White knight Chronicles
Un cavaliere nel futuro di PlayStation 3
Se ce lo avessero detto qualche anno addietro, probabilmente ci saremmo fatti una grassa risata. Xbox 360 la console dei giochi di ruolo giapponesi e PlayStation 3 a subire una quasi carestia del genere che, in passato, si é rivelato come uno dei punti di forza delle macchine da gioco Sony. A cercare di donare nuovo equilibrio alla situazione, é chiamato White Knight Chronicles, ultimo progetto del talentuoso team Level 5.
Sempre in prima fila per quanto riguarda la qualità dei propri lavori, i ragazzi di Fukuoka hanno saputo dare nuova linfa ai jrpg, grazie alla sapiente unione di elementi tradizionali e una spiccata vena action, capaci di creare capolavori come Dark Chronicles e Rogue Galaxy. Sin dalle prime immagini viste di White Knight Chronicles, é stata chiara la portata del prodotto, rendendolo uno dei più attesi per PlayStation 3.
Già uscito in Giappone con un lancio più che ottimo dal punto di vista delle copie vendute, e in attesa di una data certa per i mercati occidentali, il gioco ci metterà nei panni di Leonard, un normalissimo ragazzo che, guarda un po' il destino, si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, cioé alla festa di compleanno della principessa Cisna, proprio mentre un gruppo di misteriosi guerrieri fa la sua comparsa per rapire la nobile rampolla della famiglia imperiale.
Tra diverse peripezie, il nostro eroe trova per puro caso una misteriosa armatura, che sarà per lui il punto d'inizio di una meravigliosa avventura. Grazie a questo magico artefatto, Leonard diventerà in grado di trasformarsi nel White Knight, una elegante ed imponente macchina da guerra capace di sconfiggere qualsiasi nemico. Prende così il via una storia dove una manipolo di temerari si incontreranno, per portare a termine una nuova epopea ambientata a Balandor, un mondo fantasy ricreato nei minimi dettagli.
E di dettagli se ne vedono davvero. Sono passati molti mesi dalle prime immagini mostrate, e il tempo ha saputo dimostrare quanto White Knight Chronicles sia stato capace di crescere passo dopo passo. Non vogliamo sbilanciarci sul lato sonoro, che logicamente non abbiamo potuto studiare e ascoltare in dettaglio, ma graficamente quello a cui si assiste, é capace di lasciare una ottima impressione. Il tratto é molto legato ai classici canoni nipponici, giovandosi di un motore grafico di tutto rispetto.
Certo, anche tra le figure principali, sembra mancare qualche cosa per quel che riguarda la caratterizzazione, ma é difficile non rimanere colpiti dagli effetti e dai poligoni messi in campo. Quel che sembra stonare maggiormente, sono alcuni dei comprimari e delle “comparse” impegnate ad animare le varie location, fattore che però trova la sua controparte nella grandezza delle ambientazioni ricreate e, soprattutto, nella presenza di alcuni avversari di dimensioni titaniche. Le animazioni soddisfano gli occhi, sfruttando a dovere l'hardware di PlayStation 3, che si trova a muovere e gestire un enorme numero di elementi.
Senza macchia e senza turni
Sebbene la trama possa sembrare abbastanza scontata e sapere di “già visto” (nonostante é impossibile, allo stato attuale, dire se la storia offrirà particolari colpi di scena), tanta carica innovativa arriva quando entra in scena il gameplay ideato dagli sviluppatori. Mai troppo indulgenti con le meccaniche a turni, i Level 5 hanno nuovamente posto alla base del combat system, un'anima sostanzialmente in tempo reale. Ogni volta che dovremo combattere, prenderemo il controllo di un unico personaggi, mentre i nostri compagni saranno guidati dall'intelligenza artificiale. Grande risalto sarà dato alla strategia con cui affrontare le battaglie visto che, sia prima che durante, potremo impartire diversi ordini a chi ci starà accanto.
I membri del nostro party potranno essere “programmati” in maniera estremamente libera, grazie ad una vastità di combinazioni che ci permetteranno di personalizzare il loro comportamento in diverse situazioni. Nel mentre, il personaggio che staremo usando, avrà a disposizione diverse mosse, ognuna raggiungibile da un tasto del joypad, anche queste regolabili in modo da creare una nutrita lista di azioni. Nulla ci impedirà di passare repentinamente dal controllare un membro del nostro gruppo a un altro, possibilità che, unita a quelle appena descritte, va a costruire un corposo gameplay, legato alla capacità del giocatore di conoscere al meglio le forze possedute e di farle rendere al massimo contro i vari tipi di nemici.
Nonostante non sia stato possibile avere un riscontro pratico, il team di sviluppo promette una intelligenza artificiale estremamente avanzata, sia per quanto riguarda il party a nostra disposizione, sia per gli avversari che incontreremo. Questo dovrebbe dare vita a interessanti situazioni in cui, da un momento all'altro, i nostri antagonisti potrebbero cambiare strategia per controbattere nel modo più razionale possibile al nostro assalto. Non mancheranno poi momenti di gioco differenti, legati principalmente alle sfide con i nemici più grossi (a volte veri e proprio colossi), dove vi sarà l'occasione di assaporare molte varianti per quel che riguarda la giocabilità.
A contorno del tutto, trama ed esplorazione del mondo, che avverrà grazie ad una mappa di stampo abbastanza classico, potrebbero impegnare l'utenza per diverse decine di ore, sfiorandone il centinaio qualora si volesse sviscerarne ogni minima parte. Chi ha già provato qualche titolo dei Level 5, sa perfettamente quanta sia sempre stata la cura e l'impegno per le varie subquest messe da corredo alla storia principale, fattore che dovrebbe dunque ripresentarsi senza problemi anche in queste cronache del Cavaliere Bianco.
La moltiplicazione dei cavalieri
Poiché ormai é chiaro quanto sia diventato importante per tutti i giocatori poter disporre di comparti multiplayer capaci di allungare la vita del proprio gioco preferito, White Knight Chronicles ha voluto ricreare qualcosa in grado di andare ad offrire un'esperienza parallela alla modalità in single player, tanto da mettere in campo quello che sembra delinearsi come un mmorpg a se stante. Ogni utente collegato alla rete, tramite la propria PlayStation 3, potrà crearsi un proprio personaggio grazie ad un editor delle molteplici possibilità, sia per l'aspetto visivo dell'avatar, sia per la scelta di skill e classi (all'incirca le classiche che abbiamo imparato a conoscere in anni di militanza fantasy).
Fatto questo, si potrà far parte di gruppi di quattro giocatori, in compagnia dei quali potremo affrontare diverse missioni, inserite in un buon numero di scenari brulicanti di mostri, in quello che potrebbe ricordare il sistema di gioco della fortunata serie Monster Hunter, dove si uniscono le qualità di tutti per abbattere un nemico troppo forte per un singolo eroe. Grazie a queste avventure, slegate dalla trama principale del gioco, saremo però in grado di venire in possesso di oggetti particolari e grosse quantità di moneta corrente del mondo di Balandor, anche mettendo in moto una rete di scambi con gli altri giocatori di tutto il mondo. Per comunicare, saranno disponibili sia la chat testuale che quella vocale, andando a delineare un progetto estremamente curato, nonostante la necessità di dover limitare il numero di giocatori presenti a partita, in nome della miglior resa dei server, evitando così lo spauracchio del lag.
Insomma, le carte da giocare per diventare una pietra miliare dei giochi di ruolo di nuova generazione, White Knight Chronicles, le ha tutte. Non ci rimane che attendere l'uscita europea di questo titolo che ha dato una scossa alle classifiche di vendita giapponesi. Restiamo in attesa di capire se la trama saprà evolversi in modo soddisfacente e se la caratterizzazione dei personaggi riuscirà a limare il desing non sempre ispiratissimo, mentre sale la curiosità di mettere la mani sul promettente sistema di combattimento che si delinea come uno dei più malleabili e soddisfacenti visti sino ad oggi. E voi, non vedete l'ora di scoprire se un sogno può diventare realtà?
Se ce lo avessero detto qualche anno addietro, probabilmente ci saremmo fatti una grassa risata. Xbox 360 la console dei giochi di ruolo giapponesi e PlayStation 3 a subire una quasi carestia del genere che, in passato, si é rivelato come uno dei punti di forza delle macchine da gioco Sony. A cercare di donare nuovo equilibrio alla situazione, é chiamato White Knight Chronicles, ultimo progetto del talentuoso team Level 5.
Sempre in prima fila per quanto riguarda la qualità dei propri lavori, i ragazzi di Fukuoka hanno saputo dare nuova linfa ai jrpg, grazie alla sapiente unione di elementi tradizionali e una spiccata vena action, capaci di creare capolavori come Dark Chronicles e Rogue Galaxy. Sin dalle prime immagini viste di White Knight Chronicles, é stata chiara la portata del prodotto, rendendolo uno dei più attesi per PlayStation 3.
Già uscito in Giappone con un lancio più che ottimo dal punto di vista delle copie vendute, e in attesa di una data certa per i mercati occidentali, il gioco ci metterà nei panni di Leonard, un normalissimo ragazzo che, guarda un po' il destino, si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, cioé alla festa di compleanno della principessa Cisna, proprio mentre un gruppo di misteriosi guerrieri fa la sua comparsa per rapire la nobile rampolla della famiglia imperiale.
Tra diverse peripezie, il nostro eroe trova per puro caso una misteriosa armatura, che sarà per lui il punto d'inizio di una meravigliosa avventura. Grazie a questo magico artefatto, Leonard diventerà in grado di trasformarsi nel White Knight, una elegante ed imponente macchina da guerra capace di sconfiggere qualsiasi nemico. Prende così il via una storia dove una manipolo di temerari si incontreranno, per portare a termine una nuova epopea ambientata a Balandor, un mondo fantasy ricreato nei minimi dettagli.
E di dettagli se ne vedono davvero. Sono passati molti mesi dalle prime immagini mostrate, e il tempo ha saputo dimostrare quanto White Knight Chronicles sia stato capace di crescere passo dopo passo. Non vogliamo sbilanciarci sul lato sonoro, che logicamente non abbiamo potuto studiare e ascoltare in dettaglio, ma graficamente quello a cui si assiste, é capace di lasciare una ottima impressione. Il tratto é molto legato ai classici canoni nipponici, giovandosi di un motore grafico di tutto rispetto.
Certo, anche tra le figure principali, sembra mancare qualche cosa per quel che riguarda la caratterizzazione, ma é difficile non rimanere colpiti dagli effetti e dai poligoni messi in campo. Quel che sembra stonare maggiormente, sono alcuni dei comprimari e delle “comparse” impegnate ad animare le varie location, fattore che però trova la sua controparte nella grandezza delle ambientazioni ricreate e, soprattutto, nella presenza di alcuni avversari di dimensioni titaniche. Le animazioni soddisfano gli occhi, sfruttando a dovere l'hardware di PlayStation 3, che si trova a muovere e gestire un enorme numero di elementi.
Senza macchia e senza turni
Sebbene la trama possa sembrare abbastanza scontata e sapere di “già visto” (nonostante é impossibile, allo stato attuale, dire se la storia offrirà particolari colpi di scena), tanta carica innovativa arriva quando entra in scena il gameplay ideato dagli sviluppatori. Mai troppo indulgenti con le meccaniche a turni, i Level 5 hanno nuovamente posto alla base del combat system, un'anima sostanzialmente in tempo reale. Ogni volta che dovremo combattere, prenderemo il controllo di un unico personaggi, mentre i nostri compagni saranno guidati dall'intelligenza artificiale. Grande risalto sarà dato alla strategia con cui affrontare le battaglie visto che, sia prima che durante, potremo impartire diversi ordini a chi ci starà accanto.
I membri del nostro party potranno essere “programmati” in maniera estremamente libera, grazie ad una vastità di combinazioni che ci permetteranno di personalizzare il loro comportamento in diverse situazioni. Nel mentre, il personaggio che staremo usando, avrà a disposizione diverse mosse, ognuna raggiungibile da un tasto del joypad, anche queste regolabili in modo da creare una nutrita lista di azioni. Nulla ci impedirà di passare repentinamente dal controllare un membro del nostro gruppo a un altro, possibilità che, unita a quelle appena descritte, va a costruire un corposo gameplay, legato alla capacità del giocatore di conoscere al meglio le forze possedute e di farle rendere al massimo contro i vari tipi di nemici.
Nonostante non sia stato possibile avere un riscontro pratico, il team di sviluppo promette una intelligenza artificiale estremamente avanzata, sia per quanto riguarda il party a nostra disposizione, sia per gli avversari che incontreremo. Questo dovrebbe dare vita a interessanti situazioni in cui, da un momento all'altro, i nostri antagonisti potrebbero cambiare strategia per controbattere nel modo più razionale possibile al nostro assalto. Non mancheranno poi momenti di gioco differenti, legati principalmente alle sfide con i nemici più grossi (a volte veri e proprio colossi), dove vi sarà l'occasione di assaporare molte varianti per quel che riguarda la giocabilità.
A contorno del tutto, trama ed esplorazione del mondo, che avverrà grazie ad una mappa di stampo abbastanza classico, potrebbero impegnare l'utenza per diverse decine di ore, sfiorandone il centinaio qualora si volesse sviscerarne ogni minima parte. Chi ha già provato qualche titolo dei Level 5, sa perfettamente quanta sia sempre stata la cura e l'impegno per le varie subquest messe da corredo alla storia principale, fattore che dovrebbe dunque ripresentarsi senza problemi anche in queste cronache del Cavaliere Bianco.
La moltiplicazione dei cavalieri
Poiché ormai é chiaro quanto sia diventato importante per tutti i giocatori poter disporre di comparti multiplayer capaci di allungare la vita del proprio gioco preferito, White Knight Chronicles ha voluto ricreare qualcosa in grado di andare ad offrire un'esperienza parallela alla modalità in single player, tanto da mettere in campo quello che sembra delinearsi come un mmorpg a se stante. Ogni utente collegato alla rete, tramite la propria PlayStation 3, potrà crearsi un proprio personaggio grazie ad un editor delle molteplici possibilità, sia per l'aspetto visivo dell'avatar, sia per la scelta di skill e classi (all'incirca le classiche che abbiamo imparato a conoscere in anni di militanza fantasy).
Fatto questo, si potrà far parte di gruppi di quattro giocatori, in compagnia dei quali potremo affrontare diverse missioni, inserite in un buon numero di scenari brulicanti di mostri, in quello che potrebbe ricordare il sistema di gioco della fortunata serie Monster Hunter, dove si uniscono le qualità di tutti per abbattere un nemico troppo forte per un singolo eroe. Grazie a queste avventure, slegate dalla trama principale del gioco, saremo però in grado di venire in possesso di oggetti particolari e grosse quantità di moneta corrente del mondo di Balandor, anche mettendo in moto una rete di scambi con gli altri giocatori di tutto il mondo. Per comunicare, saranno disponibili sia la chat testuale che quella vocale, andando a delineare un progetto estremamente curato, nonostante la necessità di dover limitare il numero di giocatori presenti a partita, in nome della miglior resa dei server, evitando così lo spauracchio del lag.
Insomma, le carte da giocare per diventare una pietra miliare dei giochi di ruolo di nuova generazione, White Knight Chronicles, le ha tutte. Non ci rimane che attendere l'uscita europea di questo titolo che ha dato una scossa alle classifiche di vendita giapponesi. Restiamo in attesa di capire se la trama saprà evolversi in modo soddisfacente e se la caratterizzazione dei personaggi riuscirà a limare il desing non sempre ispiratissimo, mentre sale la curiosità di mettere la mani sul promettente sistema di combattimento che si delinea come uno dei più malleabili e soddisfacenti visti sino ad oggi. E voi, non vedete l'ora di scoprire se un sogno può diventare realtà?
White knight Chronicles
White knight Chronicles
Basterebbe il nome dei Level 5 per mantenere alta l'attenzione su qualsiasi progetto, senza voler poi nemmeno porre troppo l'accento sul fatto che, nel panorama attuale dei giochi disponibili per PlayStation 3, un gioco di ruolo di stampo giapponese é quanto di più atteso vi possa essere. E, a dispetto della trama un po' scontata e di alcuni protagonisti forse non troppo carismatici, White Knight Chronicles sembra avere tutti i numeri per entrare di diritto nella lista dei titoli più promettenti tra quelli in arrivo in occidente. Il sistema di combattimento action con buona dose di strategia pare giovarsi di elevata intelligenza artificiale sia per gli avversari che per i nostri alleati. Quanto mostrato sino ad oggi ostenta musica e grafica di primissimo ordine, anche considerando l'ampiezza del mondo ricostruito e le decine di ore di gioco promesse. Aggiungete l'imponente supporto multiplayer online offerto e, anche voi, avrete una schiera di buoni motivi per voler scoprire se White Knight Chronicles riuscirà a mantenere le promesse fatte, diventando un “must buy”.