Beyond Utopia - Documentario shock sulla Corea del Nord
Rispetto al sarcastico e irriverente The Interview, il nuovo racconto dell'opprimente dittatura non sembra aver infastidito più di tanto
Tra i nuovi film in anteprima al Sundance Film Festival di quest'anno uno in particolare ha suscitato scalpore. Si tratta del documentario diretto da Madeleine Gavin intitolato Beyond Utopia, e offre uno nuovo drammatico sguardo delle devastanti condizioni di vita in Corea del Nord attraverso filmati contrabbandati. L'opera si avvicina a vari disertori tra cui cinque membri di una famiglia, presumibilmente gli ultimi locali di cui è nota la fuga poco prima che si chiudessero i confini con la Cina nel 2020 per la pandemia.
Il film è stato presentato in anteprima mondiale lo scorso il 21 gennaio, e quando è apparso per la prima volta sul sito ufficiale del festival è stato riportato con una sinossi più vaga, riportando il racconto di individui mentre tentano di fuggire da uno dei luoghi più opprimenti della Terra. Secondo fonti che hanno parlato con IndieWire, il festival si è rifiutato di nominare la Corea del Nord nello slogan del film per motivi di sicurezza.
Il timore quello di una potenziale minaccia da parte di quel Paese, memori delle vicende scaturite dal discusso film di satira con Seth Rogen e James Franco intitolato The Interview del 2014, dove veniva preso in giro e ucciso il leader Kim Jong Un, che come principale ripercussione ha scatenato un attacco hacking nei confronti del produttore Sony.
Al momento non sembra ancora essere accaduto nulla, e il riferimento alla Corea del Nord è stato reinserito nella descrizione del film alla sua prima la scorsa settimana. I produttori di Beyond Utopia hanno affermato che il motivo per cui questo film non rappresentava una minaccia per quella nazione è legata al fatto che il film dimostra il potere oppressivo della dittatura e che ciò non infastidisce il comandante in capo.