X-Men Mutant Academy
di
Redazione
Se personaggi e fondali del titolo Activision saranno interamente tridimensionali, altrettanto non si può dire del gameplay, che sarà comunque ancorato al classico schema del combattimento "in linea" (ovvero niente spostamenti in profondità) reso celebre dalla saga di Street Fighter. Il cast includerà ovviamente tutte le facce note viste negli anni sui comics originali, presentando al giocatore una scelta di 10 personaggi selezionabili sia tra le fila dei buoni (che poi diventano spesso i cattivi, almeno nella strampalata mitologia made in Marvel) che tra quelle dei cattivi. Nomi come Ciclope, Wolverine, Gambit e Tempesta sono conosciuti da chiunque bazzichi l'ambiente fumettistico americano da almeno un paio d'anni e proprio i legittimi proprietari di questi "nomi da battaglia" saranno le prime scelte del cast di X-Men: Mutant Academy. Le opzioni di gioco, aspetto importantissimo per un picchiaduro (ricordate le famose missioni di Soul Calibur?) si preannunciano abbastanza limitate, con solo una classica opzione arcade e una modalità Academy a dare il benvenuto al giocatore, almeno nella prima versione dimostrativa che mi é stato possibile visionare
L'Academy Mode, che fa (quasi) da sottotitolo al gioco, consiste nel "mandare a scuola" il proprio alter ego, addestrandolo nella famosa Stanza del Pericolo (non sappiamo cosa fumino alla Marvel prima di scegliere i nomi, ma é sicuramente qualcosa di pesantissimo) con l'aiuto dei preziosi insegnamenti del professore e mentore della squadra, Charles Xavier. Questa opzione sostituisce, in pratica, i tutorial visti nei classici picchiaduro 2D e 3D e ci dà la possibilità di sperimentare le tecniche di attacco/difesa più disparate senza il rischio inevitabile di prendere una sonora lezione dal computer. Anche sul fronte controlli c'é poco da segnalare, data la presenza dei classici 3 pugni e 3 calci introdotta anni fa proprio dai beat'em up di casa Capcom. Entrare in confidenza con poteri e movimenti del proprio personaggio é, quindi, una cosa molto veloce, dato che le super mosse, così come parecchi dei movimenti di corsa ed evasione, sono ripresi pari pari dai picchiaduro più conosciuti
L'Academy Mode, che fa (quasi) da sottotitolo al gioco, consiste nel "mandare a scuola" il proprio alter ego, addestrandolo nella famosa Stanza del Pericolo (non sappiamo cosa fumino alla Marvel prima di scegliere i nomi, ma é sicuramente qualcosa di pesantissimo) con l'aiuto dei preziosi insegnamenti del professore e mentore della squadra, Charles Xavier. Questa opzione sostituisce, in pratica, i tutorial visti nei classici picchiaduro 2D e 3D e ci dà la possibilità di sperimentare le tecniche di attacco/difesa più disparate senza il rischio inevitabile di prendere una sonora lezione dal computer. Anche sul fronte controlli c'é poco da segnalare, data la presenza dei classici 3 pugni e 3 calci introdotta anni fa proprio dai beat'em up di casa Capcom. Entrare in confidenza con poteri e movimenti del proprio personaggio é, quindi, una cosa molto veloce, dato che le super mosse, così come parecchi dei movimenti di corsa ed evasione, sono ripresi pari pari dai picchiaduro più conosciuti