I Pirati di AC4BF non sono roba da bambini

di Tommaso Alisonno

Carsten Myhill, lead content manager di Ubisoft, intervistato da MCV ha descritto il tipo di ambientazione "priatesca" che la SH ha voluto ricreare in Assassin's Creed IV Black Flag, e a quanto pare non si tratta della solita solfa.


"Abbiamo opportunità fantastiche per i pirati nei videogiochi - afferma Myhill - Quando abbiamo mostrato le battaglie navali di Assassin's Creed III si é levato certamente un clamore da parte dei fan dei giochi di pirati: non c'é dubbio che la gente lo voglia. Ma non é facile: ci é voluto un team molto talentuoso, un sacco di esperienza e una grande tecnologia. Una cosa é avere un buon sistema di combattimento navale, ma combinarlo con buoni abbordaggi o con il gioco a terra in maniera sensata, é difficile da realizzare."


"Ci stiamo tenendo alla larga dai cliché: cose come camminare sulla tavola, pappagalli sulla spalla e uncini al posto delle mani. Stiamo dando alla pirateria il trattamento a base di realismo che le darebbe la HBO - conclude il manager, facendo riferimento alla casa produttrice di serie TV (tra cui Game of Thrones) - e questo ci permette di ridefinire la pirateria nell'intrattenimento. Non é più qualcosa per bambini."