Fils-Aime: vediamo le petizioni, ma non ci influenzano

di Tommaso Alisonno

Reggie Fils-Aime, presidente di Nintendo of America, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Siliconera, durante la quale é stato toccato l'argomento "petizioni online". I riferimenti, passati e presenti, sono due: il primo é la cosidetta "Operation Rainfall" che ha chiesto ad alta voce la localizzazione dei tre JRPG Xenoblade Chronicles, The Last Story e Pandora's Tower; il secondo é la moderna "Operation Dead Angels" che chiede una conversione del primo Bayonetta su Wii U, possibilmente prima del lancio del mai-abbastanza-vicino Bayonetta 2.


"Devo proprio dirvelo: non ha infuenzato quello che abbiamo fatto - afferma Reggie a proposito della prima petizione - L'abbiamo certamente vista e ne siamo stati consci, ma non ha necessariamente influenzato quello che abbiamo fatto. Vi farò un esempio: il nostro capo dello sviluppo prodotti deve fare delle scelte - una di queste era se localizzare Xenoblade. Io volevo portare Xenoblade qui. Il fatto era: quale é la spesa per la localizzazione? Quante unità venderemo, guadagneremo qualcosa? Stavamo letteralmente avendo questo dibattito quando é comparsa Operation Rainfall, ed eravamo consci del fatto che ci fosse un interesse per il gioco, ma dovevamo essere sicuri che fosse una proposta commerciale forte."


"Sono pagato per portare avanti i nostri affari - quindi siamo consci di ciò che succede in giro, ma alla fine dobbiamo capire cosa é meglio per la compagnia. Ciò che sappiamo sulle petizioni é che 100.000 firme non implicano 100.000 copie vendute."