XCOM

di Fabio Fundoni
Un mito che torna dal passato
Sebbene i novizi potrebbero non ricordare nulla a riguardo, il nome di XCOM é uno di quelli capaci di scatenare un misto di nostalgia ed emozioni in tutti i gamers che hanno avuto la fortuna di giocarne i vecchi episodi (diciamocelo pure, soprattutto i primi due). Pietra miliare della strategia, con importanti parti gestionali, XCOM metteva il giocatore al comando dell'omonima organizzazione, nata per difendere il pianeta Terra da una violentissima invasione aliena. Con lo scorrere del tempo il brand ha perso smalto, arrivando ad avere persino un'incarnazione dedicata alle battaglie spaziali su astronavi. Con il passaggio dei diritti della saga in mano alla prolifica 2K Games si é tornati a parlare di questo glorioso marchio, anche se la strada che riporterà a combattere nelle fila dell'XCOM non é decisamente come la ricordavamo.



Come tanti altri titoli ripresi dal passato, anche questo deve vedersela sin dalle radici del concept con le nuove mode di gameplay, ormai sempre più spesso vicine agli sparatutto in prima persona. Ed é così che XCOM si rinnova, cercando però di mantenere un buon numero di riferimenti a legarlo con l'antica gloria. Il lavoro é stato messo nelle mani degli studi Marin, visti all'opera con il recente BioShock 2, questa volta impegnati unicamente su PC e Xbox 360. Forse con un occhio alle ambientazioni tanto care a Rapture, il gioco é stato concepito in una realtà alternativa immersa nei cari vecchi anni '50 dove il nostro mondo, sull'onda positiva del boom economico, deve da un momento all'altro fare i conti con una terribile invasione aliena.

Mostri spaziali che, apparentemente senza motivo, sembrano avere come unico scopo quello di distruggere tutto ciò che gli si para davanti. Per quel che é stato svelato, ci troveremo ad affrontare alcuni alieni “minori” formati da masse di fluido nero e altri più grossi simili a monoliti capaci di polverizzare qualsiasi cosa con un potentissimo raggio. Insomma, non c'é proprio di che stare allegri, anche perché il nostro compito sarà quello di impersonare un agente dell'FBI assegnato alla sezione XCOM col compito di rispondere alle chiamate d'aiuto che arriveranno alla centrale. Se in passato il nostro impiego era quello di gestire e proteggere zone di tutto il mondo, sembra che ora dovremo “accontentarci” di fare strage di alieni nel Nord America.

Il gameplay che verrà
Sostanzialmente il gameplay di questa nuova avventura si baserà su due sezioni ben delimitate, una gestionale, dove dovremo decidere come armare noi e i nostri compagni, con quindi una traccia di strategia, l'altra di pura azione, dove entreremo in ballo andando appunto in aiuto di chi ci avrà mandato le varie richieste. Oltre a fare fuori un po' di alieni dovremo anche occuparci di fotografare le loro armi, in modo da tornare alla base e studiarne la tecnologia. D'altro canto le armi degli anni '50 non erano certo quelle odierne, quindi sperare di abbattere un feroce invasore con un normale fucile non é consigliabile, soprattutto quando i nemici cresceranno in numero. Talvolta, se ci si dovesse parare davanti una situazione troppo complicata, sarà persino auspicabile cercare solo di acquisire informazioni per tornare al quartier generale e magari riprovare la missione in un secondo momento, una volta imbracciato una scintillante arma appena ricostruita dai nostri scienziati.

A farci compagnia nelle nostre scorribande ci sarà una squadra addestrata, ma anche in questo caso sarà bene fare in modo, nei momenti di gestione, di armali ed equipaggiarli con oggetti in grado di renderli utili sul campo, in modo da non utilizzarli come semplice carne da macello. La battaglia in se stessa é naturalmente del tutto simile a quella di tutti gli altri FPS, dove però dovremo fiaccare la resistenza di ogni singolo nemico per poi colpirlo nel suo nucleo, pena un semplice stordimento e repentino recupero delle forse che lo renderanno nuovamente pericolo e pronto ad attaccare qualsiasi umano in vista.




I video mostrati hanno sottolineato come molto spesso dovremo fare i conti con veri e propri attacchi in corso, questo significa che potremmo trovare cadaveri di persone già passate sotto le attenzioni aliene, oppure assistere ad assalti in diretta. In questi momenti sarà necessario mantenere il sangue freddo e mirare all'invasore... a patto che non si voglia involontariamente aiutarlo nello sterminio della nostra stessa razza! Oltre alle armi da fuoco avremo a disposizione altri elementi utili, come ad esempio degli esplosivi di fattura extraterrestre che si autoricaricheranno a contatto con la stessa melma nera di cui i nostri nemici sono composti e, senza alcun dubbio, nei prossimi mesi verrà svelato un ulteriore armamentario di tutto rispetto. Anzi, se fosse rispettata la tradizione della saga, gli oggetti creabili in laboratorio dovrebbero essere decisamente in gran numero, ma questo potrà dircelo solo il tempo.

Mamma guarda... un disco volante!
La strada scelta per rappresentare un'ambientazione con lo stile degli anni '50 passa attraverso diversi fattori. In primo luogo naturalmente si parla di un motore grafico capace di gestire tutti gli elementi a schermo senza avere rallentamenti di sorta, cosa che i Marin hanno dimostrato di saper fare con Bioshock 2, dove si era utilizzato l'ottimo Unreal Engine in versione 2,5. Sebbene non sia ancora stato svelato quello scelto per XCOM, é molto probabile che la decisione sia caduta sulla terza edizione dello stesso engine, ma l'informazione verrà rivelata solo nei prossimi mesi. Quello che si può già vedere é una discreta cura nel ricreare i particolari specifici dell'epoca, come automobili, vestiti e arredamenti degli interni, dove spicca uno squisito gusto retrò.

Tra le varie scelte di stile compiute si fa notare il ricreare le figure umane dotandole di alcuni elementi leggermente estremizzati, vedi ad esempio tratti somatici e posture “spigolose”, figlie comunque della moda del periodo ricreato. La scelta sembra azzeccata, e siamo estremamente curiosi di avere per le mani ulteriore materiale per comprendere tutto il resto che il gioco potrà offrire. Anche perché il team durante la fiera é stato abbastanza avaro di informazioni, al punto che non é stato nemmeno svelato se il gioco avrà un comparto multiplayer. Sebbene attualmente sia confermato quindi solo quello in singolo, ammettiamo che la formula della squadra che si reca a sventare la minaccia aliena si presta particolarmente ad un gioco in cooperativa, insomma sperare in proposito ci sembra abbastanza sensato e realistico.

Se il nuovo modo di concepire il mondo di XCOM dovesse centrare il segno, siamo certi che una delle saghe più fascinose degli scorsi anni riuscirebbe nuovamente a trovare terreno fertile nei cuori dei giocatori, ma ci sono ancora tantissimi punti su cui fare chiarezza. Passiamo la palla allo studio Marin a cui spetta il difficile compito, sperando in un connubio ben bilanciato tra le meccaniche sparatutto in prima persona e la gestione della tecnologia e delle squadre d'assalto. Gli alieni sbarcheranno sul nostro pianeta il prossimo anno, cerchiamo di accoglierli nel modo più... “caloroso” possibile!