Warhammer 40,000: Dawn of War II

di Marco Modugno
Era ora! Dopo aver versato fiumi d'inchiostro virtuale contro la discutibile abitudine dei creatori di giochi, e in special modo di RTS, di concepire i loro titoli a beneficio esclusivo di un pubblico di hardcore gamers, é arrivato finalmente il momento della riscossa di noi giocatori “mordi e fuggi”, costretti a scavarci i nostri spazi con punte da carotaggio al diamante tra un impegno di lavoro, un'incombenza familiare e l'inevitabile necessità di nutrirci e dormire. A noi ha pensato la Relic Entertainment, tarando il gameplay di questo secondo capitolo della saga di Warhammer 40,000: Dawn of War con il pensiero evidentemente rivolto anche ad un pubblico che voglia fruire del gioco un quarto d'ora alla volta, in modo immediato, senza dover studiare manuali enciclopedici o sviluppare riflessi da replicante alla tastiera.



Il titolo, che abbiamo avuto la possibilità di testare nella sua versione Beta, scaricata attraverso il sistema Steam che THQ continua ad imporre ai suoi clienti, merita decisamente un plauso riconoscente da chiunque abbia voglia di avvicinarsi per la prima volta a questo genere, o lo abbia praticato in modo intensivo in passato, salvo poi aver assistito impotente alla progressiva riduzione del suo tempo libero per i motivi più disparati.

Ad onor di cronaca, va anche detto che il sistema di download ed autenticazione, adottato dai giochi THQ dai tempi di Half Life 2, non risulta tra i più amichevoli e, ogni volta, rischia di restringere in certi casi la fascia d'utenza ai soli ingegneri informatici o a chi dispone di un profilo simile tra i parenti stretti e gli amici più intimi. In ogni modo, gli intoppi sono risolvibili attingendo ad un po' di materia grigia e spirito d'improvvisazione e il raggiungimento dell'agognata schermata d'avvio installazione, alla fine, non é poi così inarrivabile.

In ogni modo, fin dalle sue prime battute, il gioco ce la mette tutta per farsi perdonare la macchinosità dello Steam ed esordisce alla grande con una grafica davvero spettacolare e coloratissima, che spreme a dovere il nuovo motore Essence 2.0, già visto in Company of Heroes e nelle sue espansioni e qui davvero in grandissimo spolvero, complice senz'altro la palette di colori decisamente più brillanti adottata da DOW II.

La tecnica del gioco, sia per quanto riguarda le texture delle unità, tutte ben dettagliate e caratterizzate, sia in merito alle ambientazioni, ricche e realistiche, non presta il fianco a particolari critiche, anche se abbiamo avuto tra le mani solo una Beta, fermo il fatto che, come leggete nelle specifiche hardware, per far andare tanto ben di Dio occorre una macchina aggiornata e pompata al punto giusto. Specie se siete tra i tanti che hanno ceduto inopinatamente alle tentazioni del sistema operativo “mangia RAM” per eccellenza (leggi = Vista; io mi tengo stretto il mio XP e aspetto Windows 7...). Però che spettacolo, e che musiche, perfettamente in linea con la tradizione gotica di Warhammer. Così come gli effetti speciali, visivi e sonori, che renderanno le vostre battaglie vivide e realistiche.



La quantità di “gore”, poi, é impressionante e in qualche modo inedita in un RTS, al punto da aver obbligato a classificare con un rating M nei Paesi anglosassoni.Il comparto tecnico si avvale inoltre di un sistema d'IA decisamente migliorato rispetto al predecessore, in grado di far comportare alleati bot e nemici in modo plausibile e fluido.

La campagna singleplayer fa iniziare la vicenda su un palcoscenico planetario imbrattato di sangue e ingombro di cadaveri. L'Impero é assalito da tutte le parti da orde di nemici sanguinari pronti a mietere miliardi di vite per portare a termine i loro progetti di sterminio e conquista. I letali e sofisticati Eldar, gli scimmieschi e tribali Ork e i prolifici aracnidi Tyranid stanno per sferrare il loro attacco finale. Siamo chiamati ad indossare l'armatura d'assalto color carminio dei Blood Ravens, valente Capitolo degli Space Marines al comando del capitano David Thule, impegnati nell'estrema difesa del Sottosettore Aurelia. Saremo in grado di fare la differenza contro il Caos che minaccia d'inghiottire l'umanità?

Le missioni di gioco, variegate e appassionanti, sono strutturate per richiedere una quindicina di minuti per completare ciascun obiettivo, per un totale di nove dieci ore al massimo per l'intera campagna. Una vera manna per chi gioca nelle pause dello studio o del lavoro. Nello stesso tempo, però, portare a termine una missione risulterà molto gratificante visto che non mancheranno le occasioni di reperire nuovi armamenti e veicoli, migliorare i profili di combattimento di leader e truppe e conquistare utili bonus da utilizzare nelle missioni successive. La trama, inoltre, prevede che il giocatore possa scegliere dove e contro chi battersi, rispondendo ad una piuttosto che ad un'altra chiamata d'aiuto. Salvare i civili di una stazione attaccata dai Tyranid, oppure recuperare prima degli Eldar un importante pezzo di hardware bellico? La scelta, e le conseguenze che ne derivano, risiede nelle mani del giocatore, facendolo davvero sentire un comandante alle prese con la sua responsabilità.

La componente RPG, mutuata direttamente dal gioco da tavolo, e la possibilità di farsi aiutare da un amico in cooperativo, libero di entrare a qualsiasi punto della campagna e di uscirne quando vuole senza ripercussioni, risultano opzioni particolarmente gradite, facendoci dimenticare l'impossibilità di giocare la campagna principale con una delle altre fazioni.

Niente paura, comunque. I fan dei Tyranid, degli Ork e soprattutto degli Eldar non rimarranno delusi. Ben cinque mappe multiplayer, di cui due dedicate a partite uno contro uno mentre le altre tre consentono la partecipazione di un massimo di sei giocatori, permetteranno a chi finora non ha avuto la pazienza (o i fondi) di costruirsi un esercito di miniature di piombo e plastica per le partite dal vivo, di sbizzarrirsi scegliendo la fazione che preferisce, con le relative unità e prerogative.
A questo aspetto contribuisce la possibilità di personalizzare con i colori di proprio gradimento le uniformi delle truppe in campo, simulando alla perfezione, senza spendere un centesimo in vernici e pennelli, il gusto di creare un'armata proprio come la volete voi.

Insomma, che siate o no fan di Warhammer e degli RTS futuristici in generale, DOW II si presta a costituire una palestra ideale per principianti e un campo di battaglia impareggiabile per chi, invece, i gradi di capitano se li é già conquistati da un pezzo, sul campo di battaglia.
La sirena d'imbarco della navetta che mi porterà su Aurelia sta suonando. Chi ha voglia di venire con me e scoprire come si diventa un eroe dell'Impero?