Tomb Raider (2013)

di Roberto Vicario


Nel primo caso avremo diverse sezioni in cui degli elementi puzzle ci chiederanno di interagire con l'ambiente utilizzando i nostri oggetti per riuscire a superare sezioni altrimenti inaccessibili. Discorso diverso per quanto riguarda le fasi shooting che sembra offrire diversi stili di approccio. Le sezione della demo visionata - non abbiamo avuto modo di poter giocatore questo spezzone - é stata la stessa mostrata all' E3 di quest'anno, conclusasi con uno spettacolare volo in paracadute. Nonostante questo, abbiamo avuto modo di notare nuovamente le novità che riguardano non solo la sparatoria in se, ma sopratutto la possibilità di interagire con l'ambiente per creare particolari diversivi o uccidere indirettamente i nemici, utilizzando candele ad olio, barili e tanto altro. Insomma, novità tout court per una serie, che sembra davvero voler rifondare ogni singolo elemento di quelli che avevamo conosciuto rispetto al passato.

Senza entrare in pericolosi spoiler, concludiamo la panoramica sul gameplay del titolo citando la novità che più di tutte le altre ci ha colpito: le sezioni stealth. Avete letto bene, in qualche occasione ci troveremo a doverci muovere non tanto nell'ombra, quanto in silenzio senza attirare attenzioni. In particolare, nella parte da noi testata, dovevamo fuggire da un situazione di prigionia cercando di utilizzare le coperture per non incrociare le torce dei nostri nemici. La mancanza di coperture ha reso il tutto ancora più complicato. La demo si é conclusa con l'ormai immancabile sezione cinematografica in cui ci siamo scontrati con un uomo pericolosamente minaccioso, che ha contemplato l'ormai onnisciente l'uso dei QTE.


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Disquisizioni tecniche

L'hands on ci ha dato modo di vedere da vicino anche il tanto chiaccherato motore grafico, che sin dal primo teaser di gameplay ha strabiliato non poco i giocatori di tutto il mondo. Come dicevamo già nel paragrafo precedente, l'isola é un elemento di assoluto rilievo all'interno dell'isola, e questo viene sottolineato anche dall'ottimo level design che gli sviluppatori sembrano aver realizzato per offrirle carattere e importanza.



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La vegetazione, gli eventi atmosferici, la fauna locale e tanti altri piccoli dettagli, rendono l'affresco generale estremamente convincente, grazie anche ad un frame rate che nonostante i tantissimi mesi che ci separano dall'uscita sembra già estremamente convincente.

Luci e ombre sembrano invece arrivare dalle animazioni fluide e convincenti nelle diverse cut scene di gioco, a volte troppo legnose e irreali all'interno del gameplay. Ma visto l'enorme tempo a disposizione degli sviluppatori, la cosa non ci preoccupa minimamente.

Ottimo il comparto audio che offre un doppiaggio di assoluto livello in grado di trasmette ottime sensazioni sull'inquietudine di Lara - speriamo che in Italia sia sullo stesso livello - e una comparto musicale di spessore che ricorda molto da vicino le opere del compositore di Lost (che sia proprio lui?).

Insomma, tirando le somme questo primo stretto contatto con il titolo ci ha pienamente soddisfatto sia sotto l'aspetto ludico che estetico. Il nuovo corso della serie, arrivata ormai al nuovo capitolo é netto ma estremamente convincente. In attesa di capire qualcosa di più sulla storia, la longevità e altre feature ancora avvolte dal mistero, rimaniamo in febbricitante attesa. Lara é tornata, finalmente.

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