Warlords Battlecry II

Se esiste un elemento capace di distinguere Warlords Battlecry II dagli altri strategici in tempo reale suoi concorrenti esso risiede senza dubbio nell'ambientazione fantasy, lontana dai toni e dallo stile realistico di molti titoli del genere (gli strategici Westwood, per esempio). Questo fattore si pone come principio ispiratore della saga firmata SSG e delinea inequivocabilmente l'accompagnamento sonoro, lo scopo delle missioni, il character design e lo stile grafico

Il nuovo capitolo presenta evidenti rapporti di somiglianza col predecessore tanto nel comparto estetico quanto nelle dinamiche di gioco, al punto da prestarsi maggiormente alla definizione di "spin off", piuttosto che di autentico sequel. Si rinnova invece il presupposto narrativo, incentrato sulle lotte per la conquista di Etheria, contesta da dodici razze e da altrettanti eroi; l'espediente utilizzato pecca certamente di banalità, ma offre garanzie di varietà e libertà superiori al primo episodio, articolato attorno alle gesta di un solo condottiero e alla misteriosa comparsa di due pietre, l'una indirizzata al bene, l'altra votata al male
All'eterna lotta tra legalità e caos si sostituisce ora una guerra combattuta in nome della gloria, finalizzata all'assoggettamento degli altri Warlord e dei rispettivi sudditi. Gli eroi sono personalizzabili nella condotta morale e nell'atteggiamento verso il nemico, secondo un'ampia gamma di sfaccettature che si ripercuote sulla strategia e sul comportamento delle truppe. Il primo passo verso la costruzione del proprio alter ego digitale consiste nella scelta del clan di appartenenza, fattore incisivo sulla forza, sull'intelligenza, sull'abilità magica e sulla velocità del personaggio. Nani, elfi, umani, barbari, minotauri, non morti, orchi, folletti, nani scuri, elfi scuri e demoni possiedono ciascuno dei tratti differenti e si distinguono nelle competenze belliche, nella leadership e per le armi a disposizione, oltre che nelle caratteristiche fisiche