Wolfenstein: The New Order
di
Europa, 1946.
Vi siete mai domandati cosa sarebbe successo se l'avanzata nazista in quel periodo fosse riuscita a concludere la guerra in suo favore, conquistando e distruggendo i paesi del popolo libero?
I ragazzi della Bethesda si. Ed il prodotto partorito da questa idea alternativa ci lascia pregustare (purtroppo solo con una demo) un avventura mozzafiato degna di essere giocata a fondo, permettendo ad un titolo conosciuto e rimasticato come Wolfenstein di ritornare in auge anche dopo un periodo relativamente lungo in cui non si era fatto sentire, se non tra voci di corridoio e qualche sussurro aleatorio. In questo nuovo capitolo, titolato per l'occasione The New Order (giustamente direi..) vestiremo nuovamente i panni del -a questo punto sfortunato- capitano BJ Blazkowicz, l'instancabile eroe di guerra americano che cercherà di ergersi come baluardo a difesa del mondo libero, così da sferrare una controffensiva al governo nazista reggente. L'unico modo, ahinoi, per concludere la guerra sarà terminare la vita del “cervello” delle operazioni nemiche, un tale di nome Deathshead (simpatico eh?!) che grazie ad il suo acuto ingegno ha ideato e costruito ciò che il Fuhrer aveva sempre desiderato, arsenali d'avanguardia e robot nazisti di distruzione di massa incapaci di essere fermati.
Riusciremo noi nell'impresa? Saremo in grado di riscrivere la storia?
Il gioco é ambientato nell'Europa degli anni 60, ed infatti tutta l'ambientazione che ci circonda ricrea fedelmente lo scenario di quel tempo, mostrandoci (anche in alcuni video) una Londra od una New York completamente trasformate dagli eventi, annettendo elementi nazisti un po' ovunque, così da sottolineare l'enorme differenza che sarebbe stata possibile solo in questo macabro universo alternativo.
Nella sessione di gioco che abbiamo testato con mano ci é stato possibile anzitutto ammirare la qualità grafica del titolo, che sembra non aver nulla da invidiare alle controparti FPS disponibili che a breve monteranno motori avanzati adatti alle console next-generation. Ciò che ci ha colpito, infatti, oltre all'ottimo dettaglio delle texture ad alta definizione (possibile grazie all'utilizzo del motore grafico ID Tech5), sono stati gli effetti di luce, caratteristico fondamento di un titolo volutamente incentrato in sessioni di gioco parecchio tenebrose (sicuramente adatte a trasmettere il giusto pathos al giocatore) ricreati piacevolmente a regola d'arte, lasciandoci i giusti tempi per abituare lo sguardo a luoghi (per il momento ne abbiamo potuti vedere proprio pochi) ricchi di elementi scenici di primordine, vista la presenza incessante di nemici, bocche di fuoco pronte a sparare su qualsiasi cosa respiri ed effetti dinamici (esplosioni e getti di sangue ad esempio) incredibilmente realistici come non mai.
Passiamo quindi a parlare del gameplay, in grado di rispecchiare piacevolmente le dinamiche fondamentali degli FPS, configurazioni incluse, ed in grado di trasportarci in una dimensione parallela fatta di armi all'ultimo grido (tecnologia e casino, mistura esplosiva) e proiettili praticamente ovunque, sinonimo della volontà dei ragazzi Bethesda di ricreare un ambiente ostile in grado di metterci in seria difficoltà, data la presenza continua di nemici distribuiti ovunque e macchine belliche decisamente ostiche da digerire.
Tale frenesia viene comunque incentivata dalle inter-dimensionali tasche di Blazkowicz, che meglio di una Mary Poppins, ci farà trasportare con noi non solo una quantità di proiettili degna dell'intera filmografia di Rambo, ma contemporaneamente un infinità di armi al nostro seguito, fornendoci inoltre l'abilità di poter imbracciare anche due armi contemporaneamente per fare fuoco in ogni dove senza pensare minimamente alle conseguenze.
Sarà certamente necessaria una certa destrezza nell'indirizzare le armi verso la direzione giusta, ma sappiate che il divertimento é stato incessante e ci ha tenuti incollati al PC per tutta la durata della sessione di gioco. A completare inoltre un quadro già ben pitturato non sono mancati elementi di esplorazione e gite fuoriporta, magari alla ricerca di qualche monile esoterico da collezionare, incrementando conseguentemente la longevità del titolo e la sempre più frequente ricerca di accontentare anche i puristi con una rosa di achievement certamente già pronta da sfornare.
Da attuali indiscrezioni, che in un certo qualmodo a me fanno anche piacere, sembra che Wolfenstein: The New Order non avrà una modalità multi-giocatore, ma ci permetterà di combattere i nazisti contando solo sulle forze dell'irreprensibile Blazko.
Attenzione comunque, perché la fine del 2013 arriva in un battito di ciglia, quindi non tarderanno ad arrivare nuove succose novità in merito al titolo.
Vi siete mai domandati cosa sarebbe successo se l'avanzata nazista in quel periodo fosse riuscita a concludere la guerra in suo favore, conquistando e distruggendo i paesi del popolo libero?
I ragazzi della Bethesda si. Ed il prodotto partorito da questa idea alternativa ci lascia pregustare (purtroppo solo con una demo) un avventura mozzafiato degna di essere giocata a fondo, permettendo ad un titolo conosciuto e rimasticato come Wolfenstein di ritornare in auge anche dopo un periodo relativamente lungo in cui non si era fatto sentire, se non tra voci di corridoio e qualche sussurro aleatorio. In questo nuovo capitolo, titolato per l'occasione The New Order (giustamente direi..) vestiremo nuovamente i panni del -a questo punto sfortunato- capitano BJ Blazkowicz, l'instancabile eroe di guerra americano che cercherà di ergersi come baluardo a difesa del mondo libero, così da sferrare una controffensiva al governo nazista reggente. L'unico modo, ahinoi, per concludere la guerra sarà terminare la vita del “cervello” delle operazioni nemiche, un tale di nome Deathshead (simpatico eh?!) che grazie ad il suo acuto ingegno ha ideato e costruito ciò che il Fuhrer aveva sempre desiderato, arsenali d'avanguardia e robot nazisti di distruzione di massa incapaci di essere fermati.
Riusciremo noi nell'impresa? Saremo in grado di riscrivere la storia?
Il gioco é ambientato nell'Europa degli anni 60, ed infatti tutta l'ambientazione che ci circonda ricrea fedelmente lo scenario di quel tempo, mostrandoci (anche in alcuni video) una Londra od una New York completamente trasformate dagli eventi, annettendo elementi nazisti un po' ovunque, così da sottolineare l'enorme differenza che sarebbe stata possibile solo in questo macabro universo alternativo.
Nella sessione di gioco che abbiamo testato con mano ci é stato possibile anzitutto ammirare la qualità grafica del titolo, che sembra non aver nulla da invidiare alle controparti FPS disponibili che a breve monteranno motori avanzati adatti alle console next-generation. Ciò che ci ha colpito, infatti, oltre all'ottimo dettaglio delle texture ad alta definizione (possibile grazie all'utilizzo del motore grafico ID Tech5), sono stati gli effetti di luce, caratteristico fondamento di un titolo volutamente incentrato in sessioni di gioco parecchio tenebrose (sicuramente adatte a trasmettere il giusto pathos al giocatore) ricreati piacevolmente a regola d'arte, lasciandoci i giusti tempi per abituare lo sguardo a luoghi (per il momento ne abbiamo potuti vedere proprio pochi) ricchi di elementi scenici di primordine, vista la presenza incessante di nemici, bocche di fuoco pronte a sparare su qualsiasi cosa respiri ed effetti dinamici (esplosioni e getti di sangue ad esempio) incredibilmente realistici come non mai.
Passiamo quindi a parlare del gameplay, in grado di rispecchiare piacevolmente le dinamiche fondamentali degli FPS, configurazioni incluse, ed in grado di trasportarci in una dimensione parallela fatta di armi all'ultimo grido (tecnologia e casino, mistura esplosiva) e proiettili praticamente ovunque, sinonimo della volontà dei ragazzi Bethesda di ricreare un ambiente ostile in grado di metterci in seria difficoltà, data la presenza continua di nemici distribuiti ovunque e macchine belliche decisamente ostiche da digerire.
Tale frenesia viene comunque incentivata dalle inter-dimensionali tasche di Blazkowicz, che meglio di una Mary Poppins, ci farà trasportare con noi non solo una quantità di proiettili degna dell'intera filmografia di Rambo, ma contemporaneamente un infinità di armi al nostro seguito, fornendoci inoltre l'abilità di poter imbracciare anche due armi contemporaneamente per fare fuoco in ogni dove senza pensare minimamente alle conseguenze.
Sarà certamente necessaria una certa destrezza nell'indirizzare le armi verso la direzione giusta, ma sappiate che il divertimento é stato incessante e ci ha tenuti incollati al PC per tutta la durata della sessione di gioco. A completare inoltre un quadro già ben pitturato non sono mancati elementi di esplorazione e gite fuoriporta, magari alla ricerca di qualche monile esoterico da collezionare, incrementando conseguentemente la longevità del titolo e la sempre più frequente ricerca di accontentare anche i puristi con una rosa di achievement certamente già pronta da sfornare.
Da attuali indiscrezioni, che in un certo qualmodo a me fanno anche piacere, sembra che Wolfenstein: The New Order non avrà una modalità multi-giocatore, ma ci permetterà di combattere i nazisti contando solo sulle forze dell'irreprensibile Blazko.
Attenzione comunque, perché la fine del 2013 arriva in un battito di ciglia, quindi non tarderanno ad arrivare nuove succose novità in merito al titolo.