XCOM: Enemy Unknown

di Simone Rampazzi
Una profonda, quanto pragmatica, citazione apre i battenti di questa nuova offerta videoludica. Gli alieni esistono? Beh, se il sopracitato Arthur sembra quasi “sperarlo”, noi potremmo cominciare una di quelle conversazioni infinite basata su prove, controprove e chi più ne ha più ne metta, ma lungi da noi uscire troppo fuori tema (o almeno in questo articolo cercheremo di non farlo). Fatto sta che l'accoppiata Firaxis / 2K Games sembra crederci, visto che RI-propone un gioco dai contorni preoccupanti basato su un'idea del lontano 1994, anno in cui la Mythos Games pubblicava il ben conosciuto (sicuramente per i cultori del genere) UFO: Enemy Unknown.

Ad oggi, a seguito di un incursione aliena decisamente poco pacifica (non sperate di trovare E.T. che vuole telefonare a casa insomma), indosseremo nuovamente la divisa del Comandante alla guida dell'ultimo baluardo a difesa della terra, ovvero un organizzazione segreta chiamata XCOM. Entreremo in azione sin dai primi momenti di gioco, visto che verremo letteralmente catapultati in quel di Monaco per svolgere delle indagini in una delle prime zone prese di mira dal team alieno che, tramite delle interessanti capsule incubatrici, secernono un gas dal colore verde cangiante, bellissimo a vedersi ma letale alla prima sniffata (fumare fa male ragazzi, ricordatevelo!).



Per fronteggiare quindi una minaccia così pericolosa, manderemo un esercito .. giusto?! Ma cosa mi dici mai, direbbe il topolone! Ci dovremo affidare alle abili mani di soli quattro, sottolineo quattro, uomini per missione, con l'unico scopo di fermare questi invasori sconosciuti. Basteranno?! Queste dipende solo da noi!

Graficamente il gioco si presenta accattivante, semplice ed intuitivo. Sin dall'inizio un interessante e completo tutorial ci mette a nostro agio, cercando di farci familiarizzare con un sistema di gioco un po' più particolare basato interamente sulla strategia a turni. Per spezzare quello che potrebbe risultare un ritmo troppo lento, alcune cutscene ci regalano dei momenti un po' più veloci, legati magari a delle scene di assalto (sfondare una finestra per entrare in un edificio, sfondare una porta, etc). I fondali sono curatissimi, le scene terribilmente reali, con edifici distrutti, macchine parcheggiate o elementi extra, tutti sapientemente posizionati per rendere le scenografie il più veritiere possibili. Il gioco cerca di rendere semplice un sistema gestionale tecnicamente molto elaborato.

Ogni personaggio si muove a turni, per un totale di due mosse (dipendenti ovviamente dalla nostra scelta tattica) che verranno evidenziati da due bandiere sopra l'unità. L'area di percorrenza del medesimo personaggio é evidenziata da una linea con bordi luminosi, la prima di un blu elettrico, per un turno che possa prevedere oltre al movimento anche una mossa, la seconda tendente al giallo per un movimento unico verso una zona più lontana.





Alcune caselle su cui ci sposteremo ci possono offrire una copertura (mostrataci da uno scudo), utilissima informazione che ci permetterà di sopravvivere nei vari livelli che dovremo affrontare durante il corso delle nostre imprese. Un interessante sistema gestionale ci fa anche approfondire tutta una “customizzazione” dei personaggi, che potremo modificare sia nel fisico che nelle abilità. Le mappe sono perfette in termini di dimensioni, difatti ci é risultato estremamente piacevole affrontare più missioni in una stessa sessione di gioco, anche se lo stile del medesimo non rientra proprio nel “mio” genere.

Oltre alla parte “action” (se così possiamo definirla) il gioco ci propone tutta una parte “burocratica” inerente la completa gestione del nostro covo segreto. Dovremo quindi avere a che fare con il nostro team di ricerca, guidate da un'incantevole pulzella, sicuramente più gradevole del capo della zona strumenti e sviluppo (un vecchietto calvo..ragazzi anche l'occhio vuole la sua parte) oltre al già conosciuto Bradford, l'uomo cuffia che guiderà le nostre incursioni nel globo dalla sala tattica. Preparate quindi il portafoglio, visto che dovremo gestire anche la parte economica del sito e cercare quindi di non andare sotto finanziamenti, perché si sa che i soldini muovono tutto, soprattutto in tempo di guerra.

Per quanto riguarda invece il multigiocatore, la fase iniziale ci é sembrata un po' restrittiva ma allo stesso tempo interessante, visto che prima di cominciare una battaglia dovremo scegliere le nostre unità rispettando un valore massimo di punti, che non può essere superato. Ogni unità ha un costo ovviamente, che aumenterà a secondo della potenza della medesima. Scelto quindi un team iniziale, potremo cominciare la partita. Abbiamo provato varie configurazioni e per i puristi o amanti del genere sarà interessante provare e riprovare fin quando troverete la giusta combinazione (ovviamente per voi in termini di stile di gioco).

Cos'altro dire?! Aspettiamo con ansia che il titolo diventi disponibile per l'acquisto, e consigliamo vivamente agli amanti del genere di fare una capatina tra gli XCOM e fronteggiare questa nuova minaccia extraterrestre.