Yoshi's New Island
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Dopo sette lunghissimi anni di assenza torna finalmente sull'ammiraglia portatile di Nintendo la serie Yoshi's Island. Un brand che negli anni ha saputo regalare esperienze diametralmente opposte a quelle dei grandi classici, e che proprio per questo motivo, ha saputo ritagliarsi un piccolo spazio nel cuore degli esigenti fan della grande N. Grazie a Nintendo abbiamo potuto mettere mano ad una versione preliminare del gioco, ed in questo articolo vi parliamo delle nostre prime impressioni.
Un draghetto tuttofare
Yoshi's New Island, senza alcun dubbio, continua sulla linea fissata da Nintendo che prevede per molti dei suoi brand, semplici update per quel che riguarda la giocabilità. Tuttavia, nonostante ormai non sia più un'eventualità cosi rara, molte perplessità erano nate nel momento in cui si era deciso di affidare il lavoro ad uno studio di sviluppo esterno, i ragazzi di Arzest. Le prime ore di gioco, ci hanno però confermato che gli sviluppatori stanno lavorando nella giusta direzione, cosa che tutti i fan di Yoshi non faranno fatica ad apprezzare.
Non potendovi parlare della storia - ma la potete facilmente intuire - affidiamo a questo articolo il compito di illustrarvi quelli che saranno i tratti distintivi di questo capitolo.In linea generale, guardando l'aspetto puramente ludico, ci troviamo davanti ad un gioco che attinge a piene mani dalla tradizione della serie, cercando - come detto - solo in minima parte di elaborare e modificare il gameplay.
Ci troveremo cosi tra le mani un platform game bidimensionale che, a differenza di altri titoli Nintendo, in cui tempismo e prontezza di riflessi sono alla base dell'esperienza di gioco, si concentra principalmente sulla componente esplorativa. Sfruttando l'abilità di Yoshi che permette di ingoiare e trasformare in uova/proiettile i nemici, all'interno dei vari mondi di gioco dovremo andare alla ricerca di oggetti utili a completare il livello al 100%. Per i fan storici della saga, molti di questi non saranno una novità, avremo infatti: 5 fiori, 20 stelle rosse e 30 stelline che aumenteranno il tempo che potremo passare senza avere Baby Mario sulla nostra groppa. Ancora una volta sarà il piccolo Mario a fare la differenza sulla riuscita o meno del livello di gioco. Come tradizione vuole, il nostro compito sarà quello di portalo in salvo attraverso i vari stage.
A rendere leggermente più “complessi” i livelli ci penserà la nuova caratteristica inserita per l'occasione dagli sviluppatori. Il nostro Yoshi sarà infatti in grado di ingoiare nemici giganti e di conseguenza produrre uova extralarge. Quest'ultime, avranno la particolarità di distruggere tutto quello che incontreranno su schermo, aprendo cosi nuovi passaggi o dando al giocatore la possibilità di scoprire oggetti altrimenti segreti.
La costruzione dei mondi di gioco é quella classica, con una serie di isole che al loro interno conterranno un certo numero di livelli e l'immancabile boss fight. Sotto l'aspetto della difficoltà ci troviamo sicuramente davanti ad un gioco più user friendly, se confrontato ad altri giochi come quelli della serie Donkey Kong, anche se gradualmente il grado di sfida tenderà a salire. Solamente la recensione potrà però permetterci di esprimere il nostro giudizio definitivo.
In termini puramente visivi, il titolo ci offre un'impronta molto colorata e particolare. Lo stile adottato é ancora una volta quello della “mano libera” con mondi di gioco che sembrano disegnati a matita e poi colorati a pastello. Una scelta sicuramente particolare, che contrasta l'uso della modellazione poligonale per quel che concerne nemici ed elementi di contorno. Interessante ci é sembrato anche l'uso del 3D che, se attivato, permetterà di percepire un netto contrasto tra i due elementi sopracitati ed una profondità godibile. Niente di rivoluzionario insomma, ma sicuramente lontano da quella sensazione di fastidiosità che si é percepita in altri prodotti, precedenti usciti su Nintendo 3DS.
A questo poi si aggiungono delle altre sezioni in cui dovremo sfruttare il giroscopio della nostra console, ma per i dettagli vi rimandiamo alla nostra imminente recensione.
Insomma il primo impatto con Yoshi's New Island ci ha mostrato un titolo in grado di tenere testa alla tradizione Nintendo, che prevede giochi in grado di non modificare in maniera sostanziale la struttura del gameplay, ma cercando di aggiungere elementi che lo vanno a rifinire, ed in grado di sfruttare le peculiarità dell'hardware.
Questa scelta permetterà ai fan della serie di avere tra le mani un prodotto con cui potranno trovare immediatamente il feeling, mentre per le nuove leve potrebbe rivelarsi un ottimo entry level in attesa di passare a titoli più impegnativi.
Yoshi's New Island sarà disponibile sulla portatile di Nintendo a partire dal prossimo 14 marzo, mentre qualche giorno prima dell'uscita, potrete trovare sulle nostre pagine la recensione con il nostro giudizio definitivo. Stay tuned.
Un draghetto tuttofare
Yoshi's New Island, senza alcun dubbio, continua sulla linea fissata da Nintendo che prevede per molti dei suoi brand, semplici update per quel che riguarda la giocabilità. Tuttavia, nonostante ormai non sia più un'eventualità cosi rara, molte perplessità erano nate nel momento in cui si era deciso di affidare il lavoro ad uno studio di sviluppo esterno, i ragazzi di Arzest. Le prime ore di gioco, ci hanno però confermato che gli sviluppatori stanno lavorando nella giusta direzione, cosa che tutti i fan di Yoshi non faranno fatica ad apprezzare.
Non potendovi parlare della storia - ma la potete facilmente intuire - affidiamo a questo articolo il compito di illustrarvi quelli che saranno i tratti distintivi di questo capitolo.In linea generale, guardando l'aspetto puramente ludico, ci troviamo davanti ad un gioco che attinge a piene mani dalla tradizione della serie, cercando - come detto - solo in minima parte di elaborare e modificare il gameplay.
Ci troveremo cosi tra le mani un platform game bidimensionale che, a differenza di altri titoli Nintendo, in cui tempismo e prontezza di riflessi sono alla base dell'esperienza di gioco, si concentra principalmente sulla componente esplorativa. Sfruttando l'abilità di Yoshi che permette di ingoiare e trasformare in uova/proiettile i nemici, all'interno dei vari mondi di gioco dovremo andare alla ricerca di oggetti utili a completare il livello al 100%. Per i fan storici della saga, molti di questi non saranno una novità, avremo infatti: 5 fiori, 20 stelle rosse e 30 stelline che aumenteranno il tempo che potremo passare senza avere Baby Mario sulla nostra groppa. Ancora una volta sarà il piccolo Mario a fare la differenza sulla riuscita o meno del livello di gioco. Come tradizione vuole, il nostro compito sarà quello di portalo in salvo attraverso i vari stage.
A rendere leggermente più “complessi” i livelli ci penserà la nuova caratteristica inserita per l'occasione dagli sviluppatori. Il nostro Yoshi sarà infatti in grado di ingoiare nemici giganti e di conseguenza produrre uova extralarge. Quest'ultime, avranno la particolarità di distruggere tutto quello che incontreranno su schermo, aprendo cosi nuovi passaggi o dando al giocatore la possibilità di scoprire oggetti altrimenti segreti.
La costruzione dei mondi di gioco é quella classica, con una serie di isole che al loro interno conterranno un certo numero di livelli e l'immancabile boss fight. Sotto l'aspetto della difficoltà ci troviamo sicuramente davanti ad un gioco più user friendly, se confrontato ad altri giochi come quelli della serie Donkey Kong, anche se gradualmente il grado di sfida tenderà a salire. Solamente la recensione potrà però permetterci di esprimere il nostro giudizio definitivo.
In termini puramente visivi, il titolo ci offre un'impronta molto colorata e particolare. Lo stile adottato é ancora una volta quello della “mano libera” con mondi di gioco che sembrano disegnati a matita e poi colorati a pastello. Una scelta sicuramente particolare, che contrasta l'uso della modellazione poligonale per quel che concerne nemici ed elementi di contorno. Interessante ci é sembrato anche l'uso del 3D che, se attivato, permetterà di percepire un netto contrasto tra i due elementi sopracitati ed una profondità godibile. Niente di rivoluzionario insomma, ma sicuramente lontano da quella sensazione di fastidiosità che si é percepita in altri prodotti, precedenti usciti su Nintendo 3DS.
A questo poi si aggiungono delle altre sezioni in cui dovremo sfruttare il giroscopio della nostra console, ma per i dettagli vi rimandiamo alla nostra imminente recensione.
Insomma il primo impatto con Yoshi's New Island ci ha mostrato un titolo in grado di tenere testa alla tradizione Nintendo, che prevede giochi in grado di non modificare in maniera sostanziale la struttura del gameplay, ma cercando di aggiungere elementi che lo vanno a rifinire, ed in grado di sfruttare le peculiarità dell'hardware.
Questa scelta permetterà ai fan della serie di avere tra le mani un prodotto con cui potranno trovare immediatamente il feeling, mentre per le nuove leve potrebbe rivelarsi un ottimo entry level in attesa di passare a titoli più impegnativi.
Yoshi's New Island sarà disponibile sulla portatile di Nintendo a partire dal prossimo 14 marzo, mentre qualche giorno prima dell'uscita, potrete trovare sulle nostre pagine la recensione con il nostro giudizio definitivo. Stay tuned.