Winnie the Pooh diventa un film horror e Disney non può impedirlo

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Nel 1926, Alan Alexander Milne pubblicava il primo dei romanzi dedicati all'orsetto più amato dai bambini: Winnie the Pooh. La Disney ne acquisì i diritti e trasformò Winnie nel fenomeno mondiale che tutti conosciamo. Secondo la legge americana, il diritto di autore si estingue dopo 96 anni dalla pubblicazione di un'opera: quindi nel 2022 Disney ha perduto l'esclusiva su Winnie the Pooh, che è diventato un personaggio di pubblico dominio. Ne ha approfittato subito Rhys Frake-Waterfield, uno sconosciuto cineasta che ha ingaggiato un gruppo di carneadi per recitare in Winnie the Pooh: Blood and Honey, film horror indipendente dove il simpatico orsetto diventa un serial killer...

Un brutto colpo per Disney, ma potrebbe succedere molto di peggio nel giro di un paio d'anni, quando anche la mascotte della casa, Topolino, non sarà più coperta dal diritto d'autore: la sua prima apparizione risale infatti al 1928, nel famoso Steamboat Willie.

Tuttavia, non possiamo fare a meno di notare che l'estinzione del diritto dopo 96 anni, prevista dalla legge che abbiamo citato sopra, è nata per volontà di Disney stessa, che con una feroce attività di lobby fece approvare questo lungo termine temporale al parlamento americano, al fine di difendere i propri interessi. Chissà che Disney non si adoperi per cercare di far dilatare ulteriormente il termine...

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