WTC World Touring Cars
di
Redazione
BMW, Mitsubishi, Subaru, Alfa Romeo (che scende in pista con la poderosa 156), Dodge, Ford Mustang o Audi TT: questo un piccolo anticipo del vasto parco auto che attende i piloti virtuali. Di sicuro non pleonastico é tornare a ribadire come i programmatori della Codemasters siano rivolti, con devozione assoluta, alla riproduzione e alla conversione in texture mappate di gingilli e finezze, che vanno dagli sponsor originali al design del mezzo, col solo intento di fondere alle emozioni della velocità e alla spettacolarità delle gare autentiche, la rigorosità di una perfetta corrispondenza con i referenti reali. Accorgimento, eluso inspiegabilmente in passato, é costituito dal razionale settaggio dei mezzi in uso, ora passabili di modifica in fatto di sospensioni (più dure per un assetto preciso o più morbide, adatte a terreni sconnessi), di barre anti-rollio, di differenti mescole di pneumatici, a seconda delle condizioni atmosferiche in cui ci cimenteremo sull'asfalto. Una minuziosa regolazione dei rapporti del cambio permetterà di ottenere elevate velocità di punta su lunghi rettilinei, scatti brucianti e rabbiosi tra le strette varianti o comunque di adeguare le prestazioni della vettura alla conformazione planimetrica dei tracciati. Regolazioni tuttavia abbozzate, ben distanti dalla complessità simulativa e telemetrica che presentava GT, ma che comunque faranno si che non rientri più nel campo delle utopie la possibilità di sentirsi oltre che piloti, o assi del volante che dir si voglia, collaudatori del proprio mezzo, con tanto di accorgimenti meccanici ed elettronici con i quali interagire nei box
TECNICAMENTE PARLANDO
Per quanto concerne il piano tecnico, le passate riserve in conto al motore grafico del prequel, giustificate da una palese e persistente lentezza di scrolling a minare la giocabilità del titolo, possono essere ora accantonate a ragion veduta (ovvero dopo un minuzioso test della beta giocabile a nostra disposizione): tutto sembra scorrere fluido e senza particolari intoppi, a una velocità sensibilmente maggiore rispetto a quanto accadeva in precedenza; l'asfalto che si delinea sotto le ruote dei bolidi é ora più definito, non più sgranato o formato da sgradevoli pixel in bella mostra. Bad clipping in segreto agguato, ancora stanato a causa della versione non definitiva del titolo, leggero e velato pop-up ad accompagnare strutture e costruzioni sullo sfondo, effetti grafici quali fiamme dagli scarichi, fumo o scintille causate dalla perdita di lamiere e paraurti. Questo il carico di lavoro che sopporterà con estrema dignità l'engine tridimensionale del gioco, ora visibilmente più solido e maturo
TECNICAMENTE PARLANDO
Per quanto concerne il piano tecnico, le passate riserve in conto al motore grafico del prequel, giustificate da una palese e persistente lentezza di scrolling a minare la giocabilità del titolo, possono essere ora accantonate a ragion veduta (ovvero dopo un minuzioso test della beta giocabile a nostra disposizione): tutto sembra scorrere fluido e senza particolari intoppi, a una velocità sensibilmente maggiore rispetto a quanto accadeva in precedenza; l'asfalto che si delinea sotto le ruote dei bolidi é ora più definito, non più sgranato o formato da sgradevoli pixel in bella mostra. Bad clipping in segreto agguato, ancora stanato a causa della versione non definitiva del titolo, leggero e velato pop-up ad accompagnare strutture e costruzioni sullo sfondo, effetti grafici quali fiamme dagli scarichi, fumo o scintille causate dalla perdita di lamiere e paraurti. Questo il carico di lavoro che sopporterà con estrema dignità l'engine tridimensionale del gioco, ora visibilmente più solido e maturo