Altra stoccata da Rovio

Peter Vesterbacka di Rovio, la software house balzata imporovvisamente al top grazie al loro titolo Angry Birds, ha risposto alle dichiarazioni di Nintendo secondo cui il remake dei loro titoli per Smartphone sarebbe dannoso per l'industria videoludica.


"E' interessante vedere gente come Nintendo dire che gli Smartphone stiano distruggendo l'industria dei giochi - ha detto - Naturalmente, se stessi cercando di vendere dei pezzi di plastica a 49$ sarei preoccupato anche io. Ma penso che sia un buon segno del fatto che la gente é preoccupata, perché dal mio punto di vista stiamo facendo qualcosa di giusto."


"Il mercato delle console é importante ma sta anche... non morendo, ma non é neppure la piattaforma in crescita più veloce. Non la vediamo nel modo in cui la vedono gli altri. Un sacco di gente nell'industria dei giochi pensano che i 'veri' giochi sono su console. Sei una 'vera' game company se fai un gioco ad alto budget. Ma noi non abbiamo questo complesso di inferiorità."


Il 100-milionario Angry Birds ha recentemente raggiunto il PSN, ma non XBLA. Microsoft avrebbe accusato Rovio di questa lentezza, ma Rovio ha replicato che la lentezza sta tutta nel processo di approvazione di Microsoft.


"Non c'é ragione perché, quando fai una distribuzione digitale, tu non possa operare frequenti update. E' solo un modo di pensare che si trascina, e se le console vogliono rimanere in ballo devono imitare quello che sta accadento su app store, smarthpone e online. E' l'unico modo, perché la gente si aspetta che un gioco rimanga frizzante. Se paghi 59$ o 69$ e non hai nessun update - mentre pagando 99 cents per un gioco su app store ottieni update ogni mese - allora le aspettative crescono. Quindi questi tizi sono sotto pressione."