Bethesda si riunisce in Sindacato

Cresce l'unione degli sviluppatori negli USA

di Tommaso Alisonno

Bethesda Softworks, la software house ben nota per brand come The Elder Scrolls, Fallout e il più recente Starfield, ha annunciato di aver definito i dettagli per l'unione dei suoi dipendenti in un sindacato che ne tuteli i diritti nei confronti dei giganti dell'industria. Bethesda è da tempo sotto l'egida di Microsoft, ma i terremoti che hanno investito l'industria negli USA [e non solo] nell'arco degli ultimi due anni, con numerosi licenziamenti e chiusure di progetti, hanno portato la categoria a dover assumere una forte e chiara posizione comune.

Il nuovo gruppo sindacale, che si sigla OneBGS_USA, è stato riconosciuto da Microsoft e farà parte del più vasto Communications Workers of America (CWA): tra i 241 membri fondatori compaiono sviluppatori, programmatori, ingegneri e artisti appartenenti ai vari studi da cui Bethesda è formata.

Nei mesi scorsi anche Activision e persino Zenimax - casa madre di Bethesda - avevano già instaurato una forma di gruppo sindacale: si trattava di parte dell'accordo dell'acquisizione della casa di CoD da parte di quella di Redmond ma era limitata alle figure legate al controllo sulla qualità dei prodotti ed evidentemente non è stata sufficiente a tutelare il posto di lavoro a circa 2000 dipendenti lo scorso Febbraio o le chiusure di alcuni team sussidiari.

Questa nuova unione abbraccia una platea più ampia in maniera simile a quanto già fatto da SEGA of America, che nella sua unione ha compreso anche i professionisti del settore marketing e comunicazione, nonché i community manager. Adesso i rappresentati degli sviluppatori di videogiochi in USA sono sufficientemente numerosi e "forti" da poter cominciare a pensare di discutere e pretendere una forma di contratto nazionale con minimi salariali e assicurazioni specifiche.
Non ci resta che attendere sviluppi...