WRC 2: FIA World Rally Championship
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Dopo “un primo assaggio” non proprio all'altezza della situazione, l'italianissima Milestone e Black Bean ci riprovano con il nuovo con WRC: FIA World Racing Championship 2. La sfida? Migliorare l'esperienza di gioco offerta con il “vecchio” WRC, con un intervento a 360 in grado di assecondare, finalmente, le richieste di tutti gli amanti dell'ufficialissima “classe rally” di sponda FIA.
Parola d'ordine evoluzione
Nonostante l'estate e le relative vacanze, Milestone ci ha concesso l'opportunità di mettere le mani su una versione semi completa di WRC 2, in modo da comprendere nel migliore dei modi i passi avanti effettuati dal team di sviluppo in questo anno che ha separato il “vecchio” WRC da quello atteso nei negozi il prossimo mese di Ottobre.
Dal punto di vista prettamente contenutistico il gioco pare soddisfare appieno le esigenze dei puristi del rally, con un'impostazione che prevede ancora una volta accanto alla classiche opzioni Singolo Giocatore (Prova Singola, Rally Singolo, Campionato e Sfida a Tempo) Hot Seat (multigiocatore vecchio stile con gare a turni su una singola console), Multiplayer e Scuola Rally (pratico sistema tramite il quale apprendere i rudimenti del gioco), la ben più interessante “La Strada verso la WRC” (leggasi anche carriera comprensiva di passaggio attraverso le classi minori), che oltre a rappresentare il vero cuore pulsante del gioco per quanto concerne il singolo giocatore, consente di affrontare un'intera carriera rallystica nei panni del classico aspirante pilota di belle speranze.
Come ogni modalità carriera che si rispetti, anche in questa occasione sarà necessario partire dalle categorie minori per farsi le ossa e soprattutto un nome che possa attirare l'attenzione di sponsor e team di primissima fascia, operazione questa che rispetto al passato non potrà però prescindere dalla necessità di gestire nel migliore dei modi la crescita dell'intero team con il quale si é sotto contratto. A differenza di quanto avveniva nel precedente capitolo, in WRC 2 al giocatore é infatti richiesto di selezionare alcune fra le figure chiave della propria scuderia (ingegnere, co-pilota, meccanico specializzato, addetto allo sviluppo), e di “stimolarle a dovere” al solo scopo di ottenere preziosi consigli di guida e soprattutto gli sviluppi sotto il profilo meccanico / tecnico del proprio mezzo (o i mezzi) meccanico necessari, proprio come nella realtà, per emergere fra la moltitudine di piloti che aspirano a diventare il nuovo Sébastien Loeb del terzo millennio.
L'approccio di tipo manageriale proposto nella modalità La Strada verso la WRC rappresenta ovviamente solo uno dei nuovi aspetti presenti nel gioco, che rispetto al passato potrà altresì contare sulla presenza di regole e roster aggiornate alla stagione attualmente in corso, 100 stage (contro i precedenti 78) da affrontare in 25 differenti condizioni climatiche, 9 categorie motoristiche e 63 Team Ufficiali.
In pista
Che si tratti di una competizione della modalità Carriera o di una semplice gara singola, é in pista che il nuovo WRC mostra le differenze più sostanziali rispetto al suo predecessore. Del precedente capitolo é certamente rimasta la cura maniacale di Milestone nel cercare di proporre la simulazione perfetta, con un sistema di guida che al contrario di quanto accade in modalità servoassistita (praticamente un arcade vecchio stampo), con tutti gli aiuti disattivati difficilmente perdona. Aspetti quali durezza delle sospensioni, dimensioni dei freni, lunghezza dei rapporti, gomme e assetti assumono un ruolo praticamente fondamentale, specie considerando poi sia l'incisività degli effetti ambientali quali sole, pioggia, neve e ghiaccio che soprattutto l'attrito offerto dalle diverse tipologie di terreno (asfalto, sterrato e fango, neve e ghiaccio).
Completamente rinnovata é invece la gestione delle masse delle vetture, vero punto debole del precedente capitolo e finalmente più consono ad un gioco di rally degno di questo nome. Benché la versione di WRC 2 da noi testata non fosse ancora completa, é apparso evidente come il team di sviluppo abbia lavorato duramente nel tentativo di donare molto più peso alle macchine in pista, fatto questo che sembra aver comportato come diretto beneficio sia una decisa riduzione del classico “effetto pendolo” che una maggiore attinenza con la realtà di tutte le dinamiche legate al sistema auto/asfalto. Precisiamo fin d'ora che stando al codice in nostro possesso, sotto questo punto di vista il gioco é ancora ben lungi dall'essere perfetto, ma considerando il lavoro svolto finora, i passi in avanti sembrano essere stati fatti nella direzione più giusta.
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Tecnicamente parlando, per quanto non ancora ai livelli della concorrenza (DiRT su tutti), WRC: FIA World Racing Championship 2 si dimostra indubbiamente “più in palla” del suo fratello maggiore. E non é certo un caso, visto che lo stesso Davide Latina di Black Bean aveva confermato che viste le critiche sotto il profilo grafico del primo WRC, gran parte del lavoro di restyling del gioco (quantificato addirittura nel 70%) si sarebbe focalizzato proprio su questo aspetto. Dimenticatevi dunque le spoglie lande desolate viste nel suo predecessore. In WRC 2, infatti, c'é spazio per una maggiore cura sia delle auto che dei tracciati, finalmente più attinenti alla loro controparte reale nonché in linea con altre produzioni dello stesso genere. Più che discreta in tal senso sia la ricchezza poligonale delle location che dei diversi mezzi presenti nel gioco, in cui spiccano alcune “chicche” legate alla gestione dei danni che non potranno che far felici gli appassionati del genere. Buono anche il lavoro svolto sotto il profilo del sonoro (in tal senso da rimarcare la ritrovata precisione delle chiamate del co-pilota), così come la reattività dei comandi sia con il classico PAD che con il volante, mentre meno buona risulta ancora una volta la gestione delle collisioni con alcuni degli elementi (alberi, rocce) inseriti nel background.
In Sintesi
WRC 2 rappresenta senz'ombra di dubbio un evoluzione a 360 gradi del precedente capitolo firmato Milestone. I passi in avanti ci sono stati e le correzioni sono evidenti ed indubbiamente positive, ma restano tuttavia alcuni dubbi legati in particolare al sistema di guida (leggasi macchine forse ancora troppo leggere) che potrebbero incidere sulla futura valutazione del gioco. Va comunque detto che la build a nostra disposizione era decisamente incompleta, e che pertanto non possiamo sapere come sarà effettivamente il gioco che troveremo fra qualche mese nei negozi.
Parola d'ordine evoluzione
Nonostante l'estate e le relative vacanze, Milestone ci ha concesso l'opportunità di mettere le mani su una versione semi completa di WRC 2, in modo da comprendere nel migliore dei modi i passi avanti effettuati dal team di sviluppo in questo anno che ha separato il “vecchio” WRC da quello atteso nei negozi il prossimo mese di Ottobre.
Dal punto di vista prettamente contenutistico il gioco pare soddisfare appieno le esigenze dei puristi del rally, con un'impostazione che prevede ancora una volta accanto alla classiche opzioni Singolo Giocatore (Prova Singola, Rally Singolo, Campionato e Sfida a Tempo) Hot Seat (multigiocatore vecchio stile con gare a turni su una singola console), Multiplayer e Scuola Rally (pratico sistema tramite il quale apprendere i rudimenti del gioco), la ben più interessante “La Strada verso la WRC” (leggasi anche carriera comprensiva di passaggio attraverso le classi minori), che oltre a rappresentare il vero cuore pulsante del gioco per quanto concerne il singolo giocatore, consente di affrontare un'intera carriera rallystica nei panni del classico aspirante pilota di belle speranze.
Come ogni modalità carriera che si rispetti, anche in questa occasione sarà necessario partire dalle categorie minori per farsi le ossa e soprattutto un nome che possa attirare l'attenzione di sponsor e team di primissima fascia, operazione questa che rispetto al passato non potrà però prescindere dalla necessità di gestire nel migliore dei modi la crescita dell'intero team con il quale si é sotto contratto. A differenza di quanto avveniva nel precedente capitolo, in WRC 2 al giocatore é infatti richiesto di selezionare alcune fra le figure chiave della propria scuderia (ingegnere, co-pilota, meccanico specializzato, addetto allo sviluppo), e di “stimolarle a dovere” al solo scopo di ottenere preziosi consigli di guida e soprattutto gli sviluppi sotto il profilo meccanico / tecnico del proprio mezzo (o i mezzi) meccanico necessari, proprio come nella realtà, per emergere fra la moltitudine di piloti che aspirano a diventare il nuovo Sébastien Loeb del terzo millennio.
L'approccio di tipo manageriale proposto nella modalità La Strada verso la WRC rappresenta ovviamente solo uno dei nuovi aspetti presenti nel gioco, che rispetto al passato potrà altresì contare sulla presenza di regole e roster aggiornate alla stagione attualmente in corso, 100 stage (contro i precedenti 78) da affrontare in 25 differenti condizioni climatiche, 9 categorie motoristiche e 63 Team Ufficiali.
In pista
Che si tratti di una competizione della modalità Carriera o di una semplice gara singola, é in pista che il nuovo WRC mostra le differenze più sostanziali rispetto al suo predecessore. Del precedente capitolo é certamente rimasta la cura maniacale di Milestone nel cercare di proporre la simulazione perfetta, con un sistema di guida che al contrario di quanto accade in modalità servoassistita (praticamente un arcade vecchio stampo), con tutti gli aiuti disattivati difficilmente perdona. Aspetti quali durezza delle sospensioni, dimensioni dei freni, lunghezza dei rapporti, gomme e assetti assumono un ruolo praticamente fondamentale, specie considerando poi sia l'incisività degli effetti ambientali quali sole, pioggia, neve e ghiaccio che soprattutto l'attrito offerto dalle diverse tipologie di terreno (asfalto, sterrato e fango, neve e ghiaccio).
Completamente rinnovata é invece la gestione delle masse delle vetture, vero punto debole del precedente capitolo e finalmente più consono ad un gioco di rally degno di questo nome. Benché la versione di WRC 2 da noi testata non fosse ancora completa, é apparso evidente come il team di sviluppo abbia lavorato duramente nel tentativo di donare molto più peso alle macchine in pista, fatto questo che sembra aver comportato come diretto beneficio sia una decisa riduzione del classico “effetto pendolo” che una maggiore attinenza con la realtà di tutte le dinamiche legate al sistema auto/asfalto. Precisiamo fin d'ora che stando al codice in nostro possesso, sotto questo punto di vista il gioco é ancora ben lungi dall'essere perfetto, ma considerando il lavoro svolto finora, i passi in avanti sembrano essere stati fatti nella direzione più giusta.
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Tecnicamente parlando, per quanto non ancora ai livelli della concorrenza (DiRT su tutti), WRC: FIA World Racing Championship 2 si dimostra indubbiamente “più in palla” del suo fratello maggiore. E non é certo un caso, visto che lo stesso Davide Latina di Black Bean aveva confermato che viste le critiche sotto il profilo grafico del primo WRC, gran parte del lavoro di restyling del gioco (quantificato addirittura nel 70%) si sarebbe focalizzato proprio su questo aspetto. Dimenticatevi dunque le spoglie lande desolate viste nel suo predecessore. In WRC 2, infatti, c'é spazio per una maggiore cura sia delle auto che dei tracciati, finalmente più attinenti alla loro controparte reale nonché in linea con altre produzioni dello stesso genere. Più che discreta in tal senso sia la ricchezza poligonale delle location che dei diversi mezzi presenti nel gioco, in cui spiccano alcune “chicche” legate alla gestione dei danni che non potranno che far felici gli appassionati del genere. Buono anche il lavoro svolto sotto il profilo del sonoro (in tal senso da rimarcare la ritrovata precisione delle chiamate del co-pilota), così come la reattività dei comandi sia con il classico PAD che con il volante, mentre meno buona risulta ancora una volta la gestione delle collisioni con alcuni degli elementi (alberi, rocce) inseriti nel background.
In Sintesi
WRC 2 rappresenta senz'ombra di dubbio un evoluzione a 360 gradi del precedente capitolo firmato Milestone. I passi in avanti ci sono stati e le correzioni sono evidenti ed indubbiamente positive, ma restano tuttavia alcuni dubbi legati in particolare al sistema di guida (leggasi macchine forse ancora troppo leggere) che potrebbero incidere sulla futura valutazione del gioco. Va comunque detto che la build a nostra disposizione era decisamente incompleta, e che pertanto non possiamo sapere come sarà effettivamente il gioco che troveremo fra qualche mese nei negozi.