X-Men Legends

di Antonio 'Treasure Hunter' Norfo
Di imminente uscita per il trio di console della presente generazione, X-Men Legends sembra presentarsi sotto venti di felice auspicio, essendo curato egregiamente sia sotto il profilo ludico, sia sotto quello narrativo.
Riguardo a quest'ultima caratteristica occorrerà ringraziare i "Man of Action": da questo nome deriva invero una buona fetta dell'appetibilità del gioco: è infatti il nome del gruppo che, garante di profonda conoscenza dell'intero universo Marvel e dintorni, ha plasmato l'intera sceneggiatura del titolo.
Ciò che ne deriva è su tutto una cura definibile maniacale per quanto concerne il rispetto e le citazioni dispensate ad un titolo che vuole e può indubbiamente ambire al miglior prodotto avente come protagonisti gli eroi-mutanti fra i più celebri dell'ambiente animazione-fumetti.
Ed è così, ad esempio, che al passeggiare per i dormitori della magione X (il quartiere generale dove compiere numerose azioni) seguirà la scoperta di veri e propri colpi di classe, con svariate curiosità e rivelazioni inerenti ai protagonisti della storia in questione (senza dimenticare, a tal proposito, gli artworks ed i comics disseminati nelle varie aree di gioco).
I personaggi gestibili, a proposito, saranno selezionabili fra un noto cast di esponenti X-Men: non mancheranno le sorprese, ma fra le sicurezze annoveriamo Wolverine, Ciclope, Storm, Jean Gray, Rouge, Nightcrawler, Gambit ed Iceman (giusto per fare i primi nomi acquisibili nell'avventura).


Suddiviso lungo una quindicina di livelli circa il nostro Action-Rpg (se così va chiamato) va a spalleggiare per similitudine ludica titoli del calibro di Gauntlet Legends o del più recente Champions of Norrath giacché si presenta strutturalmente come un titolo action avente elementi da gioco di ruolo e che fonda l'esplorazione sull'attraversamento di labirintiche locazioni.
Il suo sistema di combattimento è votato al genere Hack&Slash, con alcune combo che se effettuate (nella collaborazione fra più personaggi) causeranno logicamente maggiore efficacia nello sconfiggere le forze ostili.
Il party che affronterà l'attraversamento dei vari dungeons è composto da quattro membri di cui uno e direttamente controllato dal giocatore (nel caso si stia giocando in single player, s'intende) e i rimanenti tre sono invece affidati ad un'intelligenza artificiale a cui è possibile dare anche qualche consiglio strategico.
Qualora si disponga di assidui amici videogiocatori vien da sé che è largamente preferibile il loro aiuto a quello della CPU, evitando così qualsiasi manovalanza al fine di impedire che i nostri comprimari rimangano indietro e bloccati da qual che sia ostacolo architettonico o naturale.
La bellezza nel gestire un così poliedrico squadrone sta tutta nella sua varietà e versatilità. E' possibile anzitutto cambiare personaggio e fra i quattro su schermo e fra quelli rimasti alla magione; la scelta non sarà sempre basata sulle preferenze personali, ma avrà anche i suoi momenti ragionati laddove alcuni poteri saranno più che salvifici in determinate occasioni (senza considerare l'utilità di poter avere al contempo in party agilità, potenza, attacchi dalla distanza ecc).

Si pensi poi, ad esempio quanto potranno servire gli effetti curativi degli artigli di Wolverine, o quanto utile possa dimostrarsi il controllo di vento, fuoco e giaccio operato rispettivamente da Storm, Magma ed Iceman; il tutto, come intuibile, andrà anche ad influenzare in maniera più che positiva l'intero level design del titolo e l'abbattimento dei boss di turno.
Altre caratteristiche interessanti sono il potenziare le varie abilità ed il gestire l'esperienza guadagnata nel corso dei combattimenti, entrambe particolarità che donano non poca libertà alla "formazione" dei nostri supereroi (i quali crescono nella maniera da noi indicata e si avvalgono col tempo di sempre più potenti tecniche mutanti). A prendere esperienza inoltre non saranno i soli personaggi controllati dai joypad, ma verrà distribuita a tutti quanti (anche a quelli in "panchina") in maniera tale che il videogiocatore possa sempre sperimentare vari party senza dover inciampare nella debolezza di alcuni o nella forzata scelta dei più allenati.


Esteticamente sia sul piano del sonoro sia su quello grafico il titolo si dimostra più che discreto, senza strafare nella tecnica e nello splendore stilistico, ma presentando delle scelte che si presentano come congeniali al pacchetto finale. Se gli ambienti sono composti da "classici" poligoni, la texturizzazione che riveste i personaggi è infatti a base di Cel Shading, tecnica visiva che ormai (e giustamente) ha dimostrato di essere la più congeniale ai mondi di stampo fumettistico. Attendere la fatica Raven Software, in definitiva, non dovrebbe essere sola faccenda per appassionati e fanatici del noto brand a stelle e strisce. Di fatto il genere spiccatamente user friendly (condito inoltre da svariati colpi di classe a livello di personalizzazione e crescita degli X-men), la possibilità della modalità multigiocatore e la qualità globale del prodotto (che si presenta sopra la media comune) possono rappresentare più che un motivo per l'acquisto del titolo. Per quanti siano invece cresciuti a pane e Marvel un posto nella personale softeca va preparato sin d'ora; per tutto il resto, non mancate all'appuntamento con l'imminente recensione.