Tron 2.0
di
Redazione
Anno 1982. Nella sede della ENCOM, il giovane programmatore Alan Bradley (un giovane Bruce Boxleitner) sta per ultimare il suo programma di sicurezza dalla sigla TRON, quando improvvisamente si vede negato l'accesso ai suoi dati. Parlando con il dirigente Ed Dillinger, scopre da esso che l'MCP (Master Control Program) ha chiuso l'accesso per motivi di sicurezza: qualcuno sta cercando di infiltrarsi. Alan sa d'istinto di chi si tratti: è il suo ex-collega Kevin Flynn (un altrettanto giovane Jeff Bridges), che sta cercando di provare al mondo che l'MCP compie operazioni illegali ed è sfuggito al controllo dello stesso Dillinger che l'ha programmato, oltre che Dillinger deve la sua fortuna e carriera a cinque videogames che ha rubato proprio a Flynn.
Aiutato da Alan, Flynn riesce ad entrare nella sede della ENCOM per cercare di falsificare un accesso in modo che si possa riattivare TRON e usarlo per cancellare l'MCP, ma mentre sta smandruppando un terminale viene investito da un laser che lo scompone in matrice binaria e lo scaraventa all'interno del computer. Lì Flynn scopre che i programmi vivono una vera e propria vita sociale tra i circuiti logici dei computer, ed assumono l'aspetto dei loro programmatori, che loro chiamano "Creativi" Scopre inoltre che l'MCP col suo scagnozzo Sark tiranneggiano predicando una società governata dai computer, e obbligando i programmi "fedeli" ai Creativi a combattere per la vita nella Rete Giochi (l'MCP consegna Flynn a Sark col mitico ordine "Lo voglio ai videogames finché non muore giocando!"). Le prove per la sopravvivenza vanno dalle sfide sulle Lightcycles (moto di luce) ai combattimenti in cui l'unica arma di difesa e offesa è la propria personale matrice-dati, rappresentata sottoforma di disco-freesbie.
Inizia così l'incredibile avventura di Flynn che incontrerà quasi subito il famigerato TRON ed insieme riusciranno a contattare Alan e ricevere da questo l'informazione che cancellerà per sempre l'MCP, svelando i segreti da questo conservati e rispedendo Flynn nella sua carne e le sue ossa.
Questa, in riassunto, la trama del primo film mai realizzato con base di computer grafica, e ispirati ai computer e la realtà virtuale. Sto parlando ovviamente di TRON, di cui la Disney festeggia quest'anno il ventennale, anche affidando ai Monolith il compito di realizzare un gioco ambientato ai giorni nostri. Troviamo quindi un invecchiato Alan Bradley (ringraziamenti a Bruce Boxleitner che ha prestato nuovamente il suo volto) a capo della compagnia fCOM e suo figlio Jet al lavoro insieme per realizzare quello che Flynn fece per caso: un contatto diretto tra uomo e computer. Quando Alan sparisce misteriosamente, Jet (che rispetto al padre ha una natura più battagliera ed "hackeristica") non si tira indietro, e fattosi investire dal laser ancora sperimentale si ritrova nel mondo del computer a cercare il suo scomparso padre. Qui scoprirà che l'MCP, ovviamente, è storia passata, ma che altri orrori si sono sostituiti a lui, in un mondo in cui si continua a combattere a colpi di disco-dati e a correre su Lightcycles, anche se nuove armi e nuove tecnologie si sono aggiunte.
TRON 2.0 sarà fondamentalmente un FPS ambientato nel mondo dei computer così come il geniale Syd Mead (al suo attivo anche Blade Runner e Aliens) l'ha concepito, realizzato dai Monolith con la stessa tecnologia LithTech che ha suggellato il successo dei loro precedenti lavori, vale a dire No One Lives Forever (1 e 2) e Alien Vs Predator 2, rivista e modificata nella nuova versione chiamata Triton, per realizzare gli effetti luminosi del film. La celeberrima precisione e fluidità di questo motore fa ben sperare in un eccellente risultato grafico, anche senza richieste particolarmente esose in termini hardware.
Il gioco prevede oltre 40 livelli, e contrariamente a quanto uno sguardo rapido alle foto possa far temere la varietà sarà vasta, passando da Hub Energetici, a computer infetti da virus, e così via. Jet si avvarrà di quattro tipologie di armi, ciascuna potenziabile fino a due volte (per un totale di dodici armi totali), e nella sua avventura dovrà anche superare dei livelli sulle Lightcycles, ossia le moto superveloci capaci di compiere solo curve ad angolo retto e che lasciano una scia solida su cui far schiantare gli avversari (Nibbles docet?).
Le stesse modalità sono previste anche per il MultiPlayer, fino a 16 giocatori.
Ma attenzione: la sfida sulle LightCycle pare che sarà disponibile solo in LAN con schede 100 BaseT, probabilmente per l'assurda velocità che questa modalità comporterà.
Che altro dire? Mentre scrivo queste righe il gioco è in uscita negli Stati Uniti, e qui in Italia l'arrivo è previsto per il mese di settembre (quindi l'attesa è piuttosto breve). Rimaniamo in attesa di mettere le mani su quello che promette di essere un gioco in grado di valorizzare una licenza firmata TRON...
Aiutato da Alan, Flynn riesce ad entrare nella sede della ENCOM per cercare di falsificare un accesso in modo che si possa riattivare TRON e usarlo per cancellare l'MCP, ma mentre sta smandruppando un terminale viene investito da un laser che lo scompone in matrice binaria e lo scaraventa all'interno del computer. Lì Flynn scopre che i programmi vivono una vera e propria vita sociale tra i circuiti logici dei computer, ed assumono l'aspetto dei loro programmatori, che loro chiamano "Creativi" Scopre inoltre che l'MCP col suo scagnozzo Sark tiranneggiano predicando una società governata dai computer, e obbligando i programmi "fedeli" ai Creativi a combattere per la vita nella Rete Giochi (l'MCP consegna Flynn a Sark col mitico ordine "Lo voglio ai videogames finché non muore giocando!"). Le prove per la sopravvivenza vanno dalle sfide sulle Lightcycles (moto di luce) ai combattimenti in cui l'unica arma di difesa e offesa è la propria personale matrice-dati, rappresentata sottoforma di disco-freesbie.
Inizia così l'incredibile avventura di Flynn che incontrerà quasi subito il famigerato TRON ed insieme riusciranno a contattare Alan e ricevere da questo l'informazione che cancellerà per sempre l'MCP, svelando i segreti da questo conservati e rispedendo Flynn nella sua carne e le sue ossa.
Questa, in riassunto, la trama del primo film mai realizzato con base di computer grafica, e ispirati ai computer e la realtà virtuale. Sto parlando ovviamente di TRON, di cui la Disney festeggia quest'anno il ventennale, anche affidando ai Monolith il compito di realizzare un gioco ambientato ai giorni nostri. Troviamo quindi un invecchiato Alan Bradley (ringraziamenti a Bruce Boxleitner che ha prestato nuovamente il suo volto) a capo della compagnia fCOM e suo figlio Jet al lavoro insieme per realizzare quello che Flynn fece per caso: un contatto diretto tra uomo e computer. Quando Alan sparisce misteriosamente, Jet (che rispetto al padre ha una natura più battagliera ed "hackeristica") non si tira indietro, e fattosi investire dal laser ancora sperimentale si ritrova nel mondo del computer a cercare il suo scomparso padre. Qui scoprirà che l'MCP, ovviamente, è storia passata, ma che altri orrori si sono sostituiti a lui, in un mondo in cui si continua a combattere a colpi di disco-dati e a correre su Lightcycles, anche se nuove armi e nuove tecnologie si sono aggiunte.
TRON 2.0 sarà fondamentalmente un FPS ambientato nel mondo dei computer così come il geniale Syd Mead (al suo attivo anche Blade Runner e Aliens) l'ha concepito, realizzato dai Monolith con la stessa tecnologia LithTech che ha suggellato il successo dei loro precedenti lavori, vale a dire No One Lives Forever (1 e 2) e Alien Vs Predator 2, rivista e modificata nella nuova versione chiamata Triton, per realizzare gli effetti luminosi del film. La celeberrima precisione e fluidità di questo motore fa ben sperare in un eccellente risultato grafico, anche senza richieste particolarmente esose in termini hardware.
Il gioco prevede oltre 40 livelli, e contrariamente a quanto uno sguardo rapido alle foto possa far temere la varietà sarà vasta, passando da Hub Energetici, a computer infetti da virus, e così via. Jet si avvarrà di quattro tipologie di armi, ciascuna potenziabile fino a due volte (per un totale di dodici armi totali), e nella sua avventura dovrà anche superare dei livelli sulle Lightcycles, ossia le moto superveloci capaci di compiere solo curve ad angolo retto e che lasciano una scia solida su cui far schiantare gli avversari (Nibbles docet?).
Le stesse modalità sono previste anche per il MultiPlayer, fino a 16 giocatori.
Ma attenzione: la sfida sulle LightCycle pare che sarà disponibile solo in LAN con schede 100 BaseT, probabilmente per l'assurda velocità che questa modalità comporterà.
Che altro dire? Mentre scrivo queste righe il gioco è in uscita negli Stati Uniti, e qui in Italia l'arrivo è previsto per il mese di settembre (quindi l'attesa è piuttosto breve). Rimaniamo in attesa di mettere le mani su quello che promette di essere un gioco in grado di valorizzare una licenza firmata TRON...
Tron 2.0
Tron 2.0
A cura di Tommaso 'Tron' Alisonno
Se, come me, avete adorato il film della Disney, primo capolavoro sulla realtà virtuale, non potrete che abbacinarvi di fronte alle foto di ciò che i Monolith hanno preparato per noi e che il mese prossimo vedremo nei negozi anche qui in Italia. Se, invece, non avete avuto la fortuna di apprezzare il film (oltre a dover andare SUBITO a vederlo), potrete comunque aspettare un FPS che promette di essere tecnologicamente avanzato e con un'ambientazione originale ed innovativa, diversa dai soliti terroristi, nazisti, mostri armati di motosega o, persino, quei cavalieri con spade laser che orami non fanno più notizia. Mettete in moto le Lightcycles!!!
Se, come me, avete adorato il film della Disney, primo capolavoro sulla realtà virtuale, non potrete che abbacinarvi di fronte alle foto di ciò che i Monolith hanno preparato per noi e che il mese prossimo vedremo nei negozi anche qui in Italia. Se, invece, non avete avuto la fortuna di apprezzare il film (oltre a dover andare SUBITO a vederlo), potrete comunque aspettare un FPS che promette di essere tecnologicamente avanzato e con un'ambientazione originale ed innovativa, diversa dai soliti terroristi, nazisti, mostri armati di motosega o, persino, quei cavalieri con spade laser che orami non fanno più notizia. Mettete in moto le Lightcycles!!!