Avowed in principio era stato pensato per il multiplayer
Poi Obsidian ci ha ripensato. Quindi il gioco è nato come uno Skyrim multiplayer?
A sentir parlare lo staff di Obsidian Entertainment, si direbbe che l'identità di Avowed sia quantomeno confusa. Feargus Urquhart, CEO di Obsidian, in una precedente intervista aveva candidamente ammesso che Avowed fosse nato come un tentativo di lanciare il proprio Skyrim (del resto, la somiglianza col titolo di Bethesda era palese fin dal primissimo trailer). Ora lo stesso Urquhart racconta un'ulteriore versione della genesi del gioco.
In un documentario realizzato in occasione del 20° anniversario di Obsidian, Urquhart afferma di essere stato un fervente sostenitore di un concept multiplayer per Avowed, almeno all'inizio. Il motivo è semplice: la logica era quella di realizzare un prodotto attraente per un investitore e il multiplayer è attraente. Lo sviluppo si era dunque indirizzato in quella direzione: la natura multiplayer stava influenzando elementi come la struttura delle quest e la scrittura dei dialoghi.
Poi però Obsidian si è accorta che non si stesse focalizzando sui giusti obiettivi, quindi ha deciso di accantonare il multiplayer per concentrarsi su ciò che sa fare meglio: è stata così concepita una esperienza che attinge dai due Pillars of Eternity, ma rimane più accessibile rispetto ad essi. Insomma, se mettiamo insieme le dichiarazioni di Urquhart, ne ricaviamo che Avowed sia nato come una sorta di Skyrim multiplayer, per poi però prendere una strada completamente diversa.