Davide Ambrosiani
Non sono uno di quelli che può dire “ricordo ancora l’amiga 500”, il mio esordio da giocatore è stato caotico, giocavo con tutto quello che potevo. Dal gameboy tarocco delle patatine con la Per Elisa in lo-fi, al Double Dragon sul Super Nintendo del vicino di casa. Ricordo però con un sorriso Age of Empire e Duke Nukem 3D. Il giocare ad un certo punto non mi è più bastato. Volevo sapere come si fanno i giochi, come si analizzano, quali misteriosi ingranaggi li rendono speciali. Ho iniziato a scrivere di videogiochi e dintorni nel 2005, quando il primo Alan Wake aveva ancora la sciarpa della Colgate, e sono ancora qua.