War on Terror
di
Patrick Grioni
Attualizzare un genere risulta un'operazione redditizia e comune nell'ambito RTS Pc di questo inizio 2005. Le tensioni in medio oriente è materia quantomeno interessante per costruire una struttura ludica che intrecci finzione e realtà.
Digital Reality ha quindi deciso di sviluppare un titolo in grado di interpretare le paure moderne tramutando, paradossalmente, la tragedia in motivo di comune divertimento.
Operazione, peraltro, non nuova, e già gustosamente vista in quell'Act of War che tanto ha da spartire, almeno a un primo superficiale sguardo, con questo War On Terror.
2
Primo sguardo sul gameplay
La struttura portante di WoT (War On Terror) si potrebbe felicemente descrivere come un mix discutibile tra l'approccio tattico di un Codename Panzers e la struttura mediatica/scenografica del già citato Act Of War.
Avremo la possibilità di scegliere tra tre fazioni rappresentative: World Forces (una sorta di organizzazione militare simile a ONU e Stati Uniti), The Order (i terroristi) e i Cinesi (potenza emergente che conta sempre più peso internazionale).
Le missioni, divise in 3 campagne legate da un filo comune, sono previste in numero non inferiore a 23.
Molto curato e dettagliato il comparto descrittivo delle unità, in grado di vantare 3 abilità attive e 3 prerogative passive per un totale di 70 caratteristiche uniche. All'inizio di ogni nuova missione ci verrà chiesto di organizzare e comprare i mezzi necessari al completamento della stessa, con la possibilità (non remota per la verità) di catturare unità nemiche e utilizzarle a nostro vantaggio.
Ogni mezzo, come abbiamo già detto, avrà delle caratteristiche particolari utili per sviluppare tattiche alternative all'approccio frontale: per fare un esempio concreto, gli elicotteri possono caricare unità meccanizzate ricolme di marines e sorvolare le linee nemiche creando diversivi.
L'ambientazione, purtroppo limitata in questo codice preview, dovrebbe vantare una notevole varietà spaziando dalle lande sabbiose del medio oriente, alle montagne innevate del nord Europa, fino al Messico e la Gran Bretagna.
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Sistema di controllo
Un ruolo importantissimo, per un titolo RTS, riveste la console di controllo: come in Act Of War in basso a destra dello schermo sarà presente un piccolo pannello.
Nel momento in cui qualcosa di significativo accadrà lo vedremo animarsi con uno scorcio tridimensionale della zona interessata (succede spesso per segnalare il movimento di truppe nemiche).
Il tutto rende molto scenografico il protrarsi della missione, ma spesso incide negativamente sulla fluidità del motore 3D.
In basso a sinistra sarà invece possibile visualizzare una mini mappa del territorio, un promemoria sulle unità selezionate e il dettaglio delle stesse.
A questo punto sarà possibile abilitare interessanti prerogative attive utili a consentire la supremazia bellica.
E' inoltre possibile selezionare la modalità di approccio tra aggressiva (fuoco su tutti i nemici visibili) e difensiva (fuoco di risposta solo se attaccati): niente di eccezionale o di nativo, ma sicuramente comodo nel corso della battaglia.
Peculiarità
WoT, come già ribadito, condivide parte della struttura di Panzers e parte della scenografia di Act Of War, definendo però ambiti autonomi ben delineati.
In questo dimostrativo l'importanza della fanteria è fondamentale, ogni mezzo corazzato richiederà il proprio soldato per avere efficienza nel conflitto, così come jeep e i trasporto truppe.
Questa componente è determinante per riuscire ad avere la meglio sul nemico, sarà quindi saggio trasportare molti marines in modo che prendano possesso dei carri abbandonati.
Il comparto grafico, seppur inferiore ad Act Of War, si assesta su discreti livelli di bellezza/pesantezza, con ambientazioni ben dettagliate e unità definite.
La fluidità, minata inizialmente da qualche accenno di swapping (con 1 Gb di ram), si mantiene poi di discreto livello, ma il codice di versione in versione sembra migliorare costantemente, rassicurandoci per una versione retail ancor più ottimizzata.
Il sonoro, invece, a questo stadio dei lavori, è solo un chiassoso e monotono motivo, decisamente trascurabile, così come gli effetti delle esplosioni di pessima qualità.
Molta cura è stata riservata per il multiplayer (che ovviamente non siamo stati in grado di testare), che dovrebbe presentare modalità uniche (come il disturbo delle telecomunicazioni) e 20 mappe per un massimo di 8 giocatori.
E' inoltre previsto un Editor sia per le ambientazioni sia per le missioni.
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Digital Reality ha quindi deciso di sviluppare un titolo in grado di interpretare le paure moderne tramutando, paradossalmente, la tragedia in motivo di comune divertimento.
Operazione, peraltro, non nuova, e già gustosamente vista in quell'Act of War che tanto ha da spartire, almeno a un primo superficiale sguardo, con questo War On Terror.
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Primo sguardo sul gameplay
La struttura portante di WoT (War On Terror) si potrebbe felicemente descrivere come un mix discutibile tra l'approccio tattico di un Codename Panzers e la struttura mediatica/scenografica del già citato Act Of War.
Avremo la possibilità di scegliere tra tre fazioni rappresentative: World Forces (una sorta di organizzazione militare simile a ONU e Stati Uniti), The Order (i terroristi) e i Cinesi (potenza emergente che conta sempre più peso internazionale).
Le missioni, divise in 3 campagne legate da un filo comune, sono previste in numero non inferiore a 23.
Molto curato e dettagliato il comparto descrittivo delle unità, in grado di vantare 3 abilità attive e 3 prerogative passive per un totale di 70 caratteristiche uniche. All'inizio di ogni nuova missione ci verrà chiesto di organizzare e comprare i mezzi necessari al completamento della stessa, con la possibilità (non remota per la verità) di catturare unità nemiche e utilizzarle a nostro vantaggio.
Ogni mezzo, come abbiamo già detto, avrà delle caratteristiche particolari utili per sviluppare tattiche alternative all'approccio frontale: per fare un esempio concreto, gli elicotteri possono caricare unità meccanizzate ricolme di marines e sorvolare le linee nemiche creando diversivi.
L'ambientazione, purtroppo limitata in questo codice preview, dovrebbe vantare una notevole varietà spaziando dalle lande sabbiose del medio oriente, alle montagne innevate del nord Europa, fino al Messico e la Gran Bretagna.
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Sistema di controllo
Un ruolo importantissimo, per un titolo RTS, riveste la console di controllo: come in Act Of War in basso a destra dello schermo sarà presente un piccolo pannello.
Nel momento in cui qualcosa di significativo accadrà lo vedremo animarsi con uno scorcio tridimensionale della zona interessata (succede spesso per segnalare il movimento di truppe nemiche).
Il tutto rende molto scenografico il protrarsi della missione, ma spesso incide negativamente sulla fluidità del motore 3D.
In basso a sinistra sarà invece possibile visualizzare una mini mappa del territorio, un promemoria sulle unità selezionate e il dettaglio delle stesse.
A questo punto sarà possibile abilitare interessanti prerogative attive utili a consentire la supremazia bellica.
E' inoltre possibile selezionare la modalità di approccio tra aggressiva (fuoco su tutti i nemici visibili) e difensiva (fuoco di risposta solo se attaccati): niente di eccezionale o di nativo, ma sicuramente comodo nel corso della battaglia.
Peculiarità
WoT, come già ribadito, condivide parte della struttura di Panzers e parte della scenografia di Act Of War, definendo però ambiti autonomi ben delineati.
In questo dimostrativo l'importanza della fanteria è fondamentale, ogni mezzo corazzato richiederà il proprio soldato per avere efficienza nel conflitto, così come jeep e i trasporto truppe.
Questa componente è determinante per riuscire ad avere la meglio sul nemico, sarà quindi saggio trasportare molti marines in modo che prendano possesso dei carri abbandonati.
Il comparto grafico, seppur inferiore ad Act Of War, si assesta su discreti livelli di bellezza/pesantezza, con ambientazioni ben dettagliate e unità definite.
La fluidità, minata inizialmente da qualche accenno di swapping (con 1 Gb di ram), si mantiene poi di discreto livello, ma il codice di versione in versione sembra migliorare costantemente, rassicurandoci per una versione retail ancor più ottimizzata.
Il sonoro, invece, a questo stadio dei lavori, è solo un chiassoso e monotono motivo, decisamente trascurabile, così come gli effetti delle esplosioni di pessima qualità.
Molta cura è stata riservata per il multiplayer (che ovviamente non siamo stati in grado di testare), che dovrebbe presentare modalità uniche (come il disturbo delle telecomunicazioni) e 20 mappe per un massimo di 8 giocatori.
E' inoltre previsto un Editor sia per le ambientazioni sia per le missioni.
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War on Terror
War on Terror
Sappiamo benissimo che è troppo presto per giudicare dove questo RTS possa ambire ad inserirsi, ma tendenzialmente la materia palpabile che abbiamo avuto modo di visionare ci indica un titolo dal potenziale interessante e impreziosito da qualche gustosa particolarità.
Per ora manca un comparto sonoro adeguato e un certa iniezione di personalità, l'azione quasi si subisce senza aver il tempo di sfruttare al meglio le proprie unità, forse a causa di un ritmo di gioco leggermente troppo elevato.
Tutti aspetti che possono essere corretti per il 28/04/2006, data del suo rilascio ufficiale.
Per ora manca un comparto sonoro adeguato e un certa iniezione di personalità, l'azione quasi si subisce senza aver il tempo di sfruttare al meglio le proprie unità, forse a causa di un ritmo di gioco leggermente troppo elevato.
Tutti aspetti che possono essere corretti per il 28/04/2006, data del suo rilascio ufficiale.