Uncharted 3: Drake's Deception
di
Davide Ottagono
Ricordate di non dare mai per scontato il risultato di una partita, anche se apparentemente a senso unico. Proprio nel momento in cui i punteggi delle due squadre inizieranno a distanziarsi troppo, ci penserà la CPU a bilanciare gli eventi. In che modo? Con delle regole particolari (e casuali) che si attiveranno senza preavviso nel corso del match, andando ad aiutare il team perdente.
Questo non vorrà dire che squadre deboli potranno vincere da un momento all'altro, ma che semplicemente verrà dato un po' di pepe alla partita, così da non far adagiare nessuno sugli allori. Tutto d'un tratto, gli antagonisti potranno essere visti attraverso le pareti o avranno una minore resistenza ai colpi, ad esempio. Il tutto si ridurrà ovviamente ad una manciata di secondi, quindi non c'é il rischio che questo piccolo aiuto possa tradursi in una sorta di miracolo divino.
Le mappe disponibili in questa versione di prova sono lo Chateau e l'Aeroporto. Nonostante le differenze grafiche e strutturali, possiamo facilmente notare come entrambe si estendano tanto in lunghezza quanto in altezza, con torri, hangar, cunicoli e spazi aperti che smorzeranno fin dal principio tutti i “camper” e presunti tali. Come nel predecessore, la mancanza di postazioni di vantaggio assoluto costringe tutti i partecipanti a spostarsi di continuo, giovando al ritmo delle sparatorie. Lo Chateau é il castello francese dato alle fiamme, e offre dei giardini aperti alternati ad angusti corridoi. É l'aeroporto, invece, la vera sorpresa: oltre ad essere la mappa più grande delle due, é la principale dimostrazione di cosa intendesse Naughty Dog con “multiplayer cinematografico”.
Una delle questioni più ricorrenti negli ultimi mesi, infatti, era come i creatori di Uncharted mirassero a donare al multigiocatore la stessa spettacolarità del singolo. Cosa volessero intendere, però, é rimasto un mistero. Almeno fino ad oggi. Script, sequenze spettacolari e repentini cambi d'ambientazione non sono più esclusive delle campagne ad un unico giocatore, ed Uncharted 3 é il precursore di quella che potrebbe tranquillamente diventare una nuova moda. I buoni partono a bordo di un aereo di linea in fase di decollo, mentre i cattivi all'inseguimento coi camion. Il portello si apre per permettere a Drake e soci di difendersi, con gli avversari che saltano da un veicolo all'altro del convoglio per raggiungere gli eroi.
E in tutto questo, ci saranno esseri umani al controllo. Dopo qualche minuto, l'aereo ha preso abbastanza velocità per decollare, cosicché la battaglia si sposta all'aeroporto, coi piedi saldamente per terra. Questo sistema di obiettivi dinamico era stato messo in mezzo da Killzone 3 con la modalità Operazioni, ma Drake's Deception lo spinge ancora oltre, migliorandolo e spettacolarizzandolo ulteriormente. Sembra davvero di giocare un film, e per la prima volta non contro Intelligenze Artificiali. Anche nello Chateau c'é qualcosa del genere: il castello in fiamme, infatti, brucerà in tempo reale, cambiando la conformazione del campo col passare del tempo e trasformandosi in una trappola mortale per chi combatterà al suo interno.
Anche sulle modalità disponibili abbiamo trovato qualche piacevole sorpresa. Affiancate ai classici deathmatch, deathmatch a squadre e arene cooperative, ci sono un paio di chicche da non sottovalutare. Deathmatch a tre squadre é tra queste. Come suggerisce il nome, saranno ben tre le fazioni a spartirsi il premio contemporaneamente, con ogni squadra composta da una coppia di giocatori. La modalità Estremo, invece, costringe a battagliarsi senza potenziamenti ed abilità di sorta, mettendo tutti sullo stesso livello, esaltando la pura abilità. Un'opzione, insomma, che non mancherà di interessare gli utenti più hardcore.
Tecnicamente, é ancora prematuro parlare, ma di certo possiamo tirare le prime conclusioni. Nonostante il motore sia ancora acerbo e alcune strutture con textures annesse risultino piuttosto rozze, già da ora possiamo vedere una grande scelta cromatica che, unita all'ottima illuminazione, dà vita a questi due paesaggi come non mai. Ovviamente, si parla di tante piccolezze che andranno ad unirsi al già maestoso comparto grafico del predecessore, ancora oggi senza pari. Che la Beta presenti parecchi bug ed elementi al di sotto delle aspettative non ci preoccupa per nulla.
Questo non vorrà dire che squadre deboli potranno vincere da un momento all'altro, ma che semplicemente verrà dato un po' di pepe alla partita, così da non far adagiare nessuno sugli allori. Tutto d'un tratto, gli antagonisti potranno essere visti attraverso le pareti o avranno una minore resistenza ai colpi, ad esempio. Il tutto si ridurrà ovviamente ad una manciata di secondi, quindi non c'é il rischio che questo piccolo aiuto possa tradursi in una sorta di miracolo divino.
Le mappe disponibili in questa versione di prova sono lo Chateau e l'Aeroporto. Nonostante le differenze grafiche e strutturali, possiamo facilmente notare come entrambe si estendano tanto in lunghezza quanto in altezza, con torri, hangar, cunicoli e spazi aperti che smorzeranno fin dal principio tutti i “camper” e presunti tali. Come nel predecessore, la mancanza di postazioni di vantaggio assoluto costringe tutti i partecipanti a spostarsi di continuo, giovando al ritmo delle sparatorie. Lo Chateau é il castello francese dato alle fiamme, e offre dei giardini aperti alternati ad angusti corridoi. É l'aeroporto, invece, la vera sorpresa: oltre ad essere la mappa più grande delle due, é la principale dimostrazione di cosa intendesse Naughty Dog con “multiplayer cinematografico”.
Una delle questioni più ricorrenti negli ultimi mesi, infatti, era come i creatori di Uncharted mirassero a donare al multigiocatore la stessa spettacolarità del singolo. Cosa volessero intendere, però, é rimasto un mistero. Almeno fino ad oggi. Script, sequenze spettacolari e repentini cambi d'ambientazione non sono più esclusive delle campagne ad un unico giocatore, ed Uncharted 3 é il precursore di quella che potrebbe tranquillamente diventare una nuova moda. I buoni partono a bordo di un aereo di linea in fase di decollo, mentre i cattivi all'inseguimento coi camion. Il portello si apre per permettere a Drake e soci di difendersi, con gli avversari che saltano da un veicolo all'altro del convoglio per raggiungere gli eroi.
E in tutto questo, ci saranno esseri umani al controllo. Dopo qualche minuto, l'aereo ha preso abbastanza velocità per decollare, cosicché la battaglia si sposta all'aeroporto, coi piedi saldamente per terra. Questo sistema di obiettivi dinamico era stato messo in mezzo da Killzone 3 con la modalità Operazioni, ma Drake's Deception lo spinge ancora oltre, migliorandolo e spettacolarizzandolo ulteriormente. Sembra davvero di giocare un film, e per la prima volta non contro Intelligenze Artificiali. Anche nello Chateau c'é qualcosa del genere: il castello in fiamme, infatti, brucerà in tempo reale, cambiando la conformazione del campo col passare del tempo e trasformandosi in una trappola mortale per chi combatterà al suo interno.
Anche sulle modalità disponibili abbiamo trovato qualche piacevole sorpresa. Affiancate ai classici deathmatch, deathmatch a squadre e arene cooperative, ci sono un paio di chicche da non sottovalutare. Deathmatch a tre squadre é tra queste. Come suggerisce il nome, saranno ben tre le fazioni a spartirsi il premio contemporaneamente, con ogni squadra composta da una coppia di giocatori. La modalità Estremo, invece, costringe a battagliarsi senza potenziamenti ed abilità di sorta, mettendo tutti sullo stesso livello, esaltando la pura abilità. Un'opzione, insomma, che non mancherà di interessare gli utenti più hardcore.
Tecnicamente, é ancora prematuro parlare, ma di certo possiamo tirare le prime conclusioni. Nonostante il motore sia ancora acerbo e alcune strutture con textures annesse risultino piuttosto rozze, già da ora possiamo vedere una grande scelta cromatica che, unita all'ottima illuminazione, dà vita a questi due paesaggi come non mai. Ovviamente, si parla di tante piccolezze che andranno ad unirsi al già maestoso comparto grafico del predecessore, ancora oggi senza pari. Che la Beta presenti parecchi bug ed elementi al di sotto delle aspettative non ci preoccupa per nulla.
Uncharted 3: Drake's Deception
Uncharted 3: Drake's Deception
L'impressione finale, come sempre in questi casi, é rimandata al gioco completo. Quel poco che abbiamo visto, però, ci ha lasciati piacevolmente colpiti. Se un tempo si pensava che il grande passo di Uncharted verso l'online fosse forzato dalla moda, a pochi anni di distanza ci tocca ricrederci. Naughty Dog non punta ad uno dei tanti multiplayer, ma AL multiplayer. Ora come ora, non ci sembra neanche più un'utopia. I cagnacci di Sony non solo stanno mettendo su uno dei migliori comparti multigiocatore della generazione, ma puntano addirittura ad inventare un nuovo genere. Spettacolarità, editor infiniti e decine di sbloccabili sembrano essere solo la punta dell'iceberg di questa terza apparizione della saga, anche se ci toccherà aspettare ancora qualche mese per testarne la completezza effettiva. Sperando solo che tutto questo impegno nel multi non abbia inficiato sulla qualità della trama principale, quello che deve essere il suo vero baluardo.