Uber Soldier

di Alessandro Cossu
PAESE CHE VAI, ZOMBI CHE TROVI
Se gettiamo un occhio sull'affollato regno degli sparatutto, noteremo che gli sparatutto in prima persona ambientati nell'arco temporale della Seconda Guerra Mondiale costituiscono una delle ossa portanti della nostra macchina da gioco preferita. Fra alterne fortune, questo genere di titoli hanno riscosso, di solito, un buon successo; non c'e' da stupirsi, quindi, se i signori della Burut Software hanno pensato di sfornare un FPS ambientato nell'anno del signore 1938, i cui ingredienti principali sono : i fascisti, uno scienziato più o meno pazzo, cavie umane, e tanta violenza. La versione provata da noi, assolutamente non completa, non ci ha dato modo di vedere chissà quali evoluzioni, per dei motivi che spiegheremo più avanti. Intanto, vediamo di scoprire cosa si nasconde dietro alla trama di UberSoldier, in uscita, almeno sulla carta, entro la fine di Marzo dell'anno in corso.
Come anticipato, ci troviamo in un mese imprecisato del 1938. Shafer, uno dei comandanti in capo dell'armata fascita, organizza una spedizione in Tibet, al fine di raggiungere la città di Lhasa. Con lui, c'e'anche una cospicua fetta dell'Anenerbe, vale a dire un gruppo paramilitare incaricato di studiare i fenomeni paranormali in generale e l'occultismo in particolare.


Il lungo viaggio nelle aspre montagne tibetane non porterà loro nulla di buono : dopo mille ricerche, fin nelle remote profondità della città, il solo bottino che il team di (nefasti) ricercatori trovò fu la neve, il freddo e un mal di testa formato famiglia. In definitiva, tornarono a Berlino con le pive nel sacco. Shafer, incapace di sottostare ad un destino beffardo, tornò in Tibet da solo e recuperò degli antichissimi documenti, documenti nei quali veniva spiegato come, attraverso misteriosi e sanguinari esperimenti, fosse possibile riportare in vita i morti.
Tornato in Germania, si procurò una quantità di materiale umano per i suoi esperimenti. Dopo mille fallimenti e altrettante vittime, finalmente il lavoro di Shafer venne coronato dal successo, con una variante. Il folle scienziato, infatti, si accorse che l'elettroshock sui cadaveri appena rianimati col diabolico rito, conferiva loro dei poteri particolari. Fu allora che il simpatico dottorino viene colto da un lampo di genio : perché non creare una armata di zombie senza paura, antesignani di Robocop ma con molto meno cervello? Detto fatto, ecco la nascita degli Uber Soldier, macchine per uccidere senza pietà e senza sentimenti, pronti ad eseguire ogni tipo di ordine...o forse no.

Come Shafer scoprirà a sue spese, le sue bestie da laboratorio si riveleranno tutto fuorché docili, e molto meno facili da comandare rispetto a quanto si era visto in un primo tempo. Scoppia quindi un vero e proprio Inferno nel palazzone adibito a sala di tortura, con i soldati che cercano di respingere la rivolta degli Uber Soldier...e sarà a questo punto che entreremo in scena noi. Nei panni di una vittima non ancora del tutto mutata, dovremo riuscire a recuperare la nostra libertà...e sbaragliare i simpatici fascisti che volevano trasformarci in un mostro senza cervello.


A grandi linee, questa sarà la trama che si snoderà attraverso i dodici livelli del gioco in single player, quando il titolo sarà completo; per il (poco) che abbiamo potuto vedere, i richiami a Return To Castel Wolfenstein sono nascosti in ogni angolo e la sensazione di deja-vu è fortissima. Non vi sarà, a quanto pare, nessuna modalità giocatore, anche perché il Publisher CDV pare miri a vendere questo prodotto a prezzo budget.
Tecnicamente, US sarà una gioia per gli occhi, a patto che i programmatori riescano, prima della data di uscita, a colmare una discreta serie di magagne che abbiamo riscontrato in fase di test.

Abbiamo infatti provato Uber Soldier su due configurazioni. Sulla prima, equipaggiata con Sempron 2400+, 784 MB Ram e GeForce FX 5700 Ultra, a 1024*768 punti, con tutti i dettagli impostati su "High" e Antialiasing a 2x, ci siamo imbattuti in pesantissimi rallentamenti, che rendevano il titolo assolutamente ingiocabile. Siamo allora scesi a un ben più modesto 800*600, con i dettagli su "Medium", senza antialiasing, riscontrando i medesimi problemi. Allora, abbiamo alzato il tiro : AMD 3000+, un giga e mezzo di ram a 400mhz, e GeForce 6600 GT, Audigy 2 ZS, con tutti i dettagli al massimo e a 1024 per 768 punti, riscontrando il medesimo comportamento "scattoso" (anche abbassando la risoluzione e i dettagli). Quindi, anche se il motore grafico ci è parso comunque convincente per lo spettacolo offerto, è altrettanto vero che va pesantemente ritoccato prima della messa in commercio del titolo. Per fortuna, di tempo ce ne è ancora molto e questi difetti possono essere corretti.
Motivi per aspettare Uber Soldier ce ne sono diversi : anche se la trama è quasi un plagio a RtCW, alcune novità introdotte meritano di essere approfondite. Se i signori di Burut Software correggeranno i problemi fin qui riscontrati, allora US potrebbe anche rivelarsi qualcosa di più che un continuo omaggio ai titoli del passato che hanno ispirato questa opera. In attesa di scoprirlo...non resta che preparare le armi.