Gli Attori dei Videogiochi in Sciopero contro l'IA
Da oggi a tempo indeterminato
Un anno fa l'argomento "caldo" dell'Estate, che si è protratto fino al mese di Novembre, è stato lo Sciopero indetto dal sindacato Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) e che ha travolto come un ciclone il mondo del cinema e delle serie-TV. Sotto accusa era l'utilizzo crescente da parte delle case cinematografiche di tool di Intelligenza Artificiale generativa sia per curare le sceneggiature delle varie opere sia per ricreare scene e battute utilizzando il materiale audio-video degli attori originali senza un esplicito consenso.
Nell'arco dello stesso periodo, e come costola di tale movimento di protesta, anche la comunità degli attori legati al mondo dei videogiochi - vale a dire corpi e visi destinati al motion-capture e doppiatori - si è movimentata in tal senso e già a Settembre 2023 aveva ricevuto da SAG-AFTRA l'autorizzazione a scioperare qualora le loro richieste non fossero state soddisfatte. Da allora è passata un po' di acqua sotto i ponti e complice la conclusione dello sciopero hollywoodiano in molti hanno forse pensato che la questione fosse caduta nel dimenticatoio.
Così non è stato e di fatto da oggi, 26 Luglio, tutti i professionisti di questa categoria aderenti a SAG-AFTRA hanno incrociato le braccia. "L'industria dei videogiochi genera miliardi di profitti annuali - dichiara Duncan Crabtree-Ireland, capo dei negoziati, nel comunicato - La forza trainante di questo successo è la creatività delle persone che realizzano questi giochi. Questa include i membri di SAG-AFTRA che portano in vita personaggi memorabili ed amati, ed essi meritano e domandano la stessa protezione fondamentale degli interpreti di film, televisione, musica e streaming: giusti compensi e il diritto di esprimere un consenso informato per l'utilizzo tramite IA dei loro volti, voci e corpi. Francamente, è scioccante che questi video game studios non abbiano imparato nulla dalla lezione dell'anno scorso."
La Replica delle Software House
Negli ultimi mesi la questione dell'impiego delle Intelligenze Artificiali Generative nel processo di creazione dei videogiochi è stato più volte al centro dell'attenzione: alcune software house, come ad esempio Square Enix, Activision Blizzard (e dunque Microsoft) o RIOT hanno francamente ammesso di star investendo su questo settore e probabilmente non a caso hanno operato dei tagli al personale. Ciò non di meno il dialogo sembrerebbe aperto:
"Siamo dispiaciuti che il sindacato abbia scelto di allontanarsi quando eravamo così vicini ad un accordo, e siamo pronti a riprendere i negoziati - afferma Audrey Cooling, portavoce delle compagnie coinvolte nel progetto Interactive Media Agreement (IMA) - Abbiamo già trovato dei punti di incontro su 24 delle 25 proposte, compreso uno storico aumento dei compensi e ulteriori disposizioni di sicurezza. La nostra offerta risponde direttamente alle preoccupazioni di SAG-AFTRA e estende consistenti protezioni dall'IA che includono la necessità di richiedere il consenso e un giusto compenso per tutti gli interpreti che lavorano sotto l'IMA. Questi termini sono tra i più forti di tutta l'industria dell'entertainment." Nonostante ciò, evidentemente, questi "punto di incontro" non erano poi così ben visti da SAG-AFTRA.
C'è però anche chi si schiera apertamente dalla parte del sindacato e decide di appoggiare la protesta, come ad esempio Tim Sweeney di di Epic Games:
Epic supports the Screen Actors Guild’s view that game companies shouldn’t receive generative AI voice training rights on dialog recording sessions.
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) July 22, 2024
If a company wants to offer to license an actor’s or actress’s voice for generative AI training, there should be a very clear and…
"Epic supporta la visione del SAG-AFTRA per cui le compagnie non dovrebbero avere il diritto di addestrare le IA Generative durante le sessioni di registrazione dei dialoghi. Se una compagnia intende fare un'offerta per la voce di un attore o attrice per l'addestramento dell'IA generativa, dovrebbe proporre un contratto specifico per essa e dev'essere possibile dire 'NO' (anche con termini più grossi)"
Lo Sciopero e le Conseguenze
Questo blocco dei lavori, bisogna specificarlo, non porterà immediatamente ad un corrispondente arresto dell'industria, o comunque non ad uno critico: tutto il materiale già registrato per i giochi di prossima uscita, infatti, non sarà bloccato e le uscite dei prodotti in agenda nell'arco dei prossimi Autunno e Inverno non dovrebbero essere a rischio: tutt'al più verrà a mancare qualche modifica dell'ultimo momento, quindi potrà capitare che qualche riga di dialogo possa avere un doppiaggio leggermente diverso rispetto al testo su schermo - o assente.
D'altro canto non si tratta neppure di un blocco totale: il sindacato è infatti più che disposto a negoziare singoli contratti ad interim che, acconsentendo alle condizioni richieste, garantiscano alle software-house virtuose di continuare i loro sviluppi. "Diciotto mesi di negoziati ci hanno dimostrato che i nostri datori di lavoro non sono interessati a chiare e ragionevoli protezioni dall'IA ma piuttosto ad un flagrante sfruttamento - dichiara Sarah Elmaleh, negotiating committee chair - Noi ci opponiamo a questo paradigma - non lasceremo indietro nessuno dei nostri membri né attenderemo ancora per una protezione sufficiente. Non vediamo l'ora di collaborare coi team sui nostri contratti indipendenti ed ad interim che forniscano a tutti i nostri interpreti trasparenza, consenso e compensazione sull'uso dell'IA, e continueremo a negoziare in buona fede con questo gruppo di contrattazione quando sarà pronto ad unirsi a noi nel mondo che ci meritiamo."
...la cosa potrebbe andare per le lunghe: mettiamoci comodi...