Uncharted 2: Il Covo dei Ladri

di Davide Ottagono
Mettere mano ad un articolo di così alto richiamo, come Uncharted 2, é sempre una grande emozione. Anzi, un grande onore, oseremo dire. Uno di quei titoli talmente attesi, bistrattati e chiacchierati che non sapresti nemmeno da dove cominciare a sbattere la testa per tirare giù un paio di righe. Fortunatamente, un inizio noi lo abbiamo. O forse dovremo dire una mappa del tesoro, tanto per rimanere in tema; una cartina che ci ha indicato il tragitto fino al capolinea, fino alla proverbiale X. “Scava alla X e troverai sempre una ricchezza”, dicevano gli antichi profanatori di tombe. Naughty Dog non é ancora arrivata a destinazione, ma la cosa certa é che almeno una tappa fondamentale é stata bruciata: quella tappa, nata grazie alla rinnovata potenza di PS3, risponde proprio al nome di Uncharted.

Forse una delle avventure di maggior spicco nel panorama Playstation, quella dell'archeologo Nathan Drake, capace di entrare nei cuori di grandi e piccini tramite una storyline incisiva al punto giusto, un protagonista carismatico come non mai e un'azione al cardiopalma da far invidia a più note produzioni hollywoodiane. Il classico gioco da seguito, insomma. Dai a Nathan un altro artefatto, piazzalo in un'ambientazione nuova di zecca, ed ecco una potenziale saga da prolungare all'infinito, quasi fosse una Lara Croft del nuovo millennio.



I nostri “cagnacci” d'oltreoceano sono stati furbi ad intuire per primi il potere celato dietro questo marchio, complice anche il successo di pubblico e di critica del capostipite, e quindi eccoci tra i ladri. No no, non parliamo di una politica italiana che ci costringe ad acquistare videogames a prezzi allucinanti, tranquilli. Il “tra i ladri”, chiaramente, si riferisce proprio al sottotitolo della nuova storia dell'Indiana Jones in jeans e T-shirt. Uncharted 2: Among Thieves é atteso in contemporanea mondiale entro la fine del prossimo autunno. Eh si, inutile che stiate lì a contare, sono proprio un bel po' di mesi. Abbastanza, almeno, per distruggerci il cervello con congetture di ogni tipo. Ma effettivamente, cosa sappiamo di concreto?

Sappiamo che il giovane Nate, un numero imprecisato di anni dopo le vicende del prequel, abbandonerà verdeggianti foreste e rigogliose flore panamensi in favore delle gelide lande dell'Est. Mentre El Dorado e l'avo corsaro Francis Drake sembrano ormai un lontano ricordo, protagonista della nuova “corsa all'ora” sarà la fantomatica dote dell'italianissimo Marco Polo. Stando infatti al suo vecchio diario di bordo (già conoscerete il Milione, quello che poi diventò best-seller mondiale), l'esploratore nostrano si allontanò fino agli orizzonti cinesi, studiando, conoscendo e importando la curiosa cultura e folklore del paese del Sol Levante. Leggende dicono che proprio Marco Polo, ingraziatosi l'imperatore della Cina, tornò in patria con inestimabili ricchezze. Purtroppo, però, qualcosa sembrò andare storto. Dati precisi, infatti, ci indicano che Polo rientrò a Venezia con nemmeno la metà delle navi iniziali.

Il mistero dei galeoni perduti (13, per la precisione) é ancora oggi uno degli enigmi più oscuri di sempre; un mistero lasciato volutamente insoluto dallo stesso Polo, che portò nella tomba la risposta a questo rompicapo senza mai dare spiegazione a quanto accaduto. Una storia intrigante, concorderete con noi, che anche Nathan ha tenuto d'occhio. Così, vagando senza sosta tra templi tibetani, vette himalayane e rustiche cittadine orientali, il nostro eroe cercherà con ogni mezzo di venire a capo dell'intricata matassa. E come ogni eroe che si rispetti, vanterà un'aiutante del tutto particolare, oltre che armata e pericolosa. Chloe Frazer, bella australiana dagli occhi di ghiaccio, sembra essere ben più di una semplice compagna d'avventure per quel dongiovanni di Nate. Ma come? Elena già dimenticata?

Sfortunatamente, Nathan non é l'unico a conoscenza del “segreto” di Marco Polo. Il capo di una spietata banda di mercenari, infatti, già sulle tracce delle navi scomparse, farà di tutto per bloccare con la forza la ricerca del duo sul nascere. Among Thieves, appunto (tributo al ladruncolo procione di Sucker Punch, per giunta): un'occasione che ci permetterà di scavare nel passato del nostro eroe, tra vecchie conoscenze e nuove, inaspettate alleanze.


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Ma cosa saranno mai un paio di centinaia di soldati super-addestrati e assetati di sangue? Ci vuole ben altro per spaventare Nathan, acrobata e combattente provetto. Tutte doti che torneranno in questo seguito, più incrementate e amalgamate che mai. Nonostante il gameplay alla base rimanga un riuscito connubio di esplorazione e sparatorie, di platforming e scazzottate, é intenzione di Naughty Dog buttar via la vecchia minestra e non proporre una prevedibile versione potenziata del vecchio gioco. “Varietà” é la parola d'ordine, stavolta, e alcune delle scene presentate non fanno altro che darci ragione. In una sola sessione di mezz'ora, Nate passerà dalla scalata libera di un treno in bilico su un precipizio all'attraversamento di una città punteggiata da assassini su commissione, da arrampicate su precarie insegne pubblicitarie a rovinose cadute su edifici in rovina.

Il serratissimo ritmo non concede un attimo di respiro, proprio come se stessimo guardando uno spettacolare film d'azione. In Uncharted 2 niente é quello che sembra: ogni sentiero potrebbe nascondere un'inaspettata insidia, ogni conflitto a fuoco un sorprendente epilogo, e così via per un'avventura che, secondo gli sviluppatori, dovrebbe durare sensibilmente più della precedente. “Mettere sezioni troppo complicate o altre in cui cala il ritmo non fa bene al gioco” - ci racconta Bruce Straley, interno al team - “E' come vedere un film la sera. Appena arriva lo stacco pubblicitario si perde inesorabilmente tutta l'adrenalina, tanto da farvi venire voglia di spegnere e andare a dormire. Noi non vogliamo che ciò accada con i nostri prodotti. Ogni emozione deve essere seguita da un'altra, sia essa in un filmato o nel gioco vero e proprio, in modo da mantenere un alto livello qualitativo per tutta la durata del titolo.”

Naturalmente, coreografie a parte, anche le meccaniche di base subiranno una pesante evoluzione, e questo vale per entrambe le sue “anime”. Dal lato adventure, Nathan potrà interagire con un maggior numero di oggetti, siano essi naturali o artificiali. Liane, aste penzolanti, vere e proprie arrampicate libere da free-climber: insomma, ognuna di queste opzioni potrebbe essere quella che fa al caso nostro. Speriamo, inoltre, che il bilanciamento tra queste sezioni e quelle pistola alla mano sia più equo che in passato. Non chiediamo di certo l'esplorazione a tutto spiano di un Tomb Raider, ma un qualcosa che si discosti dagli ultimi tre/quattro capitoli tutta azione del primo Uncharted ci sarebbe gradito.