Viva Pinata

di Tommaso Alisonno
Col termine Piňata, è bene chiarirlo subito, non intendiamo sicuramente le pentole in terracotta che soprattutto nel periodo di carnevale ci si diverte a spaccare a randellate: i Piňata di cui parliamo sono in realtà una versione variopinta, pupazzosa, realizzata praticamente a livello di bambola di pezza degli animali del nostro mondo, protagonisti del nuovo gioco che Microsoft ha affidato al team dei Rare, Viva Piňata (appunto). Volendo riassumere il concetto di gioco in una manciata di parole, diremo che si tratta fondamentalmente di un "creatore di ecosistema": il giocatore sarà infatti chiamato a costruire in un'isola di fantasia una sorta di angolo di paradiso in cui le varie specie animali siano nutrite, coccolate, difese, ed in generale felici e beate.


All'inizio della nostra carriera, saremo innanzitutto chiamati a preparare un primo ambiente all'accoglienza degli ospiti: una volta scelto un posto adatto procederemo allo spianamento dei dislivelli e della vegetazione ostile, nonché alla costruzione delle prime strutture necessarie per suscitare l'interesse delle simpatiche bestiole. Man mano che l'opera procede, i Piňata selvatici, che di base sono monocromatici, cominceranno ad essere attratti dal nostro Eden privato, e in una sorta di passaparola naturalistico ai primi ospiti seguiranno sempre più nuovi arrivi. È così che al primo curioso vermetto che si stabilirà nel terreno seguiranno dei simili che hanno notato il suo benessere, ma anche uccelli interessati al potenziale vivaio di cibo, e da questi volpi o altri predatori di pulcini e uova... e così via passando tanto per erbivori quanto per carnivori, onnivori plantigradi, volatili e addirittura insetti. Solo quando saranno "domestici" i Piňata assumeranno le tinte colorate che possiamo apprezzare dai numerosi screenshot rilasciati.


Ovviamente l'esperienza di gioco, però, non si fermerà qui: gli animaletti non andranno infatti semplicemente attratti, ma anche accuditi, accontentati e protetti al fine di trattenerli, tenendo però presenti le differenti necessità delle varie specie: se un coccodrillo si nutre di anatre, sarà palese che la sua presenza, pur nelle vostre migliori intenzioni, sarà nociva per le anatre, che di conseguenza necessiteranno di una particolare attenzione da parte vostra nel momento in cui questo predatore farà il suo ingresso nella riserva. I Piňata che non si dovessero sentire a loro agio comincerebbero a "lamentarsi", assumendo tinte di color rosso-cupo, e a trasmettere il malcontento ai loro simili, determinando non pochi problemi all'intero ecosistema. Viceversa, le specie particolarmente felici e serene alla lunga si riuniranno in coppie, ed in seguito ad un'apposta "danza d'amore" concepiranno un nuovo abitante della colonia.
Il gioco non mancherà di supporto online, in quanto tramite i canali di Live sarà possibile scambiarsi o commercializzare i Piňata.

Inoltre, il concept del gioco è destinato a breve ad essere utilizzato anche per la realizzazione di un cartone animato in Computer Graphic ambientato su un versante dell'isola altrimenti inaccessibile durante il gioco: è intenzione degli sviluppatori 4Kids che il film di Viva Piňata offra anche informazioni indirette sul gioco in modo da facilitare i giocatori nella loro opera (e probabilmente invogliarli ad andare al cinema). Tecnicamente, le figure abbozzate dei Piňata sono tutt'altro che semplici come possono sembrare, dato che i corpi morbidi e dalla consistenza della stoffa rimangono sinuosi in tutte le animazioni, e la pelliccia realizzata a "brandelli rettangolari" segue in maniera plastica il movimento non solo del proprietario ma anche del vento.
In sostanza, Viva Piňata potrebbe costituire un'interessante esperimento, e sicuramente una buona dose di varietà in un universo videoludico spesso pieno di "già visto". Attendiamo con impazienza l'uscita ufficiale, prevista per l'ultimo quarto di quest'anno, per dare un giudizio definitivo.