WTC World Touring Cars

Novembre millenovecentonovantasette: Toca Touring Car Championship esce sulla console grigia di casa Sony. Perplessità a causa del suo, allora, modello dei guida eccessivamente simulativo, dubbi irrisolti sulla lentezza dell'engine tridimensionale, colpevole di un frame rate non in linea con la qualità cosmetica e tecnica del titolo, e puro gaudio nell'animo dei piloti virtuali, esteti di competizioni simulative, impegnative e quanto più realistiche possibile. La rigorosità della trasposizione di tracciati e vetture, l'ausilio della licenza ufficiale del campionato Super Turismo inglese, livree ufficiali, brands a latere e perfetta atmosfera di gara giocarono un ruolo fondamentale per la consacrazione del titolo Codemasters nel gotha delle simulazioni automobilistiche su PlayStation. Titoli a quattro ruote che fino ad allora si contendevano lo scettro del genere furono relegati immancabilmente nel Valalla delle simulazioni automobilistiche in codici binari. Il secondo capitolo della serie mostrò al pubblico in attesa una maggiore nitidezza grafica, un dovuto aggiornamento temporale al nuovo campionato assieme a un sensibile aumento del frame rate. Il successo che riscosse Toca 2 e il conseguente numero di copie vendute incappo' nel ciclone allora denominato Gran Turismo, messo su da un certo Kazunori Yamauchi, a quanto pare grande patito di motori. Il resto é storia automobilistica a 32 bit

NON C'E' DUE SENZA TRE
Immancabile e puntuale seguito, annunciato sottovoce da rumori nel web e rare immagini di contorno a scarne prewiew, WTC World Touring Cars va ad estendere la "limitata" licenza britannica TOCA a competizioni mondiali, consentendo ora una scelta più ampia di marche e modelli, quadruplicata rispetto al predecessore. Modalità campionato, corsa unica con qualifiche, time trial e gara veloce per saltare a pié pari le burocrazie di partenza e configurazione del mezzo: queste le opzioni standard di gioco a cui il titolo ci metterà dinanzi. Gli scenari di gara saranno tracciati noti al mondo delle Super Turismo, partendo dall'ineluttabile Donington, dal serioso e noto Nurburgring, con i suoi repentini cambi di direzione, passando per le nipponiche Suzuka, immersa in un Luna Park e Sugo, circuito ondulato, colmo di salite, staccate e interminabili discese, fino ad arrivare a Laguna Seca di matrice yankee, con tanto di "cavatappi" o agli europei A1 Ring (conosciuto anche come Zeltveg), Brands Hatch e Silverstone in terra d'Albione, autentici mausolei della velocità