver rimosso. Avete capito bene: qual é il metodo più semplice per mantenere gli stessi personaggi ma contemporaneamente fare “tabula rasa” di quanto già visto? Ci si gioca la carta del prequel, ovviamente. Un asso nella manica che, nonostante la buona decina di titoli alle spalle, Eidos non ha mai sfruttato pienamente. Dite quindi addio alla signorina ricca e tutto pepe che tanto ha fatto impazzire gli ormoni degli maschietti delle generazioni passate, perché l'intenzione degli sviluppatori é di offrire una protagonista sì forte, ma anche inesperta e psicologicamente provata.
Difficile dire se possa avere lo stesso impatto sul pubblico, ma Crystal ci spera.
“Questa é una storia di sopravvivenza, l'origine di tutto”, continua Longo. “Il nostro obbiettivo é di prendere un personaggio umano e credibile, e cancellargli le radici prima di ricostruirlo da zero. Tutto questo per farle affrontare sfide durissime che la trasformeranno in quella che noi tutti conosciamo”.
Se un tempo Lara era famosa per le sue due grosse... pistole e per il suo bellissimo, ammaliante c...arisma, ora dovrete dimenticare tutto. Una ragazza poco più che ventenne, vogliosa di dimostrare il suo valore al mondo, parte per il viaggio che le segnerà la vita, che la porterà ad essere la profanatrice di tombe più sexy (e brava, vabbé) di sempre. Che la porterà ad apparire per la prima volta in...
Tomb Raider
Già il titolo é abbastanza chiaro. Nessun numero, nessun sottotitolo a seguire: é semplicemente l'inizio. Un inizio ricollegabile all'Endurance, un vascello d'esplorazione capitanato da Conrad Roth, ex-capitano della Marina. Uomo tutto d'un pezzo, capace anche di infrangere la legge pur di arrivare al traguardo, salpato verso le coste del Giappone alla ricerca di una reliquia che potrebbe elevarlo dinnanzi agli occhi del mondo intero. Una giovanissima Lara Croft, fresca d'accademia, prende parte alla sua spedizione, speranzosa che quella traversata possa cambiare anche la sua vita, oltre che quella del suo diretto superiore. Su questo non si sbagliava.
Uno spaventoso naufragio, pochi sopravvissuti, un'isola apparentemente deserta che sembra nascondere pericoli di ogni tipo, un SOS da inviare prima che finiscano le scorte di cibo. Aggiungeteci continui flashback, un panzone riccioluto ed avrete Lost. Ironicamente, non é di Lost che stiamo parlando, ma di Tomb Raider, un fenomeno mediatico che comunque ha poco da invidiare al telefilm sopraccitato. Quando Square Enix parlava di un completo restyling della saga, non stava di certo scherzando. Siamo riusciti a mettere le mani su una vagonata di esclusivissime informazioni riguardo la super-segreta creatura di Crystal Dinamics e possiamo assicurarvi che di Tomb Raider é rimasto poco o nulla. Ma nei panni dei fans, aspetteremmo prima di perdere ogni speranza e stringerci una cinghia al collo.
Gli stessi sviluppatori, parlando ai microfoni di Game Informer, hanno ammesso che la formula andava cambiata. E non tanto perché non funzionava più (anzi, Underworld ci é sembrato un passo avanti rispetto agli esperimenti PS2), ma perché ormai sono le varie decadi trascorse a richiederlo.
“I personaggi-icona, eroici o no, sono ovviamente prodotti del loro tempo”, ha infatti detto Timothy Longo, franchise director. “La decisione del reboot non é stata una semplice scelta, ma un gesto dettato dalla necessità. Parlando dei franchise, questi sentono il bisogno di evolversi col tempo. Se non lo fanno, sono destinati a scomparire. Abbiamo avuto il coraggio di capire che serviva qualcosa di grosso e completamente diverso”.
Povera Lara, costretta ora a rivivere tutti quei traumi giovanili che - nei titoli precedenti - sembrava aver rimosso. Avete capito bene: qual é il metodo più semplice per mantenere gli stessi personaggi ma contemporaneamente fare “tabula rasa” di quanto già visto? Ci si gioca la carta del prequel, ovviamente. Un asso nella manica che, nonostante la buona decina di titoli alle spalle, Eidos non ha mai sfruttato pienamente. Dite quindi addio alla signorina ricca e tutto pepe che tanto ha fatto impazzire gli ormoni degli maschietti delle generazioni passate, perché l'intenzione degli sviluppatori é di offrire una protagonista sì forte, ma anche inesperta e psicologicamente provata.
Difficile dire se possa avere lo stesso impatto sul pubblico, ma Crystal ci spera.
“Questa é una storia di sopravvivenza, l'origine di tutto”, continua Longo. “Il nostro obbiettivo é di prendere un personaggio umano e credibile, e cancellargli le radici prima di ricostruirlo da zero. Tutto questo per farle affrontare sfide durissime che la trasformeranno in quella che noi tutti conosciamo”.
Se un tempo Lara era famosa per le sue due grosse... pistole e per il suo bellissimo, ammaliante c...arisma, ora dovrete dimenticare tutto. Una ragazza poco più che ventenne, vogliosa di dimostrare il suo valore al mondo, parte per il viaggio che le segnerà la vita, che la porterà ad essere la profanatrice di tombe più sexy (e brava, vabbé) di sempre. Che la porterà ad apparire per la prima volta in...
Tomb Raider
Già il titolo é abbastanza chiaro. Nessun numero, nessun sottotitolo a seguire: é semplicemente l'inizio. Un inizio ricollegabile all'Endurance, un vascello d'esplorazione capitanato da Conrad Roth, ex-capitano della Marina. Uomo tutto d'un pezzo, capace anche di infrangere la legge pur di arrivare al traguardo, salpato verso le coste del Giappone alla ricerca di una reliquia che potrebbe elevarlo dinnanzi agli occhi del mondo intero. Una giovanissima Lara Croft, fresca d'accademia, prende parte alla sua spedizione, speranzosa che quella traversata possa cambiare anche la sua vita, oltre che quella del suo diretto superiore. Su questo non si sbagliava.
Tomb Raider
Tomb Raider
Abbiamo speso fiumi di parole, eppure le cose che non sappiamo sono ancora a migliaia. Non sappiamo quanto un reboot così marcato possa fare felici i fans, ma é indubbio che si prospetta comunque un grandissimo gioco. Non ricordiamo da quanto tempo non c'é più così tanta carne al fuoco, così tanta voglia di innovare e di proporre qualcosa di mai visto prima. Se alle buone intenzioni andrà ad unirsi anche un'altrettanta buona realizzazione, allora siamo a cavallo. La trama ci intriga, così come il miscuglio tra vari generi che farà da sfondo al gameplay. Crystal Dinamics questa volta ha in mente qualcosa di grosso, un vero e proprio inizio per quella che potrebbe facilmente trasformarsi in una saga parallela di Tomb Raider. Restiamo in attesa di vedere di più, ma ammettiamo che la curiosità é già a mille.