Turok Evolution

Turok Evolution
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L'arsenale disponibile nelle passate edizioni del gioco assicura una base di partenza più che rassicurante e spettacolare, così come l'inserimento dei nuovi raggi anti-gravità, dei missili comandati a distanza e dei warm bores (dispositivi molto simili ai già noti celebral bores), tutti configurabili in due modalità di fuoco distinte, non può che giovare alla varietà del prodotto. I dispositivi a distanza, fondati su esplosivi, gas e veleni, assicurano poi la pianificazione di strategie d'assalto elaborate, in linea con il tono più cervellotico assunto dalla serie. Sebbene i filmati evidenziassero una modalità per sfide in split screen fino a quattro giocatori, non si hanno informazioni certe a proposito di un eventuale supporto online o di opzioni alternative al classico deathmatch. Forti delle esperienze passate, siamo tuttavia certi che Turok Evolution conserverà quella massiccia componente multiplayer che rappresenta un comune denominatore della saga sin dal secondo episodio, annoverando frag, gare a squadre e magari anche il cooperative mode presente in Rage Wars
Turok Evolution
Ecco il nuovo sistema di puntamento

EVOLUZIONE
Alla luce di un comparto grafico che si annuncia strepitoso, ammettiamo una certa curiosità per quel che concerne il tanto discusso fogging: le caratteristiche dei nuovi hardware potrebbero fornire un valido supporto per aggirare il problema o, al contrario, esaltare la dimensione scenica della nebbia, come già accaduto in Silent Hill 2
Delle trentadue specie animali preistoriche previste per la versione finale, i velociraptor e i brachiosauri in particolare sfoggiano un dettaglio e una cura notevoli, tanto nell'aspetto fisico quanto nei movimenti, mentre il motore stenta ancora ad attestarsi sui 60 fotogrammi al secondo auspicati dagli svilupattori; nelle sezioni di volo il frame rate sembra infatti scendere su livelli perfino dimezzati, ma il lasso di tempo che intercorre dal lancio americano del gioco rassicura ampiamente sul suo definitivo affinamento
Il sistema di controllo sarà totalmente configurabile a partire da impostazioni di default affini alle versioni per Nintendo 64. Fa invece il suo esordio nella serie una rudimentale impostazione "puzzle", incentrata su enigmi per la verità piuttosto convenzionali ed intuitivi, come sistemi di switch e chiavi, che costituiscono tuttavia un apporto apprezzabile
Turok Evolution
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Turok Evolution

Turok Evolution si preannuncia come il più vasto episodio della saga, arricchito da una meccanica di gioco maggiormente strategica e votata al realismo. L'inedita presenza di enigmi, per la verità semplici ed intuitivi, potrebbe assicurare la giusta dose di varietà ad una serie altrimenti monotematica, mentre le sezioni in volo rappresentano un motivo di sicuro interesse dal punto di vista estetico ed esplorativo. Le trentadue specie di creature preistoriche introdotte e il cospicuo numero armi, configurabili secondo due assetti distinti, costituiscono l'ennesima conferma della cura maniacale con cui Acclaim ha generato le Lost Lands. Sul piano narrativo il gioco è strutturato come prequel dei precedenti titoli, riallacciandosi alla matrice fumettistica del franchise: l'approdo di Turok in una dimensione parallela, soggetta al potere di Lord Tyrannus, è un espediente teso ad introdurre nuovi personaggi e ambientazioni rinnovate.
Accanto alla modalità in singolo verranno riproposte le sfide multiplayer in split screen, di cui non sono stati resi ancora particolari dettagliati, specie per quanto concerne il supporto online. Il comparto tecnico, infine, non dovrebbe subire variazioni rilevanti in base alla piattaforma, mantenendosi su livelli assai promettenti.