World in Conflict: Soviet Assault

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Mamma li russi! Chi ha vissuto il periodo della Guerra Fredda, ricorda bene la crisi degli anni Ottanta, successiva all'invasione Sovietica dell'Afghanistan, quando si paventava da un giorno all'altro la possibilità di una “zampata” da Est, sferrata dall'orso sovietico che, con un sistema economico ormai prossimo al collasso, poteva ritrovarsi a corto di alternative pacifiche ad un'aggressione armata, tesa ad assicurarsi le ricchezze dell'Europa Occidentale. La storia c'insegna che, grazie alla “dottrina Reagan”, il crollo economico del Blocco sovietico venne accelerato e l'intero patto di Varsavia implose, disgregandosi definitivamente senza che venisse sparato un solo colpo di fucile tra i due schieramenti.

Le divisioni corazzate sovietiche dilagano nella pianura tedesca. Dawaji!
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Finalmente potremo sfruttare il potenziale dell'artiglieria da campagna sovietica
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L'A-10 Warthog, incubo di qualsiasi carrista del Patto di Varsavia
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Gli sviluppatori della Massive Entertainment, invece, hanno fondato la trama del capolavoro World in Conflict, conquistatosi un 9 pieno su queste pagine nel non troppo lontano ottobre 2007, su un'ipotesi ucronica alternativa. La campagna originale del gioco, infatti, ci vedeva alla testa delle forze Nato, impegnati nel tentativo di contrastare un'apparentemente inarrestabile (almeno all'inizio) offensiva dell'Armata Rossa attraverso l'Europa e finanche sul suolo statunitense. L'espansione Soviet Assault, in procinto di essere rilasciata in versione stand-alone così come in unico bundle con il titolo originale, consente come é facile intuire di calarsi in capo il berretto alla “bulgara” a tesa larga del comandante in capo delle forze sovietiche e cercare di stravolgere le sorti di un conflitto che gli analisti, da sempre, hanno dato per scontato (fatta salva la temuta opzione nucleare preventiva da parte dei russi) a favore degli alleati.

I ragazzi di Massive Entertainment, che si sono fatti le ossa sui titoli della serie Command & Conquer, ritagliandosi una porzione consistente nella storia gloriosa degli RTS, hanno scelto una formula innovativa, nello sviluppare quello che non é, in definitiva, solo un pacchetto aggiuntivo. Il risultato, a detta di Magnus Jansen, capo progetto di ME, può essere definito un add-in, più che un add-on. Proprio per questo SA viene rilasciato sia in versione stand-alone (anche scaricabile online), per chi già possiede il gioco base, sia in una nuova versione di WiC denominata Complete Edition che farà felice chi, all'epoca, se lo fece sfuggire.

Il modo migliore, infatti, per gustarsi le nuove missioni all'insegna della stella rossa, é rigiocare per intero tutta la campagna, alternando la visione dal punto di vista della Nato o del patto di Varsavia in pieno stile FPS (vedi Call of Duty). L'invito, ovviamente, vale anche per chi l'avesse già giocata, a suo tempo, e magari finita (così la finirete di dire che era corta!), approfittando dell'introduzione di un nuovo, più arduo, livello di difficoltà.

Da quel che siamo riusciti a sbirciare nella versione preview affidataci da Ubisoft, nuovo sponsor di Massive Entertainment al posto della storica Sierra (nel frattempo assorbita da Vivendi, successivamente fusasi con Activision), la ricetta dell'insalata “russa” é ricca e gustosa, e costituisce ben più di un semplice contorno gradevole per un prodotto che, già due anni fa, dettava legge nell'intero segmento e che, ancora oggi, si attesta su livelli d'eccellenza pressoché ineguagliati. La varietà delle nuove missioni si coniuga con l'impostazione “cinematografica” scelta dagli sviluppatori, condita quindi di una storia convincente, ancorché a tratti poco realistica, e con un doppiaggio gradevole e a tratti non privo di una marcata vena d'umorismo (in senso buono: chi ha detto che in guerra sono solo lacrime e sangue?).

La componente antiaerea é fondamentale, per garantire la difesa dei carri
La componente antiaerea é fondamentale, per garantire la difesa dei carri
Un controllo dal satellite del campo di battaglia per studiare il terreno...
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Le condizioni meteo e di luce possono influenzare le prestazioni e il risultato
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Stessa cosa dicasi per l'opzione di comando vocale, mutuata dal “rivale” EndWar che tuttavia, a quanto abbiamo potuto vedere, non riesce a spuntarla nel confronto contro WiC, nonostante la firma blasonata di Tom Clancy nel sottotitolo. Pur non avendo potuto provarla, vogliamo dare credito alle rassicurazioni di Jansen circa la corretta implementazione del riconoscimento delle lingue native, italiano compreso, che non ci costringerà ad “arrotondare” la nostra pronuncia abituale con un improbabile accento britannico. Vuol dire che attenderemo la versione retail per toglierci lo sfizio di scatenare un attacco nucleare tattico con poche semplici parole e, letteralmente, senza muovere un dito.

Dal punto di vista tecnico c'é poco da dire, rispetto a quanto da noi già annotato nella recensione del titolo originale, pubblicata su queste stesse pagine. La natura del pacco, che s'inserisce nel corpo della campagna originale allungandola di durata e integrando in essa le missioni della controparte sovietica, impedisce di fatto modifiche consistenti al motore grafico che resta lo sperimentato Havok 4, esoso in termini di hardware quanto eccellente sotto ogni altro profilo. Le modifiche maggiori, dal punto di vista tecnico, investono l'IA che, grazie alla possibilità di accedere al livello di difficoltà Very Hard, é stata finalmente dotata della possibilità di attivare cortine fumogene ed altri espedienti che faranno vedere i sorci verdi anche agli utenti veterani. Regalando loro, in questo modo, un pretesto irrinunciabile per rigiocare tutto il titolo daccapo.

L'espansione, com'era da aspettarci, aggiunge parecchio corpo anche alla componente multiplayer del titolo, visto che se n'é approfittato sia per aggiungere nuove mappe (tra tutte, le eccellenti Harvest, per i russi, e Pine Valley, che costringe il giocatore americano a combattere una battaglia meccanizzata in una ridente vallata alberata e tra le case di una tranquilla cittadina di provincia) a quelle previste dal gioco originale, sia per sistemare o migliorare parecchi aspetti del gioco online, rendendo per esempio immediatamente visibili I membri delle nostre liste di amici presenti sui server, o implementando una vera e propria Stanza della Guerra dalla quale é possibile essere informati in tempo reale sull'andamento degli eventi bellici, influenzati dall'evoluzione delle partite classificate. Nelle intenzioni degli sviluppatori c'é anche la più volte annunciata omologazione di un'unica community che non faccia distinzioni tra possessori del gioco originale e utenti della nuova versione completa di add-on.

La versione a nostre mani, ancora non definitiva, non ci ha consentito di confrontarci con la nuova rete “allargata” ma la sensazione é quella di un titolo che potrà beneficiare dell'espansione per concedersi una nuova giovinezza, in grado di regalare agli sviluppatori un successo, in termini di vendite e longevità, non inferiore a quello di fine 2007.
Un'ultima nota dolente, menzionata anche nel Commento qui sotto, la dedichiamo ai possessori di console Next-gen. La versione per Xbox360 e PS3, che avrebbe potuto sottrarre ben più di qualche boccata d'ossigeno a titoloni come Halo Wars, non si farà. Almeno per il momento...

Non solo Moderni T-80. L'Armata Rossa schiera anche molti vecchi T-55 e T-62
Non solo Moderni T-80. L'Armata Rossa schiera anche molti vecchi T-55 e T-62
Tiro indiretto per ammorbidire le difese avversarie, prima di attaccare
Tiro indiretto per ammorbidire le difese avversarie, prima di attaccare
Gli scenari sono sempre suggestivi e credibili.
Gli scenari sono sempre suggestivi e credibili.


World in Conflict: Soviet Assault

World in Conflict: Soviet Assault

Per una volta, I proprietari di console di ultima generazione devono restare a guardare. Quello che l'uscita dell'add-on dedicato all'Armata Rossa e alla campagna dal punto di vista sovietico consacra come miglior RTS degli ultimi anni, rimane per volere del team di sviluppo Massive Entertainment (quelli di Command & Conquer, e scusate se é poco!), migrati in Ubisoft per l'occasione, appannaggio esclusivo degli utenti PC. Inevitabile, direte voi, viste le specifiche hardware non certo low level richieste dal motore Havok 4 per dare il suo meglio con esplosioni, giochi di luce e particellari e texture fotorealistiche di paesaggio e mezzi sul campo. Dedicato a tutti quelli che avevano detto basta agli RTS. Questa versione full optional di WiC vi farà cambiare idea, garantito!

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