Yakuza: Dead Souls

Con la serie di Yakuza, SEGA é riuscita a riproporsi autorevolmente sul panorama videoludico, soprattutto considerando il fatto che ai tempi della pubblicazione del primo episodio su PS2 la Software House non navigava affatto in acque tranquille. Ora, dopo quattro capitoli “ufficiali” e alcuni spin-off, la serie é considerata uno dei cavalli di battaglia della casa di Sonic, nonché un ottimo brand che può virtualmente continuare a regalare capitoli, storie e personaggi ai fan. Ma abbiam parlato di spin-off, e non a caso, perché abbiamo potuto dare una prima veloce occhiata a Dead Souls, per l'appunto secondo titolo “legato” alla saga, ma anche il primo a uscire dai confini del Giappone (e chissà che non spiani la strada al suggestivo Kenzan).

Primo personaggio: Shun Akiyama, da Yakuza 4
Primo personaggio: Shun Akiyama, da Yakuza 4
Secondo personaggio: Goro Majima, finalmente giocabile
Secondo personaggio: Goro Majima, finalmente giocabile
Terzo personaggio: Ryuji Goda antepone il cyberpunk agli zombie
Terzo personaggio: Ryuji Goda antepone il cyberpunk agli zombie


Yakuza Dead Souls si svolge nell'anno 2011, vale a dire un anno dopo gli eventi narrati in Yakuza 4, e presenta uno scenario surreale che definire “commerciale” é quantomeno limitativo: il celebre quartiere fittizio di Kamurocho, palcoscenico di tutti i capitoli della saga, si ritrova ad essere teatro della più becera e cinematografica invasione di zombie che si possa concepire in una pellicola di serie B - quelle, insomma, che ogni amante del trash che si rispetti non vede l'ora di vivere, perlomeno in modo virtuale.

Chi potrà essere chiamato a risolvere la situazione? Semplice: prendete quattro moschettieri del mondo di Yakuza e equipaggiateli con la potenza di fuoco adeguata per trasformare le torme di morti-viventi in morti-e-basta. Il gioco é diviso in “parti”, ed esattamente come Yakuza4 ciascuna di queste avrà come protagonista uno dei quattro, nell'ordine Shun Akiyama, Goro Majima, Ryuji Goda e Kazuma Kiryu (il meglio viene sempre alla fine). Ciascuno di questi avrà ovviamente i propri motivi per affrontare l'esercito dei barcollanti, oltre ovviamente all'istinto di sopravvivenza.
Il gioco cerca di fondere in sé elementi classici del brand e novità legate alla meccanica degli zombie: la città é suddivisa in zone “libere” dove la vita prosegue su per giù in maniera normale e zone “in quarantena” - che col proseguo della storia cresceranno sempre di più - dove ovviamente i sopravvissuti cercano di evitare di diventare Zombie a propria volta.



Quarto personaggio: se non sapete chi é, non sapete cosa sia la serie Yakuza
Quarto personaggio: se non sapete chi é, non sapete cosa sia la serie Yakuza
Haruka, perché in un modo o nell'altro devi finire sempre nei guai?
Haruka, perché in un modo o nell'altro devi finire sempre nei guai?
Le forze di difesa sono insufficienti per gli zombie di Kamurocho
Le forze di difesa sono insufficienti per gli zombie di Kamurocho


In linea di massima la zona libera sarà utilizzata per le meccaniche di free-roaming del gioco: potrete infatti girare per negozi, parlare con la gente, accettare quest secondarie o dedicarvi ai numerosi mini-giochi come golf, bowling, pesca, biliardo, freccette, karaoke - nonché corteggiare le ragazze delle case d'appuntamento.
A differenza del classico Yakuza, nella zona libera non vi capiterà mai di affrontare nemici: il sistema di combattimento “tradizionale” é stato infatti rimosso e sostituito con uno sparatutto arcade destinato esclusivamente al massacro degli Zombi, come vedremo tra breve. Potrete entrare nella zona di Quarantena in due modi: seguendo la trama principale, o attraverso alcuni specifici accessi: nel primo caso, ovviamente, sarete impegnati a perseguire gli obiettivi postivi dalla storia, mentre nel secondo potrete sbizzarrirvi a impallinare zombie per quanto tempo volete, nonché dedicarvi ad attività collaterali quali il recupero dei sopravvissuti, la raccolta di oggetti per l'upgrade delle armi, o anche semplicemente l'accumulo di esperienza.

Il sistema di combattimento, s'é detto, sacrifica lo storico corpo-a-corpo di Yakuza in favore di uno sparattutto arcade, ancora una volta evidentemente ispirato agli horror-movie: avrete a disposizione un singolo tasto di fuoco, e il personaggio prenderà automaticamente di mira il nemico più vicino nella direzione verso cui é rivolto. Volendo potrete passare ad una inquadratura semi-soggettiva che permetterà di spostarvi lateralmente mantenendo la mira fissa, oppure ancora passare a una semi-soggettiva ancora più stretta in cui comparirà il mirino e dovrete scegliere manualmente il bersaglio.



Sollevano persino un carro armato
Sollevano persino un carro armato
Una pratica e notevole potenza di fuoco
Una pratica e notevole potenza di fuoco
Una telefonata che sveglierà il Drago dal suo torpore
Una telefonata che sveglierà il Drago dal suo torpore


Potrete comunque raccogliere (o trasportare in inventario) armi da mischia, ma queste si romperanno dopo alcuni usi, a seconda della loro natura. Le armi da fuoco invece non soffriranno l'usura, ed alcune di queste avranno addirittura una dotazione illimitata di proiettili - per esempio le pistole di Shun Akiyama: per tutte le altre, le munizioni andranno raccolte e trasportate, andando ad occupare spazio nell'apposito inventario. Le armi potranno essere associate ad un tasto di cambio rapido in modo da averne fino a 4 a disposizione durante la battaglia, nonché potenziate mediante le apposite officine.

La storica “barra del focus” é stata sostituita con una “barra del cecchinaggio” (Snipe), che si riempie ammazzando nemici, ma si svuota anche solo ricevendo botte. Quando supera la soglia specificata, però, permette di effettuare degli attacchi “scenografici” contro elementi particolari, come ad esempio idranti, bocchettoni di benzina, strutture cadenti, barili infiammabili, armadietti elettrici e così via: va da sé che mettere a segno un colpo Snipe permette di infliggere danni notevoli ai nemici su una vasta area. Talvolta avrete anche un gregario a darvi supporto: questo significherà maggiore potenza di fuoco e mosse di coppia, ma anche la responsabilità di tenere l'alleato in forze.

Nelle fasi di gioco legate agli zombi, siano esse la quest principale o missioni secondarie, riceveremo anche delle valutazioni, legate al tempo, ai danni ricevuti, al numero di colpi in testa, alle uccisioni con lo Snipe e così via. Tutti i punti accumulati, anche normalmente, andranno a determinare il livello del personaggio e forniranno dei punti-upgrade necessari per ottenere nuovi slot-equipaggiamento o bonus vari. Anche i gregari accumuleranno esperienza, e potranno equipaggiare fino a due abilità speciali, da noi selezionabili tra quelle sbloccate in questo modo.

Un'ultima notazione: al momento attuale, il gioco offre lo stesso livello di traduzione degli ultimi due capitoli ufficiali, vale a dire dialoghi in Giapponese coi sottotitoli in Inglese. Difficilmente contiamo di trovare nel prodotto finale una traduzione capillare, ma la speranza é l'ultima a morire - anche durante un'invasione di Zombie. Il gioco sembra insomma intenzionato a confermare quanto ha continuamente promesso, ossia di essere “Yakuza con gli Zombie”: una storia narrata coi classici tempi e modi in un mondo aperto zeppo di sotto-quest e di mini giochi, ma tanti non-morti da impallinare anziché banditi da picchiare. Il prodotto finito sarà sugli scaffali il 16 di Marzo: fino ad allora, stay tuned!

I vertici del clan Toyo dovranno affrontare una crisi che nessuno avrebbe mai potuto prevedere
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Secondo personaggio: Goro Majima, finalmente giocabile
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Primo personaggio: Shun Akiyama, da Yakuza 4
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Yakuza: Dead Souls

Yakuza: Dead Souls

Yakuza: Dead Souls sembra proprio voler applicare il classico concept narrativo e free-roaming di Yakuza ad uno sparatutto arcade in cui il massacro degli zombie é all'ordine del giorno. La molteplicità delle missioni secondarie e dei sotto-giochi é come sempre il succoso contorno di un'esperienza di gioco più specifica, ma non mancano interessanti commistioni. Il 16 Marzo é dietro l'angolo.

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