Until Dawn
di
Roberto Vicario
Tra i i giochi che abbiamo potuto ammirare nel corso dell'evento londinese dedicato alla Playstation Experience, dobbiamo ammettere che nutrivamo molta curiosità attorno al titolo sviluppato da Supermassive Games: Until Dawn.
Abbiamo avuto non solo la possibilità di vederlo, ma anche di giocarlo. Ci avrà spaventato abbastanza? scopriamolo insieme.
“Quello che abbiamo cercato di creare non é un qualcosa che citasse unicamente i film horror. Volevamo rendere il giocatore protagonista di quelle pellicole, facendogli vivere le ansie e le paure che percepiscono i protagonisti”.
Con queste parole, uno degli sviluppatori del gioco ci ha introdotto alla nuovo filosofia che si é sviluppata attorno a questa seconda vita di Until Dawn. Per chi non fosse a conoscenza dello sviluppo di questo gioco facciamo un breve riassunto.
Il progetto nasce nel 2012 e viene mostrato come titolo dedicato esclusivamente alla periferica Move. Dopo l'annuncio e il primo gameplay mostrato alla GamesCom 2012 il gioco sparisce, per poi ricomparire con una veste totalmente nuova e su PS4.
Il progetto originale é stato in larga parte rivisitato, non solo per quel che riguarda il gameplay vero e proprio, ma anche nelle sue radici narrative e contestuali. Pur rimanendo ancora molto vaghi su trama ed evoluzione narrativa, la demo presentata in quel di Londra di ha dato modo di toccare con mano il gameplay.
La versione di prova ci metteva nei panni di Sam (con le sembianze di Hayden Panettiere), una ragazza che insieme ad un gruppo di amici si trova in un tipico cottage di montagna a festeggiare un compleanno.
Mentre si trova in una vasca intenta a godersi un rilassante bagno, viene interrotta da una candela che si spegne. Spaventata esce dall'acqua, i vestiti non ci sono più. Chiama i ragazzi, nessuno risponde. La villa é quasi tutta al buio. Dei palloncini le indicano una strada da seguire. Sam inizia a spaventarsi, cosa sta succedendo?
vimager1, 2, 3
I palloncini la portano in una sala video, e da qui la situazione degenera. Una voce molto profonda e terribilmente schizzata le parla. Un filmato mostra le sequenze di un amico che viene sbudellato da una sega circolare, e un conto alla rovescia portato avanti dalla voce sempre più inquietante si interrompe al 7 con le porte della stanza che si spalancano e mostrano un uomo decisamente ben piazzato: capelli lunghi, tuta da lavoro e una maschera da pagliaccio deformato. Sam é cosciente che l'unica cosa che deve fare é scappare.
In queste poche righe abbiamo provato a descrivervi quella che sarà l'atmosfera che andremo a vivere all'interno di Until Dawn. Un contesto che ricorda da vicino quello di molti teen movie, con però alcune varianti dettate dall'ambiente e dal contesto videoludico.
Il titolo vivrà di due fasi di gameplay ben distinte. Da una parte avremo la possibilità di controllare direttamente il personaggio - come nel caso della sezione di Sam appena raccontata - e muoverci liberamente per l'ambiente di gioco. Le fasi più concitate invece richiederanno tempismo e dinamismo dato che sono composte da dei QTE che ricordano molto da vicino quelli apprezzati in Heavy Rain.
La cosa interessante é che ogni scelta che prenderemo influirà sul corso degli eventi e non potremo tornare indietro per modificarla. Questo vuol dire che non ci sarà game over o checkpoint da ricaricare per tornare indietro. Tutto quello che faremo influirà positivamente o negativamente su quello che succederà nell'immediato futuro. Un sistema di scelte morali che punta tutto sulla difficoltà e sul poco tempo per scegliere la soluzione migliore.
Sebbene molto circoscritta anche la demo che abbiamo provato ci ha mostrato in piccola parte questa potenzialità. Prendendo decisioni diverse nel corso delle varie partite effettuate, o sbagliando i QTE, abbiamo visto come Sam alla fine della demo possa sia essere salvata ma anche catturata (e uccisa?) dal serial killer. Tutto dipenderà dalle scelte che decideremo di compiere.
Ovviamente, non tutte saranno determinanti e come abbiamo potuto vedere nel corso della nostra prova, molte rappresentano una semplice alternativa, ma nel complesso siamo veramente curiosi di capire cosa succederà in base a quello che decideremo di fare.
Il tutto é ulteriormente avvalorato dalle parole dello sviluppatore che ci ha concesso qualche domanda dopo la nostra prova:” Il gioco porterà avanti in maniera contemporanea la storia di diversi ragazzi, tuttavia la morte di qualcuno non influirà solo sulla trama in generale ma anche su eventi che potrebbero succedere dopo la sua morte. Se dovessero morire tutti i personaggi? nessun game over anche in questo caso, ma semplicemente un altro titolo di finale”.
Oltre a schiacciare con tempismo i tasti, sfruttando le potenzialità del dualshock di PS4 avremo la possibilità di muovere, agitare, e molto altro ancora. Tutti elementi in grado di spezzare e variare un po la giocabilità.
Inoltre, da quello che abbiamo potuto capire, l'esperienza di gioco potrà essere personalizzata. All'inizio della demo ci veniva chiesto quali erano le nostre paure. Ad esempio, ci veniva chiesto se avevamo più paura di aghi e punture o di soffocare. Scegliendo la prima opzione il serial killer si aggirava per la villa con una siringa, nel secondo caso con una bombola del gas. Siamo curiosi di capire come questa possibilità verrà espansa all'interno del gioco intero.
In linea di massima Until Dawn ci ha quindi positivamente colpito. La nuova strada intrapresa dal gameplay, grazie alla necessità di compiere scelte fulminee e istintive riesce a trasmettere perfettamente la sensazione di ansia e paura. Ovviamente, una struttura di questo tipo necessità di essere valuta nel corso della durata di tutta l'esperienza di gioco.
Il punto di partenza però é estremamente solido e siamo curiosi di capire come i ragazzi di Supermassive Games ci presenteranno il prodotto finale. L'appuntamento é per l'anno prossimo, e ovviamente sulle pagine di Gamesurf continueremo a seguire molto da vicino questo progetto.
Abbiamo avuto non solo la possibilità di vederlo, ma anche di giocarlo. Ci avrà spaventato abbastanza? scopriamolo insieme.
Una nuova visione dell'horror game
“Quello che abbiamo cercato di creare non é un qualcosa che citasse unicamente i film horror. Volevamo rendere il giocatore protagonista di quelle pellicole, facendogli vivere le ansie e le paure che percepiscono i protagonisti”.
Con queste parole, uno degli sviluppatori del gioco ci ha introdotto alla nuovo filosofia che si é sviluppata attorno a questa seconda vita di Until Dawn. Per chi non fosse a conoscenza dello sviluppo di questo gioco facciamo un breve riassunto.
Il progetto nasce nel 2012 e viene mostrato come titolo dedicato esclusivamente alla periferica Move. Dopo l'annuncio e il primo gameplay mostrato alla GamesCom 2012 il gioco sparisce, per poi ricomparire con una veste totalmente nuova e su PS4.
Il progetto originale é stato in larga parte rivisitato, non solo per quel che riguarda il gameplay vero e proprio, ma anche nelle sue radici narrative e contestuali. Pur rimanendo ancora molto vaghi su trama ed evoluzione narrativa, la demo presentata in quel di Londra di ha dato modo di toccare con mano il gameplay.
La versione di prova ci metteva nei panni di Sam (con le sembianze di Hayden Panettiere), una ragazza che insieme ad un gruppo di amici si trova in un tipico cottage di montagna a festeggiare un compleanno.
Mentre si trova in una vasca intenta a godersi un rilassante bagno, viene interrotta da una candela che si spegne. Spaventata esce dall'acqua, i vestiti non ci sono più. Chiama i ragazzi, nessuno risponde. La villa é quasi tutta al buio. Dei palloncini le indicano una strada da seguire. Sam inizia a spaventarsi, cosa sta succedendo?
vimager1, 2, 3
I palloncini la portano in una sala video, e da qui la situazione degenera. Una voce molto profonda e terribilmente schizzata le parla. Un filmato mostra le sequenze di un amico che viene sbudellato da una sega circolare, e un conto alla rovescia portato avanti dalla voce sempre più inquietante si interrompe al 7 con le porte della stanza che si spalancano e mostrano un uomo decisamente ben piazzato: capelli lunghi, tuta da lavoro e una maschera da pagliaccio deformato. Sam é cosciente che l'unica cosa che deve fare é scappare.
In queste poche righe abbiamo provato a descrivervi quella che sarà l'atmosfera che andremo a vivere all'interno di Until Dawn. Un contesto che ricorda da vicino quello di molti teen movie, con però alcune varianti dettate dall'ambiente e dal contesto videoludico.
Il titolo vivrà di due fasi di gameplay ben distinte. Da una parte avremo la possibilità di controllare direttamente il personaggio - come nel caso della sezione di Sam appena raccontata - e muoverci liberamente per l'ambiente di gioco. Le fasi più concitate invece richiederanno tempismo e dinamismo dato che sono composte da dei QTE che ricordano molto da vicino quelli apprezzati in Heavy Rain.
La cosa interessante é che ogni scelta che prenderemo influirà sul corso degli eventi e non potremo tornare indietro per modificarla. Questo vuol dire che non ci sarà game over o checkpoint da ricaricare per tornare indietro. Tutto quello che faremo influirà positivamente o negativamente su quello che succederà nell'immediato futuro. Un sistema di scelte morali che punta tutto sulla difficoltà e sul poco tempo per scegliere la soluzione migliore.
Sebbene molto circoscritta anche la demo che abbiamo provato ci ha mostrato in piccola parte questa potenzialità. Prendendo decisioni diverse nel corso delle varie partite effettuate, o sbagliando i QTE, abbiamo visto come Sam alla fine della demo possa sia essere salvata ma anche catturata (e uccisa?) dal serial killer. Tutto dipenderà dalle scelte che decideremo di compiere.
Ovviamente, non tutte saranno determinanti e come abbiamo potuto vedere nel corso della nostra prova, molte rappresentano una semplice alternativa, ma nel complesso siamo veramente curiosi di capire cosa succederà in base a quello che decideremo di fare.
Il tutto é ulteriormente avvalorato dalle parole dello sviluppatore che ci ha concesso qualche domanda dopo la nostra prova:” Il gioco porterà avanti in maniera contemporanea la storia di diversi ragazzi, tuttavia la morte di qualcuno non influirà solo sulla trama in generale ma anche su eventi che potrebbero succedere dopo la sua morte. Se dovessero morire tutti i personaggi? nessun game over anche in questo caso, ma semplicemente un altro titolo di finale”.
Oltre a schiacciare con tempismo i tasti, sfruttando le potenzialità del dualshock di PS4 avremo la possibilità di muovere, agitare, e molto altro ancora. Tutti elementi in grado di spezzare e variare un po la giocabilità.
Inoltre, da quello che abbiamo potuto capire, l'esperienza di gioco potrà essere personalizzata. All'inizio della demo ci veniva chiesto quali erano le nostre paure. Ad esempio, ci veniva chiesto se avevamo più paura di aghi e punture o di soffocare. Scegliendo la prima opzione il serial killer si aggirava per la villa con una siringa, nel secondo caso con una bombola del gas. Siamo curiosi di capire come questa possibilità verrà espansa all'interno del gioco intero.
In linea di massima Until Dawn ci ha quindi positivamente colpito. La nuova strada intrapresa dal gameplay, grazie alla necessità di compiere scelte fulminee e istintive riesce a trasmettere perfettamente la sensazione di ansia e paura. Ovviamente, una struttura di questo tipo necessità di essere valuta nel corso della durata di tutta l'esperienza di gioco.
Il punto di partenza però é estremamente solido e siamo curiosi di capire come i ragazzi di Supermassive Games ci presenteranno il prodotto finale. L'appuntamento é per l'anno prossimo, e ovviamente sulle pagine di Gamesurf continueremo a seguire molto da vicino questo progetto.
Until Dawn
Until Dawn
Until Dawn si mostra con una veste totalmente rinnovata, un gameplay tutto nuovo e uno stile decisamente intrigante. Pur non nascondendo di attingere da titoli come Beyond o Heavy Rain, il titolo di Supermassive Games vive di vita propria, proponendo un setting particolare e una serie di possibilità davvero intriganti. Siamo curiosi di capire come si evolverà nei prossimi mesi la situazione.