True Crime: Streets of L.A


Era il maggio del 2002 quando per la prima volta si sentì parlare del nuovo lavoro della Luxoflux Corporation, gli stessi di Vigilante 8, sempre sotto la luminosa insegna Activision. Tra le strade di Los Angeles, un uomo sfiderà la malavita straniera che imperversa, sarà solo e imparerà che la città può sempre tornargli utile, ed aiutarlo ad andare avanti. Un'idea semplice, ma che ancora una volta, potrebbe rivelarsi vincente. True Crime, Strert of Los Angeles è il prossimo titolo multipiattaforma in uscita, ambizioso, non tanto per la storyline che lo ispira, ma per come questa si dipana e, soprattutto, si evolve.



Il perfetto antagonista?

Pare che le strade della metropoli Californiana offrano infinite possibilità di ambientazione, e non solo ai registi cinematografici, ma anche agli sviluppatori di videogames. Guardando le immagini di True Crime non si può pensare, almeno per un momento, alla realizzazione tecnica delle mappe di gioco di un capolavoro del calibro di Grand Theft Auto. Ma qui il lavoro è ancora più sottile. Per permettere al nostro personaggio, Nick Kang, di interagire al 100% con l'ambiente circostante, la semplice ricostruzione della mappa stradale non è più sufficiente; ora la storia è parecchio più complessa, come lo è pure l'idea della software house, di creare un gioco a metà strada tra action, rpg, giuda, e picchiaduro. Interazione a 360 gradi, quindi, con strade, locali, negozi, poligoni e palestre, tutto a disposizione del nostro alter ego virtuale, per la sua formazione e per il cammino nella lotta contro il crimine. La trama di fondo di true Crime ricorda molto da vicino le vicende già vissute in Max Payne. Le vicende di true crime ruoteranno attorno a Kang, poliziotto allontanato dal suo lavoro per i modi "discutibili" con cui affrontava il crimine organizzato, ma immediatamente ingaggiato da una organizzazione d'elìte che gli offre la possibilità si combattere la malavita straniera che imperversa, con metodi certamente poco ortodossi, ma a lui più adatti.

Che il gioco abbia inizio..
Saranno venti le missioni che dovremo svolgere con il pad in mano e fino a cento le sotto-missioni, assieme al nostro Kang, dando libero sfogo alle nostre idee su come affrontare la situazione. Cosa piuttosto importante perché la programmazione del titolo prevede una "evoluzione" continua del personaggio, dettata dalle nostre scelte mano mano che la storia va avanti. La possibilità di interagire costantemente con l'ambiente, con la città e i servizi che offre, fa aumentare le capacità del nostro personaggio, sia quelle intuitive che quelle prettamente combattive. La città, come detto è ricostruita fedelmente in quasi 400km quadrati e riporta fedelmente monumenti, strade più o meno famose e negozi nonché tutti i servizi utili alla lotta contro il crimine. Quello che però sembra essere l'elemento più interessante e in un certo senso innovativo dell'esperienza di gioco di True Crime è la possibilità di upgradare le abilità di Kang, proprio come accadrebbe in qualsiasi RPG. Entrando in una armeria, ad esempio, apprenderemo in maniera sempre migliore l'uso delle armi, e ancora, entrando in una palestra alleneremo il fisico, fondamentale per essere sempre pronti agli scontri corpo a corpo che le missioni ci offriranno. Per le lezioni di guida ci saranno i rivenditori di auto e via dicendo, fino a far diventare Kang il Robocop del 2003 ed essendo il gioco basato sull'uso di arti marziali, non potevano certo mancare i Dojo dove il personaggio apprenderà via via le tecniche più antiche e segrete della lotta, che si trasformeranno poi in una serie di combo che potremo utilizzare nei combattimenti.