Wave Race Blue Storm
A convincere ritroviamo ovviamente anche la sensazione di velocità e il frame rate incrollabile, aspetto ampiamente sottolineato da praticamente qualsiasi titolo GameCube presentato a Los Angeles. Sia provato nel gioco in singolo che nella divertente modalità a quattro giocatori (tramite split-screen) Wave Race Blue Storm dimostra di essere fondato su un motore grafico all'altezza del nome che porta
Meno convincenti, invece, i modelli poligonali dei corridori, a volte resi con grande maestria, altre volte piuttosto sconclusionati. Riuscitissimi invece effetti di riflessi sull'acqua (uno dei tracciati offre un riflesso totale dell'ambiente sullo specchio dell'acqua reso in maniera indescrivibile)
MA LO FACCIO IL CAMBIO GOMME?
Arriviamo a questo punto all'aspetto puramente giocoso dell'intero progetto Nintendo. In questo senso riprendiamo il discorso lasciato interrotto qualche paragrafo più sopra e relativo alla fisica dell'acqua. Come detto i movimenti dell'acqua e le relative interazioni con le moto d'acqua sono resi in maniera assolutamente convincente e ampiamente migliorati rispetto allo scorso episodio
Tutto é ancora più evidente nel momento in cui un fragoroso temporale scoppia sulle teste dei malcapitati piloti. In quel caso onde di enormi dimensioni si creano, andando a infastidire (ovviamente) i corridori, ma sono soprattutto tante piccole onde che si rivelano particolarmente fastidiose, andando a disturbare l'andamento "pulito" della nostra moto d'acqua. Ripetiamo quindi che la fisica é stata sicuramente migliorata, il tutto si nota nella maggiore sensazione di presenza delle vetture (se tali possono definirsi) e soprattutto nella maggiore influenza dell'acqua sui movimenti delle stesse
Purtroppo questo é quanto é possibile dire su Wave Race Blue Storm, dato che non sono ancora state svelate eventuali strambe modalità di gioco, opzioni particolarmente originali o quant'altro. Per chi non avesse mai avuto modo di provare Wave Race ricordiamo che scopo del gioco é tagliare il traguardo per primi, stando ben attenti a non mancare d'imboccare le "porte" formate da delle boe. Nel qual caso la velocità del nostro mezzo diminuisce, dopo un determinato numero di porte saltate, inoltre, si viene automaticamente esclusi dalla competizione
Meno convincenti, invece, i modelli poligonali dei corridori, a volte resi con grande maestria, altre volte piuttosto sconclusionati. Riuscitissimi invece effetti di riflessi sull'acqua (uno dei tracciati offre un riflesso totale dell'ambiente sullo specchio dell'acqua reso in maniera indescrivibile)
MA LO FACCIO IL CAMBIO GOMME?
Arriviamo a questo punto all'aspetto puramente giocoso dell'intero progetto Nintendo. In questo senso riprendiamo il discorso lasciato interrotto qualche paragrafo più sopra e relativo alla fisica dell'acqua. Come detto i movimenti dell'acqua e le relative interazioni con le moto d'acqua sono resi in maniera assolutamente convincente e ampiamente migliorati rispetto allo scorso episodio
Tutto é ancora più evidente nel momento in cui un fragoroso temporale scoppia sulle teste dei malcapitati piloti. In quel caso onde di enormi dimensioni si creano, andando a infastidire (ovviamente) i corridori, ma sono soprattutto tante piccole onde che si rivelano particolarmente fastidiose, andando a disturbare l'andamento "pulito" della nostra moto d'acqua. Ripetiamo quindi che la fisica é stata sicuramente migliorata, il tutto si nota nella maggiore sensazione di presenza delle vetture (se tali possono definirsi) e soprattutto nella maggiore influenza dell'acqua sui movimenti delle stesse
Purtroppo questo é quanto é possibile dire su Wave Race Blue Storm, dato che non sono ancora state svelate eventuali strambe modalità di gioco, opzioni particolarmente originali o quant'altro. Per chi non avesse mai avuto modo di provare Wave Race ricordiamo che scopo del gioco é tagliare il traguardo per primi, stando ben attenti a non mancare d'imboccare le "porte" formate da delle boe. Nel qual caso la velocità del nostro mezzo diminuisce, dopo un determinato numero di porte saltate, inoltre, si viene automaticamente esclusi dalla competizione