Yakuza 6: The Song of Life

Annunciato durante il Tokio Game Show 2015, Yakuza 6: The Song of Life rappresenta a tutti gli effetti la chiusura dell'arco narrativo dedicato al vero, grande protagonista di questa saga: Kazuma Kiryu. A distanza di un po' di mesi dall'uscita giapponese, Deep Silver ha deciso di portare in Europa anche questo sesto capitolo, forte dell'ottimo riscontro che sia Yakuza 0 prima, quanto Yakuza: Kiwami poi, hanno avuto sul grande pubblico. Abbiamo passato qualche ora in compagnia della versione europea del titolo, e siamo pronti a raccontarvi qualche piccolo dettaglio riguardante questa conversione.

Si torna a Kamurocho

Yakuza 6 parte con una lunghissima serie di filmati. Il pad, di fatto, si inizia a toccarlo dopo circa mezz'ora da quando si è premuto start la prima volta. Sebbene la serie non ha mai fatto segreto dell'enorme quantità di cut scene e scene di intermezzo, un'introduzione così imponente è stata necessaria per acclimatare i nuovi giocatori che potrebbero non aver giocato i precedenti capitoli della saga. Con questi filmati una piccola infarinatura delle vicende sarà invece servita come portata principale, in modo da poter capire meglio la natura dei personaggi e l'evoluzione di alcune vicende.

Noi vestiremo nuovamente i panni di Kazuma, questa volta - almeno inizialmente - impegnato a trovare la scomparsa Haruka (che ha deciso di lasciare la carriera da Idol). La misteriosa scomparsa della ragazza porterà il nostro protagonista a calpestare nuovamente le strade di Kamurocho, quartiere fittizio ma che si ispira palesemente a quello di Kabukichō, che si trova realmente nella capitale giapponese, ed è quasi interamente gestito dalla Yakuza.

In termini puramente narrativi non possiamo e non vogliamo dirvi molto di più. Quello che possiamo tuttavia aggiungere riguarda il ritorno di alcuni personaggi cardine della serie, della mafia cinese e di un nuovo mistero personaggio chiamato Toru Hirose, interpretato dal grande attore giapponese Takeshi Kitano.

Ovviamente, rispetto a quanto visto nei precedenti capitoli usciti su suolo italico, questo sesto episodio porta in dote una discreta quantità di novità, sia in termini meramente contenutistici, quanto in quelli tecnici e di gameplay. Di fatto Yakuza 6 è un titolo più bello da vedere, con un gameplay - soprattutto nei momenti di combattimento - molto più fluido e interattivo. Ad una struttura piuttosto classica e distinguibile da tutti i fan, gli sviluppatori hanno aggiunto una nuova modalità chiamata Ultimate Hit Mode, una situazione in cui è possibile fare molto più danno dei normali pugni e calci.

A questo si aggiunge una maggiore interazione con gli oggetti circostanti, ma soprattutto una quantità di cose da fare rinnovata e ampliata. Mini giochi che servono non solo a spezzare il ritmo dell'avventura, ma anche e soprattutto per rendere ancora più vivo e credibile il quartiere di Kamurocho. Bar di incontri, video chat, karaoke e molto altro saranno sempre a disposizione del giocatore, così come i Sega World, all'interno dei quali è possibile giocare ad una versione completa (con tanto di secondo giocatore) di Virtua Fighter 5! A questo si aggiungo poi svariati grandi classici come ad esempio Puyo Puyo.

Infine è bene sottolineare che il gioco è localizzato in lingua inglese per quanto riguarda i sottotitoli e, come da tradizione, non ci sarà nessuno tipo di possibilità di vedere i sottotitoli nel nostro idioma. Niente di particolarmente tragico: la storia scorre ed è comprensibile, tuttavia una discreta conoscenza della lingua della Regina è richiesta.

Yakuza 6: The Song of Life vedrà la luce sui nostri scaffali a partire dal prossimo 17 aprile su PS4, noi di Gamesurf vi invitiamo a restare sintonizzati sulle nostre pagine per seguire tutti gli aggiornamenti sul gioco in avvicinamento alla recensione, ma soprattutto: a visitare lo store di Playstation a partire dal prossimo 27 febbraio; in quella data SEGA rilascerà una demo del gioco e i relativi progressi fatti al suo interno, potranno essere trasferiti nella versione finale.