Turning Point: Fall of Liberty
di
Marco Modugno
Anno 1952, allarme a Manhattan. La parafrasi del titolo di uno dei primi film di Spielberg, interpretato dall'indimenticabile John Belushi, mi viene spontanea pensando alle premesse ucroniche della nuova fatica di Sparks, conquistatasi qualche anno fa una fetta di fama con Freedom Fighters. Se in quel gioco erano i russi a brulicare per le interminabili strade rettilinee di New York, scatenando la comprensibile reazione in stile “Alba rossa” (altro film, questa volta di John Milius) dei cittadini contro l'invasore bolscevico, stavolta gli sviluppatori hanno spostato indietro l'orologio, riportandoci ad una versione allostorica degli anni Cinquanta. Il Primo Ministro britannico Winston Churchill, motore dell'opposizione inglese nei confronti del dilagare nazista in Europa, é morto nel 1932, vittima di un incidente stradale. E la scomparsa di questo singolo personaggio chiave della storia del Ventesimo Secolo ha fatto sì che i tedeschi vincessero il conflitto europeo, mettendosi in condizioni di lanciare un assalto aeronavale oltre l'Atlantico, direttamente sul territorio metropolitano degli Stati Uniti.
La trama del gioco, dunque, non ha niente a che invidiare ad un episodio di Star Trek sui viaggi temporali e, sotto certi aspetti, tradisce alcune delle stesse ingenuità, per esempio quando affianca a moderni aviogetti con la croce uncinata sul timone, suggestivi quanto improbabili Zeppelin in stile anni Trenta (i dirigibili vennero accantonati dai tedeschi dopo la tragedia dell'Hindenburg, avvenuta proprio a New York nel 1937). Ovviamente, starà al giocatore, nei panni di un bellicoso carpentiere sorpreso dall'attacco sui ponteggi di costruzione di un grattacielo della Grande Mela, organizzare la resistenza armata all'invasore teutonico, tentando di rigettarlo nell'Oceano.
La demo scaricabile gratuitamente dal Marketplace di Xbox Live ci mette in condizione di cimentarci con il primo livello, godendoci in diretta, si fa per dire, l'attacco tedesco e l'aviosbarco di decine di paracadutisti tra i palazzi di Manhattan (dove solo un folle o un appassionato di basejumping estremo avrebbe accettato di paracadutarsi, appeso ad un ombrello non direzionabile del tipo di quelli adoperati dai Fallschirmjaeger tedeschi durante la guerra, NdR). La prima difficoltà sarà proprio quella di scendere sani e salvi dalla cima dell'edificio, impadronendosi via via di armi e altri gadgets che vi permetteranno di battervi ad armi quasi pari contro gli sgraditi visitatori.
L'onestà ed il dovere di cronaca ci obbligano a puntualizzare fin da subito che non siamo rimasti particolarmente colpiti dalle doti tecniche e di gameplay di questa release dimostrativa.
Tanto per cominciare, il motore tecnico Unreal ci pare sottosfruttato e anche in alta definizione i grattacieli di Manhattan finiscono per assomigliare troppo a quello del mitico Crazy Climber per piacerci. Scherzi a parte, il gioco appare lontano dal regalarci la qualità next-gen vista in titoli usciti più di un anno fa come Gears of War, o coevi come COD 4. Le texture sono imprecise e qualche pixellatura di troppo di fumi ed esplosioni ci fa sperare in tutta sincerità di non esserci cimentati con un codice definitivo. Altrimenti, la sensazione é quella di giocare con uno dei primi capitoli di Medal of Honor, ma quella era roba che girava su un Pentium II, ragazzi!
Il gameplay, inoltre, ci sembra viziato da alcuni difetti duri da accettare, prima fra tutti l'imbarazzante imprecisione delle armi utilizzate dall'eroe. Forse i programmatori lo hanno fatto di proposito, per sottolineare l'impreparazione militare di un operaio edile. Tuttavia vi posso garantire che anche il sottoscritto, che non fa escursioni con La Delta Force tutti i fine settimana, é capace di mantenere stretta la rosa di colpi in sagoma, ad una distanza di venti metri. E' inspiegabile il perché la stessa cosa non riesca al nostro eroe, costringendo il giocatore a vuotare interi caricatori addosso ad un singolo soldato, sperando nell'effetto shrapnel di circondarlo di pallottole (e che una almeno lo becchi, il bastardo!). Di contro, i tedeschi sembrano tutti caratterizzati da skill di mira degni di uno sniper professionista. Provatevi a fare il Rambo mitra al fianco e vi ritroverete a terra ad attendere il caricamento dell'ultimo salvataggio automatico.
Molto da discutere ci sarebbe anche sulla scarsa libertà di movimento, da valutare una volta che ci sarà possibile giocare qualche altro livello del gioco. Per il momento, da quel che abbiamo visto ci pare che il paragone di poc'anzi con la serie MOH non sia pedestre. Fin dalla fuga sulle impalcature, infatti, occorrerà seguire una ed una sola via prevista, senza alcuna possibilità di effettuare deviazioni o rotte alternative.
Insomma, se é vero che la prima impressione conta assai, dobbiamo sinceramente confessare che Turning Point non ci ha colpito granché. In tutta onestà ci era piaciuto di più, pur senza lasciarci senza fiato, il “vecchio” Freedom Fighter ma ci auguriamo, in ogni caso, che il gioco completo contenga al suo interno bel altri elementi, per quanto riguarda il gameplay e la trama, in grado di catturare di più il giocatore, facendolo sentire partecipe e protagonista di una storia invece che un topo di laboratorio alle prese con un labirinto precostruito. Con l'occasione, speriamo anche in una revisione finale del codice che ci regali qualche emozione in più dal punto di vista grafico.
In occasione di un recente intervento sul web, il manager della Microsoft David Edery ha sottolineato come la demo di un nuovo titolo per Xbox 360 dovrebbe dare al giocatore un vero assaggio dei punti di forza del gioco, non fargli giocare i primi 15 minuti del titolo. Che é invece esattamente l'errore commesso dagli sviluppatori della Spark Unilimited.
Quando ci si siede a tavola in un nuovo ristorante e si scopre che già l'antipasto é insipido, dopotutto, non si può che sperare di essere smentiti dall'arrivo della portata principale...
La trama del gioco, dunque, non ha niente a che invidiare ad un episodio di Star Trek sui viaggi temporali e, sotto certi aspetti, tradisce alcune delle stesse ingenuità, per esempio quando affianca a moderni aviogetti con la croce uncinata sul timone, suggestivi quanto improbabili Zeppelin in stile anni Trenta (i dirigibili vennero accantonati dai tedeschi dopo la tragedia dell'Hindenburg, avvenuta proprio a New York nel 1937). Ovviamente, starà al giocatore, nei panni di un bellicoso carpentiere sorpreso dall'attacco sui ponteggi di costruzione di un grattacielo della Grande Mela, organizzare la resistenza armata all'invasore teutonico, tentando di rigettarlo nell'Oceano.
La demo scaricabile gratuitamente dal Marketplace di Xbox Live ci mette in condizione di cimentarci con il primo livello, godendoci in diretta, si fa per dire, l'attacco tedesco e l'aviosbarco di decine di paracadutisti tra i palazzi di Manhattan (dove solo un folle o un appassionato di basejumping estremo avrebbe accettato di paracadutarsi, appeso ad un ombrello non direzionabile del tipo di quelli adoperati dai Fallschirmjaeger tedeschi durante la guerra, NdR). La prima difficoltà sarà proprio quella di scendere sani e salvi dalla cima dell'edificio, impadronendosi via via di armi e altri gadgets che vi permetteranno di battervi ad armi quasi pari contro gli sgraditi visitatori.
L'onestà ed il dovere di cronaca ci obbligano a puntualizzare fin da subito che non siamo rimasti particolarmente colpiti dalle doti tecniche e di gameplay di questa release dimostrativa.
Tanto per cominciare, il motore tecnico Unreal ci pare sottosfruttato e anche in alta definizione i grattacieli di Manhattan finiscono per assomigliare troppo a quello del mitico Crazy Climber per piacerci. Scherzi a parte, il gioco appare lontano dal regalarci la qualità next-gen vista in titoli usciti più di un anno fa come Gears of War, o coevi come COD 4. Le texture sono imprecise e qualche pixellatura di troppo di fumi ed esplosioni ci fa sperare in tutta sincerità di non esserci cimentati con un codice definitivo. Altrimenti, la sensazione é quella di giocare con uno dei primi capitoli di Medal of Honor, ma quella era roba che girava su un Pentium II, ragazzi!
Il gameplay, inoltre, ci sembra viziato da alcuni difetti duri da accettare, prima fra tutti l'imbarazzante imprecisione delle armi utilizzate dall'eroe. Forse i programmatori lo hanno fatto di proposito, per sottolineare l'impreparazione militare di un operaio edile. Tuttavia vi posso garantire che anche il sottoscritto, che non fa escursioni con La Delta Force tutti i fine settimana, é capace di mantenere stretta la rosa di colpi in sagoma, ad una distanza di venti metri. E' inspiegabile il perché la stessa cosa non riesca al nostro eroe, costringendo il giocatore a vuotare interi caricatori addosso ad un singolo soldato, sperando nell'effetto shrapnel di circondarlo di pallottole (e che una almeno lo becchi, il bastardo!). Di contro, i tedeschi sembrano tutti caratterizzati da skill di mira degni di uno sniper professionista. Provatevi a fare il Rambo mitra al fianco e vi ritroverete a terra ad attendere il caricamento dell'ultimo salvataggio automatico.
Molto da discutere ci sarebbe anche sulla scarsa libertà di movimento, da valutare una volta che ci sarà possibile giocare qualche altro livello del gioco. Per il momento, da quel che abbiamo visto ci pare che il paragone di poc'anzi con la serie MOH non sia pedestre. Fin dalla fuga sulle impalcature, infatti, occorrerà seguire una ed una sola via prevista, senza alcuna possibilità di effettuare deviazioni o rotte alternative.
Insomma, se é vero che la prima impressione conta assai, dobbiamo sinceramente confessare che Turning Point non ci ha colpito granché. In tutta onestà ci era piaciuto di più, pur senza lasciarci senza fiato, il “vecchio” Freedom Fighter ma ci auguriamo, in ogni caso, che il gioco completo contenga al suo interno bel altri elementi, per quanto riguarda il gameplay e la trama, in grado di catturare di più il giocatore, facendolo sentire partecipe e protagonista di una storia invece che un topo di laboratorio alle prese con un labirinto precostruito. Con l'occasione, speriamo anche in una revisione finale del codice che ci regali qualche emozione in più dal punto di vista grafico.
In occasione di un recente intervento sul web, il manager della Microsoft David Edery ha sottolineato come la demo di un nuovo titolo per Xbox 360 dovrebbe dare al giocatore un vero assaggio dei punti di forza del gioco, non fargli giocare i primi 15 minuti del titolo. Che é invece esattamente l'errore commesso dagli sviluppatori della Spark Unilimited.
Quando ci si siede a tavola in un nuovo ristorante e si scopre che già l'antipasto é insipido, dopotutto, non si può che sperare di essere smentiti dall'arrivo della portata principale...
Turning Point: Fall of Liberty
Turning Point: Fall of Liberty
Ucronia. Il termine indica un periodo storico alternativo a quello verificatosi nella realtà, nel quale si assiste ad eventi diversi ma tecnicamente possibili. Il tema di come sarebbe potuta andare a finire la Seconda Guerra Mondiale se... interessa autori italiani e stranieri da sempre ed é stato scelto come soggetto d'innumerevoli romanzi, dai godibili Fatherland di Robert Harris e Occidente di Mario Farneti al mediocre La svastica nel sole di Philip K. Dick, fino alle tetralogie dell'Invasione e della Colonizzazione di Harry Turtledove. Turning Point segue questa tradizione ipotizzando che la morte di Winston Churchill in un incidente stradale (nel quale lo statista riportò, invece, solo lesioni minori) si sia ripercossa sulla storia al punto da consentire ai nazisti di vincere in Europa e d'invadere, nei primi anni '50, gli Stati Uniti d'America. Starà al giocatore, nei panni di un umile carpentiere, prendere le armi e unirsi alla resistenza per cacciarli da New York.