UFC Undisputed 3

di Fabio Fundoni
Terminate le operazioni di peso...
Dopo due capitoli decisamente ben riusciti, i ragazzi del team Yuke's sono tornati nel mondo della UFC con UFC Undisputed 3, nuovo titolo dedicato all'universo delle arti marziali miste. Per iniziare a prendere confidenza con il gioco che arriverà per PlayStation 3 e Xbox 360 il prossimo 14 Febbraio, abbiamo scaricato la demo messa su Marketplace dagli sviluppatori, in tutti i suoi 1,6 Giga di muscoli da scatenare tra gabbie e ring. Il team ci da dunque l'opportunità di testare un round selezionando tutti i livelli di difficoltà, scegliendo se dedicarsi al classico UFC o alla modalità Pride, la grande novità per quel che riguarda i contenuti. Nella gabbia UFC potremo impersonare Jon Fones o Anderson Silva, mentre sul ring Pride troveremo Wandarlei Silva o Quinton Jackson, tutti atleti conosciuti per chi segue questo pericoloso sport.



Per chi non conosce le meccaniche a riguardo ricordiamo che il circuito Pride appare per la prima volta nel gioco, ma é stato assorbito dalla UFC nel 2007, mantenendo comunque intatta la sua conformazione. Senza scendere nei particolari, le due leghe presentano differenze sostanziali nei combattimenti oltre al fatto già citato della presenza di una gabbia o del ring. Nel Pride, per capirci, non é permesso l'uso dei gomiti al suolo e di altre mosse in piedi, oltre ad avere una durata più ampia dei round. Ancora prima però di scegliere in che tipologia di lotta cimentarci, ci viene richiesto di decidere se utilizzare i comandi classici (ma rimodernati), decisamente impegnativi, o quelli per principianti, più intuitivi e semplici. Insomma, si capisce subito l'intenzione di rendere il titolo più accessibile visto che, inutile girarci intorno, uno dei difetti principali delle vecchie edizioni era proprio la difficoltà di padroneggiare tutto il set di comandi messo a disposizione del giocatore.

Come molti di voi già sapranno, ogni movimento del corpo del nostro lottatore viene gestito da un utilizzo combinato di praticamente ogni tasto e leva del gamepad. La leva analogica sinistra ci permette di muoverci, quella destra gestisce l'uso del fisico a contatto con l'avversario e i tasti padroneggiano i colpi. I quattro pulsanti centrali sono adibiti agli altrettanti arti, mentre i dorsali servono per attivare i modificatori, come posizione di parata o attacchi alti, bassi e tecnici. Giocando in modalità “Pro”, quando si tratterà di usare la leva destra, dovremo ricreare alla perfezione il movimento che vorremo vedere a schermo, tra mezzelune e combinazioni molto ampie e precise, così da simulare in maniera quasi totale quello che dovrà fare il nostro atleta. Nella modalità Principiante saranno invece richieste azioni più semplici, gestibili con facili spostamenti in alto, in basso o di lato. Insomma, due modi totalmente differenti di combattere.





Più UFC per tutti
Bastano pochi round (con funzioni di tutorial) per capire che le due modalità di gioco ci portano dei gameplay tendenzialmente lontani, ma entrambi appaganti, rendendo così il titolo più appetibile anche a chi non ha la pazienza di allenarsi ore e ore per poter padroneggiare a dovere ogni singola mossa del proprio campione preferito. Con questa differenziazione rimane comunque intatta la possibilità di giocare con un modello simulativo completo, mantenendo inalterato il fascino che ha reso famosa questa saga. Sarà molto interessante capire se giocando online ci saranno barriere a dividere le due tipologie di giocatori come, d'altro canto, ci auguriamo per non vedere grottesche sfide mal bilanciate.

Oltre a qualche limata inserita nella gestione dei movimenti, si segnala con particolare forza l'innovazione dedicata alla sottomissione dell'avversario. Una volta buttato al tappeto il nostro antagonista a suon di calci e pugni (sempre se prima non ci butterà a terra lui) dovremo conquistare una posizione di vantaggio per poter dare vita, appunto, ad una sottomissione. Se in passato questo era gestito da un set di mosse e contromosse, viene ora utilizzato un minigioco dove dovremo spostare un cursore attraverso un ”circuito” a forma di ottagono. Il giocatore che dovrà sottomettere dovrà cercare di posizionare il proprio cursore sopra quello nemico, mentre quello che dovrà sfuggire alla sottomissione dovrà cercare di non farsi prendere. Vedremo, insomma, una specie di “balletto” tra fughe, rincorse, finte e altro per riuscire a portare a casa la vittoria. Se il tutto nella demo pare funzionare, ci chiediamo come risulterà questa novità nel gioco completo, visto che potrebbe apparire un po' fuori luogo in un titolo che da sempre ha fatto della simulazione la sua bandiera.