Watch Dogs

di Valerio De Vittorio
Ubisoft si sta rivelando come uno tra gli sviluppatori più coraggiosi nell'approcciare la nuova generazione. Dopo aver portato probabilmente l'unica vera novità di interesse all'E3 dell'anno scorso, alla fiera losangelina appena conclusasi é riuscita nuovamente a farsi notare non solo mostrando una sorpendente nuova sequenza giocata di Watch Dogs, ma presentando un altrettanto valido nuovo titolo, Tom Clancy's The Division. Di questo torneremo a parlare prossimamente, mentre qui ci concentreremo sulle novià presentate dal palco della conferenza Sony.

Se per qualche motivo negli ultimi mesi avete vissuto come eremiti e non sapete di che titolo stiamo parlando, Watch Dogs é un promettente nuovo titolo Ubisoft in lavorazione ormai da quattro anni, che uscirà anche sulle console della corrente generazione, sebbene fino ad ora sia stata mostrata unicamente quella per Playstation 4. Questo prodotto si propone come un free-roaming ambientato nella Chicago dei giorni nostri. Il presente viene però descritto estremizzando paure quanto mai attuali viste le notizie che popolano i giornali proprio in questi giorni. “Tutto é collegato”, recita il claim del gioco, a sottolineare l'avanzamento tecnologico che permette alle forze dell'ordine di usufruire di un sistema avanzato per la sorveglianza, con migliaia di telecamere sparse per la città collegate grazie al sistema ctOS.



Il rovescio della medaglia é rappresentato dalla possibilità di entrare nei server per manipolare il network a proprio vantaggio. E' quello che il protagonista Aiden é in grado di fare tramite il suo smartphone, grazie al quale può interagire con qualunque dispositivo nel suo raggio d'azione, sia esso il telefono di un passante, piuttosto che le telecamere, semafori, impianto elettrico e tutto ciò che vi venga in mente. Vestendo i panni del protagonista avremo così in mano una sorta di mega telecomando che piega la città al nostro servizio. Lo scopo di Aiden é tra più antichi, ovvero la vendetta, con nel mirino la compagnia che ha creato proprio il network di super sorveglianza. Un eroe che sembra non conoscere la pietà, totalmente incurante degli effetti collaterali e delle decine di leggi che infrange ogni volta che hackera un bancomat o che ascolta una telefonata altrui.

La città di Chicago, grazie a possibilità di interazione inedite, diventa uno strumento, un'arma potentissima nelle mani di Aiden. Egli potrà avvantaggiarsi durante un inseguimento con la polizia, azionando a proprio favore dei semafori, bloccando l'inseguitore con dei dissuasori mobili, nascondersi in un parcheggio privato aprendo il cancello come se fosse quello di casa sua, scovare un passante che lo sta denunciando alla polizia per fermarlo ed intimidirlo ed un'infinità di altre opzioni. Sotto questo aspetto gli sviluppatori sembrano aver imbastito un impianto profondissimo e dettagliato, ed allo stesso tempo molto semplice da sfruttare, visto che ogni device di cui é possibile assumere il controllo sarà attivabile con la pressione di un tasto del pad.



Una nuova sequenza di gameplay mostrata durante lo show ci ha permesso di osservare da vicino due interessanti meccaniche piuttosto originali. La prima vedeva Aiden fornire assistenza ad un certo T-Bone, che non é possibile comandare direttamente ma, attraverso alcuni espedienti piuttosto interessanti, permettergli di fuggire dalle forze dell'ordine. All'inizio della sequenza, entrati nel sistema di telecamere dell'edificio dove il nostro amico si nasconde, possiamo guardare lui e i poliziotti in arrivo. Aiden crea un diversivo attivando remotamente una radio, distraendo così gli inseguitori, ed al comando T-Bone fugge dall'appartamento.

Cambiata telecamera, é possibile continuare ad osservare la scena e dare suggerimenti all'amico, indicandogli dove e quando spostarsi da una copertura ad un'altra. Successivamente, Aiden interviene in prima persona, facendo fuori uno dei poliziotti mentre T-Bone si occupa dell'altro, liberando così finalmente la via di fuga. Visto da fuori, questo spezzone di missione é parso decisamente interessante, una variante d'effetto che può aggiungere spessore all'esperienza videoludica ed introdurre meccaniche fresche nel genere. L'azione é infatti sempre concitata, sebbene si intervenga realmente in prima persona menando le mani solo verso la fine. Bisognerà capire come l'interfaccia renderà fruibile tali sequenze pad alla mano.

La fase subito successiva vede invece Aiden inseguito a sua volta dalla polizia, che é riuscita ad individuarlo. Quanto visto durante la conferenza introduce una sorta di cooperativa, possibile uilizzando un tablet o uno smartphone con sopra installata l'App di Watch Dogs. Grazie a questa un vostro amico potrà interagire direttamene con la partita in corso, fornendo assistenza con un hackeraggio a base di tocchi sullo schermo. Un'espediente davvero interessante, una volta tanto non limitato a puro “gimmick” ma che viste le tematiche trattate dal titolo, si integra e sposa con l'atmosfera al cento per cento.



La Chicago virtuale ricreata dai ragazzi di Ubisoft é davverso sorprendente, e non solo per la resa estetica, ma per ricchezza di dettagli, atmosfera ed interattività. Un esempio sono i personaggi non giocanti (NPC), i quali potranno essere semplici passanti, gestiti da una raffinata commistione tra routine precalcolate ed intelligenza artificiale, oppure opportunità di gioco vere e proprie. Un esempio mostrato alla stampa durante la fier, vedeva Aiden decidere di seguire una donna in un vicolo dove viene assalita da dei malviventi, lasciando nelle mani dell'utente la decisione se intervenire o meno.

Una dimostrazione delle possibilità di hacking, dal canto suo, ha messo in evidenza la potenza e vastità di Watch Dogs. Entrando nel ctOS, é possibile spiare all'interno degli appartamenti di un intero palazzo, grazie a telefoni, computer e soprattutto alle web-cam che osservano da vicino la vita degli inquilini. Quanto possa favorire il gameplay una meccanica del genere ancora é da scoprire, ma fa impressione notare le opportuinità esplorate dagli sviluppatori con a disposizione una potenza di calcolo maggiore fornita dalle nuove console.

E a tal proposito, ci chiediamo che tipo di gioco sarà Watch Dogs sulle console attuali. Se da un lato la riduzione del dettaglio grafico non dovrebbe inficiare l'esperienza (basta pensare in tal senso ai vari Assassin's Creed), di contro molte meccaniche di gioco sembrerebbero difficili da implementare su sistemi ormai obsoleti. In particolar modo, ci riferiamo alla gestione della telecamera che viaggia così liberamente da una zona all'altra della città e alla resa di Chicago stessa, così vasta e densa di dettagli.
Nel frattempo ci godiamo le sequenze sognando quanto un genere come il free-roaming possa espandersi ed esprimere potenzialità fino ad ora inedite sulleconsole di prossima generazione.